davide casaleggio romano prodi

GRILLINI ALLE GRANDI MANOVRE - ANCHE DAVIDE CASALEGGIO APRE AL GOVERNO CON IL PD - IL PARAGURU DEL M5S SI ERA PORTATO AVANTI CON IL LAVORO E LO SCORSO 4 LUGLIO AVEVA INVITATO ROMANO PRODI A UN CONVEGNO A ROMA, A PORTE CHIUSE, SULLA CITTADINANZA DIGITALE - MA PRODI, IMPEGNATO IN UN VIAGGIO IN CINA, AVEVA DATO FORFAIT - SUL “BLOG DELLE STELLE” AUMENTANO GLI ATTACCHI A SALVINI…

Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

 

davide casaleggio e luigi di maio a sum #03

Mai così vicini al Pd. Martedì, in occasione della votazione al Senato della calendarizzazione della mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte, l'alternativa si è palesata nel voto dell'aula. M5s, Pd e Leu contro la «deriva autoritaria» del leader della Lega Matteo Salvini. Il virgolettato, nonostante più di un anno di governo insieme, proviene direttamente dalla pancia dei gruppi parlamentari dei Cinque stelle.

 

Un organismo composito, iperattivo e imprevedibile. Cementato, già all'indomani della crisi aperta da Salvini, da un mantra, che più semplice e pragmatico non si può: «Non dobbiamo andare a votare». Il proponimento è stato espresso dalla grande maggioranza di deputati e senatori durante l'assemblea congiunta di lunedì. «Per Di Maio il vero punto di svolta è stato quello», dicono fonti parlamentari.

davide casaleggio sum #03

 

Alla Camera si parla addirittura di oltre 100 deputati disposti ad aprire al Pd senza troppi giri di parole. Il ragionamento, conseguenza di quanto accaduto durante l'assemblea, prevede di «fissare una linea chiara e sottoporla al capo politico Luigi Di Maio». La stessa «conta» è in corso a Palazzo Madama, dove è stata già testata la nuova ipotetica maggioranza giallorossa. In entrambe le camere del Parlamento circa il 90% degli eletti pentastellati è deciso a dare il via a un nuovo accordo con il Pd.

 

Magari con la sottoscrizione di una formula molto simile a quella del «contratto di governo» stilato con la Lega. E sarebbe stato confezionato addirittura un documento da consegnare a Di Maio «in cui indicheremo chiaramente la strada da seguire», fanno sapere le stesse fonti che premono per un avvio rapido del dialogo con i dem.

 

ROMANO PRODI DA GIOVANE

Luce verde all'operazione è arrivata anche da Davide Casaleggio, presidente dell'Associazione Rousseau, che negli scorsi giorni, come riportato dal Giornale, aveva sondato la reazione della base attraverso una serie di stress test sul web. L'AdnKronos ha rivelato che Casaleggio lo scorso 4 luglio aveva invitato il fondatore del Pd Romano Prodi a un convegno nella Capitale a porte chiuse sulla cittadinanza digitale. Prodi, impegnato in un viaggio in Cina, aveva dato forfait.

 

Tornando al gioco parlamentare, significativo l'intervento del deputato siciliano Giorgio Trizzino, considerato come uno degli ufficiali di collegamento tra il mondo grillino e il Quirinale. Il pentastellato «mattarelliano» ha spiegato: «Ci vuole un cammino work in progress, andare lentamente verso una ricomposizione. Sono convinto che buona parte dei nostri valori siano condivisi dal mondo riformista del Partito democratico». L'unico intoppo, al momento, è la figura ingombrante di Matteo Renzi, con il quale i grillini dicono di non volersi sedere a nessun tavolo.

 

WALTER VELTRONI ROMANO PRODI

Intanto il Blog delle Stelle ha continuato il battage anti-Salvini: «Ora perché non ti dimetti?», ha titolato il sito ufficiale del M5s, lanciando l'hashtag #PrimalePoltrone. Contemporaneamente, nei gruppi M5s si sta registrando un piccolo smottamento «a destra». I «grillini per Salvini», di cui parlava Il Giornale l'8 maggio scorso, propenderebbero per una neutralizzazione della crisi e una revisione del contratto con la Lega. Ma ora sono in netta minoranza rispetto ai «grillini per Zingaretti».

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…