luigi di maio e davide casaleggio

GUERRA APERTA DI MAIO-CASALEGGIO - LUIGINO VUOLE TRASFORMARE IL M5S IN PARTITO MA PER FARLO DEVE TOGLIERE A DAVIDE CASALEGGIO IL CONTROLLO DELLE PIATTAFORME A CUI E’ VINCOLATO IL M5S - PROBABILE UNA MOZIONE AGLI STATI GENERALI D'AUTUNNO PER IL DEFINITIVO ADDIO - IL FIGLIO DEL FONDATORE DIFENDE LA REGOLA DEI DUE MANDATI E SE I VERTICI DEL M5S VOGLIONO SOPRAVVIVERE DEVONO SILURARLO…

Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

LUIGI DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO - PIETRO DETTORI

«Con Davide è ormai guerra vera». Tocca a Vito Crimi, capo politico pro-tempore, traghettare il M5S verso lidi ancora sconosciuti. Nei giorni scorsi il senatore grillino ha raccontato ad alcuni colleghi come si stia dolorosamente consumando un divorzio con Davide Casaleggio.

 

Il figlio del fondatore Gianroberto, a capo dell' azienda che ha ereditato in un unico pacchetto con il Movimento, è sempre più considerato un corpo estraneo, sia dai gruppi parlamentari sia rispetto ai disegni che hanno in mente i principali protagonisti tra i 5 Stelle.

 

La Stampa è in grado di rivelare il piano di trasformazione radicale del M5S che stanno studiando Luigi Di Maio, Crimi e pochi altri e che dovrebbe trovare realizzazione agli Stati Generali fissati per l'autunno, dopo l'Election day di fine settembre e i conseguenti ballottaggi dei comuni. La data per il primo grande congresso grillino dovrebbe essere tra la seconda metà di ottobre e gli inizi di novembre, e non è escluso sarà a Torino, come previsto prima del coronavirus.

 

davide casaleggio luigi di maio

L'obiettivo, come ci raccontano fonti parlamentari e di governo, è di strutturare il M5S come un partito, con tanto di segreteria, incarichi stipendiati, un tesoriere, finanziamenti trasparenti. Per farlo però serve un passaggio traumatico. Ed è qui la novità: togliere dalle mani di Casaleggio jr il controllo delle piattaforme del M5S. Avverrebbe durante l' assise autunnale, molto probabilmente attraverso una mozione.

 

di maio grillo casaleggio

La società di Casaleggio rimarrebbe legata da un contratto di fornitura, con tanto di fatture per il servizio offerto. Nulla di diverso da quello che fanno altre società di comunicazione e che fece il padre Gianroberto con l' Idv di Antonio Di Pietro.

 

In questo modo Davide perderebbe le chiavi di controllo del M5S codificate nello statuto che vincola i grillini all' Associazione Rousseau di cui lui è guida. A oggi lo schema proprietario prevede Casaleggio jr e Di Maio come soci fondatori dell' Associazione M5S che due anni fa prese il posto di quella di Beppe Grillo, affossata dalle cause giudiziarie. Il logo rimanda al sito blogdellestelle.it, che è vetrina del M5S.

 

LUIGI DI MAIO E DAVIDE CASALEGGIO

Titolare del dominio registrato è Casaleggio, tramite l'Associazione Rousseau, con sede in via Morone 6 a Milano. È l' indirizzo dove fino a fine 2018 risiedeva l' azienda di famiglia, la Casaleggio Associati.

 

A sentire i parlamentari, in questo modo Davide «si sarebbe garantito il pagamento dell'affitto» della vecchia sede con i 300 euro mensili che ogni deputato e senatore è obbligato a versare a Rousseau. Cattiverie? Quel che è certo è che i parlamentari non hanno più intenzione di versare l'obolo e sono in guerra aperta con Davide.

 

grillo di maio casaleggio

Lo accusano anche di uso personalistico del blog perché, come ha fatto contro un'inchiesta di Report, lo utilizza spesso per se stesso. «Tanto ha le chiavi di accesso, ci entra e ne fa quello che vuole. Anche se servirebbe per l'attività del M5S» si sfoga una fonte.

 

Se passasse a maggioranza la mozione che detronizza l'erede, la tecnologia implementata potrebbe comunque rimanere integrata nel partito. Come in altre partiti, gli eletti darebbero un contributo direttamente al Movimento, che a quel punto gestirebbe autonomamente le finanze e i rapporti contrattuali con Casaleggio.

luigi di maio davide casaleggio

 

Non solo: si aprirebbe una revisione sulle regole. C'è un dettaglio che va considerato in questa storia: Casaleggio jr si oppone all' addio al tetto dei due mandati per chi da qui a tre anni si troverebbe tagliato fuori dalla vita politica. Parliamo di Di Maio, Crimi, Roberto Fico, Paola Taverna e tanti altri che rappresentano la testa del M5S. Per alcuni di loro ci sarà una sistemazione nella futura segreteria, ma non per tutti.

 

Spodestare Casaleggio è il grimaldello per garantire continuità politica ed evitare che altri sconosciuti ricomincino da zero. Ed è la prospettiva che alletta Di Maio, consapevole però, come dice ai fidatissimi, che togliere Davide dallo statuto «non è una cosa semplice».

 

davide casaleggio e luigi di maio a sum #03

Non passa giorno che l'ex capo politico non detti l'agenda su temi che esulano dal suo ruolo di ministro degli Esteri. Nel vuoto di potere e nel caos, diversi parlamentari gli hanno chiesto di tornare a guidare il M5S.

 

Lui risponde sempre «no, grazie», convinto che così com'è il M5S sia «ingovernabile». «Serve prima fare pulizia all'interno», è il suo ragionamento. Vuole un gruppo compatto, Di Maio, privo di «ingrati e gente incontrollabile». Solo così non esclude di fare il regista di una futura leadership, «ma che sia collegiale», dove gli piacerebbe ritrovare unite le due anime del M5S: quella di piazza, di Alessandro Di Battista, e quella più istituzionale, di Chiara Appendino.

luigi di maio davide casaleggio

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...

andrea delmastro emanuele pozzolo

FRATELLI D'ITALIA HA ESPULSO EMANUELE POZZOLO! - IL PARLAMENTARE GIÀ SOSPESO DAL PARTITO, IMPUTATO PER PORTO ABUSIVO DI ARMI PER LA SPARO DEL CAPODANNO 2024, HA RACCONTATO A "REPORT" LA SUA VERITA’ SULLA VICENDA (PER POI FARE DIETROFRONT: "MAI DATO INTERVISTE, MI HANNO REGISTRATO") - POZZOLO HA CONTRADDETTO LE VERSIONI DEGLI ALTRI PARTECIPANTI ALLA FESTA, SOSTENENDO CHE DELMASTRO ERA PRESENTE AL MOMENTO DELLO SPARO - DONZELLI, CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA, AVEVA CONVOCATO IL DIRETTIVO DEL PARTITO CHE HA DECRETATO ALL'UNANIMITÀ L’ESPULSIONE DI POZZOLO...

pupi avati antonio tajani

DAGOREPORT! PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI, “CONSIGLIERE PER LE TEMATICHE AFFERENTI AL SETTORE DELLA CULTURA” DI ANTONIO TAJANI - IL REGISTA CHE AI DAVID HA TIRATO STOCCATE ALLA SOTTOSEGRETARIA AL MIC, LUCIA BORGONZONI, È LO STESSO CHE HA OTTENUTO DAL DICASTERO FONDI PER OLTRE 8 MILIONI DI EURO TRA IL 2017 E IL 2023 – L’IDEA DI UN MINISTERO DEL CINEMA AVALLATA DA TAJANI (“IL GOVERNO VALUTERÀ") PER TOGLIERE I QUASI 700 MILIONI DI EURO CHE IL MIC HA IN PANCIA PER PROMUOVERE, A SPESE DEI CITTADINI, IL CINEMA ITALICO – IL SEQUESTRO DEI BENI PER EVASIONE IVA DA 1,3 MILIONI CON L'INCREDIBILE REPLICA DI PUPI: “NON E’ UN BEL MOMENTO PER IL CINEMA ITALIANO...” - LA SUA SOCIETA', ‘’DUEA FILM’’, CHE DA VISURA PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA È IN REGIME DI CONCORDATO PREVENTIVO, DEVE A CINECITTÀ CIRCA 400 MILA EURO PER UTILIZZO DEGLI STUDI - L’86ENNE AVATI STA PER INIZIARE IL SUO 46ESIMO FILM (“NEL TEPORE DEL BALLO”) PER UN BUDGET DI 3,5 MILIONI CHE GODE GIÀ DI UN DOVIZIOSO FINANZIAMENTO DI RAI CINEMA DI UN MILIONE... – VIDEO