
LA GUERRA DEI DAZI RESTA IN UN LIMBO! TRUMP CONTINUA A MINACCIARE E INSULTARE L’UE: “È NATA PER AVVANTAGGIARSI DI NOI E DANNEGGIARCI, HA MESSO MOLTE TASSE INGIUSTE CONTRO LE NOSTRE AZIENDE. MA IMPARERANNO PRESTO A NON ESSERE PIÙ CATTIVI CON NOI” – IL DIALOGO TRA BRUXELLES E WASHINGTON CONTINUA. LA PROPOSTA AMERICANA PARTE DALLA TARIFFA BASE DEL 10 PER CENTO. GERMANIA E FRANCIA SONO DIVISE (IL TEDESCO MERZ, SEGUITO DA VON DER LEYEN, DECISO A CHIUDERE L'INTESA SENZA TROPPE RICHIESTE E IL FRANCESE MACRON MOLTO PIÙ ESIGENTE) - MA L'UE NON SI FIDA DI TRUMP. IERI "THE DONALD" E’ FINITO A STRACCI CON IL CANADA…
Claudio Tito per la Repubblica - Estratti
donald trump e ursula von der leyen dopo il bilaterale al g7 in canada
Una proroga almeno di un mese. Per riempire di contenuti l'accordo quadro proposto dagli Usa. La guerra dei dazi rimane in un limbo. Perché la proposta americana, ancora in corso di esame dalla Commissione europea, viene giudicata piena di punti interrogativi.
Rispetto a poche settimane fa, però, la differenza è che il dialogo non è interrotto. E le relazioni tra Bruxelles e Washington, almeno fino a sera, sembravano più distese. Ieri il commissario al Commercio, Maros Sefcovic, ha di nuovo parlato con Jamieson Greer, il rappresentante della Casa Bianca.
«Continuiamo a lavorare intensamente - ha poi riferito lo stesso Sefcovic - per una soluzione negoziata Ue-Usa. Oggi impegno costruttivo apprezzabile con l'ambasciatore Jamieson Greer». L'altro ieri, durante la cena del Consiglio europeo, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, si è dichiarata «ottimista» sulla possibilità di siglare un patto con gli Stati Uniti.
FOTO DI GRUPPO AL G7 DI KAnanaskis IN CANADA
Ma cosa c'è nella proposta trasmessa giovedì notte alla Commissione? Sebbene la leader dell'esecutivo europeo abbia chiesto di mantenere il riserbo sui contenuti della lettera, di certo l'idea americana si fonda su una linea di base che prevede dazi al 10 per cento (...) che sarebbe solo una cifra indicativa.
Non solo. Nella proposta di Washington non si fa riferimento ai servizi. Settore in cui gli States hanno un largo surplus. Per gli europei, però, fissare i dazi solo sui beni significa pagare molto di più (esportando di più, si paga di più). Per questo la Commissione sta preparando una "controproposta" con una lista di riequilibrio tenendo presente che nello stesso tempo il tycoon chiede un impegno formale ad acquistare dagli Usa più gas liquido, più armi e più terre rare. E che non offre garanzie sul dollaro che si sta indebolendo rispetto all'euro favorendo le esportazioni americane.
video su gaza strip in trip creato con ai - ursula von der leyen donald trump
Tutti fattori che stanno spingendo i due "negoziatori" a prevedere comunque una proroga della sospensione dei dazi imposti ad aprile da Trump. Spostando il termine del 9 luglio prossimo almeno di un mese.
Al di là delle differenze di approccio emerse in Consiglio rispetto alla trattativa (con il tedesco Merz, seguito da von der Leyen, deciso a chiudere l'intesa senza troppe richieste e il francese Macron molto più esigente), l'Ue ha ormai iniziato a non fidarsi di Trump. Ieri per di più il "Commander in chief" ha fatto saltare con una dichiarazione la contrattazione con il Canada.
DONALD TRUMP VS URSULA VON DER LEYEN - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK
E lo ha fatto proprio citando l'Ue e la tassazione sui servizi digitali: «Il Canada ha appena annunciato l'imposizione di una tassa sui servizi digitali alle nostre aziende tecnologiche, un attacco diretto e palese al nostro Paese. Stanno ovviamente copiando l'Unione Europea, che ha fatto la stessa cosa e che è attualmente in discussione con noi.
Sulla base di questa tassa spropositata, con la presente interrompiamo tutte le discussioni sul commercio con il Canada, con effetto immediato».
SELFIE DI EMMANUEL MACRON CON FRIEDRICH MERZ
Qualche ora dopo, dalla Casa Bianca, Trump ha avvertito anche i 27 che sulla Digital Tax «non ne usciranno bene». Attaccando poi l'altra sponda dell'Atlantico: «Sono molto cattivi, l'Ue è nata per avvantaggiarsi di noi e danneggiarci, ha messo molte tasse ingiuste contro le nostre aziende. Ma impareranno presto a non essere più cattivi con noi».
ursula von der leyen e donald trump a davos nel 2020
GIORGIA MELONI TRA DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - VIGNETTA DI GIANNELLI