putin trump italia

GLI ITALIANI, UN POPOLO DI IMBELLI – I NOSTRI CONCITTADINI SONO “STANCHI” DELLA GUERRA IN UCRAINA, MANCO LA COMBATTESSERO LORO: PER IL 41,9% IL DONBASS È “SACRIFICABILE” (E GRAZIE AL CAZZO: NON E' UNA TERRA DI LORO PERTINENZA) - MENO MALE CHE QUESTO SPIRITO TRA IL "PACI-FINTO" E IL MENEFREGHISTA NON E' STATO QUELLO DI CHI HA LOTTATO PER L'INDIPENDENZA DELL'ITALIA PRIMA E DELLA SUA LIBERAZIONE DAL NAZI-FASCISMO POI - IL 63,2% DEGLI ITALIANI CONSIDERA TRUMP “AUTORITARIO”, MA IL 37,6% VEDE POSITIVAMENTE IL SUO RUOLO NELLE CRISI IN UCRAINA E GAZA (DELLA SERIE: TOGLICI LE ROTTURE DI COJONI)

Estratto dell’articolo di Alessandra Ghisleri per “la Stampa”

 

putin trump

Gli italiani appaiono sempre più stanchi della guerra e confidano che Zelensky chiuda l'accordo con Putin anche a costo di dover cedere parte dei territori occupati. […]

 

Il presidente americano Donald Trump ha annunciato la cancellazione dell'incontro con Vladimir Putin a Budapest, dichiarando di non voler «una riunione persa» e precisando che non ci sono nuovi piani per un vertice nel prossimo futuro.

 

Parallelamente, da Kiev sono giunti segnali di maggiore apertura: il presidente Volodymyr Zelensky ha manifestato la disponibilità a considerare una tregua che congeli la situazione attuale sul fronte, mantenendo cioè le linee di contatto secondo i territori attualmente occupati, ribadendo con fermezza che l'Ucraina non cederà la propria sovranità.

 

GLI ITALIANI E LA GUERRA IN UCRAINA SONDAGGIO EUROMEDIA RESEARCH - 27 OTTOBRE 2025

Tuttavia, a complicare ulteriormente il quadro, un nuovo attacco russo ha colpito un asilo nella città di Kharkiv, provocando un morto e 6 feriti, tra cui bambini. […] Nella stessa settimana, Trump ha pubblicato su Truth Social nuove dichiarazioni critiche nei confronti di Zelensky, accusandolo implicitamente di ostinazione e spingendolo – secondo indiscrezioni – ad accettare una cessione del Donbass alla Russia per «evitare ulteriori bagni di sangue».

 

Una proposta priva di formalità istituzionale, ma che ha suscitato un ampio dibattito in Italia.

 

Sollecitati su tutti questi avvenimenti in un sondaggio condotto da Only Numbers, il 41,9% degli italiani ritiene che Zelensky avrebbe dovuto accettare l'accordo suggerito da Trump. Tra questi, il 91,8% avrebbe giustificato la scelta come un sacrificio necessario per fermare una guerra che appare sempre più senza via d'uscita.

 

DONALD TRUMP - VOLODYMYR ZELENSKY - CASA BIANCA, 17 OTTOBRE 2025 - FOTO LAPRESSE

Sul fronte opposto, invece, il 36,2% degli intervistati si è schierato con i contrari, giudicando inaccettabile una trattativa che implichi la cessione di territori conquistati con la forza e sospettando un'intesa diretta tra Trump e Putin, che escluderebbe l'Ucraina, la reale parte lesa del conflitto.

 

Tra chi si oppone, il 59,9% teme, inoltre, che un simile accordo possa rientrare nella strategia a lungo termine di Mosca per recuperare territori dell'ex Unione Sovietica.

 

Con il senno del poi, tutto sembra andare proprio in questa direzione. Interessante anche il giudizio sul comportamento dello stesso Trump: il 63,2% degli italiani lo considera "autoritario", mentre, tolto il 15,4% che non sa esprimersi nel merito, il 21,4%, pur attribuendo le sue dichiarazioni al suo "stile politico", mantiene un atteggiamento critico e diffidente.

IL RUOLO DI DONALD TRUMP - SONDAGGIO EUROMEDIA RESEARCH - 27 OTTOBRE 2025

 

[…] La figura del presidente americano ancora una volta, polarizza e sorprende. Nonostante le critiche, il 37,6% degli italiani vede positivamente il suo ruolo nella gestione di crisi come quella in Ucraina e a Gaza, a differenza del 31,4% che lo giudica negativamente. Il 15,4% lo ritiene ininfluente, una quota che sale tra gli elettori del Partito Democratico (uno su 5).

 

I dati, chiaramente, riflettono forti spaccature politiche: l'area di centrodestra e i partiti di governo propendono per una visione positiva del ruolo di Trump, mentre il 46,9% degli elettori di opposizione esprime un giudizio negativo, sottolineando la pericolosità di affidare al presidente americano, con relazioni che appaiono ambigue con il Cremlino, il compito di mediare una pace così complessa.

 

DONALD TRUMP - VLADIMIR PUTIN - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Il sostegno di una parte di italiani a Trump non sembra derivare tanto da una valutazione razionale delle sue politiche, quanto da una somma di percezioni: forza, autenticità, pragmatismo e anti-establishment... Molti cittadini lo leggono come "un male necessario", o come l'unico che osa dire ciò che gli altri non dicono, anche se questo significa spingersi oltre i limiti della diplomazia per sollecitare delle reazioni.

 

In conclusione, è davvero complicato - e oserei dire impossibile - imporre la pace. In questo contesto, la proposta - o pressione - di Trump appare più come un'operazione politica che una reale iniziativa di pace.  […]

IL RUOLO DI DONALD TRUMP - SONDAGGIO EUROMEDIA RESEARCH - 27 OTTOBRE 2025 BENJAMIN NETANYAHU REGALA UNA COLOMBA DORO A DONALD TRUMPGAZA RIVIERA - DONALD TRUMP - GIORGIA MELONI - BENJAMIN NETANYAHU - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…