xi jinping 1

LA GUERRA FREDDA SI FA PURE COI PC - IL GOVERNO CINESE DI XI JINPING HA DECISO DI SOSTITUIRE 50 MILIONI DI COMPUTER OCCIDENTALI (PER LO PIÙ AMERICANI) DAGLI UFFICI PUBBLICI, SECONDO QUANTO HA SVELATO BLOOMBERG - SEGNO DI UN’ESCALATION CHE PROSEGUE DIETRO LE QUINTE DELLA CRISI EUROPEA CON LA RUSSIA: SI TRATTA DELLA PIÙ GRANDE OPERAZIONE DI RIMPIAZZO DI TECNOLOGIA OCCIDENTALE UFFICIALMENTE DISPOSTA DA PECHINO...

Francesco Bechis per www.formiche.net

 

xi jinping 4

La Cina va alla guerra dei pc. Cinquanta milioni di computer occidentali usati negli uffici pubblici cinesi saranno cestinati entro due anni. A dare notizia del maxi-repulisti del governo cinese è un retroscena di Bloomberg. Si tratta della più grande operazione di rimpiazzo di tecnologia occidentale ufficialmente disposta da Pechino.

 

Un’accelerazione significativa del decoupling tecnologico con gli Stati Uniti, segno di un’escalation che prosegue dietro le quinte della crisi europea con la Russia. La direttiva, arrivata sulle scrivanie dei dipendenti della Pubblica amministrazione dopo la pausa della Festa del lavoro di cinque giorni, proverrebbe dal ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’informazione e dal Consiglio di Stato per l’informazione.

 

xi jinping 2

Agli staff è stato chiesto di acquistare computer di aziende nazionali, come Lenovo, e di mettere da parte i dispositivi occidentali. Una mossa che può avere un duro impatto sui principali produttori di laptop presenti nella Pa cinese, a partire dalle americane Dell e HP.

 

Nel mirino però ci sono anche i software occidentali più diffusi, come Microsoft e Adobe, destinati secondo Bloomberg a lasciare il posto ad aziende cinesi come Kingsoft e Standard Software.

 

La decisione del governo centrale rientra in uno sforzo, avviato da diversi anni, per autarchizzare la tecnologia utilizzata dal settore pubblico. Ma è soprattutto una rappresaglia contro gli Stati Uniti, che da tempo hanno messo al bando l’equipaggiamento cinese da tutte le agenzie federali.

 

xi jinping 3

Un decreto dell’amministrazione Trump dell’agosto del 2020 ha ordinato la rimozione dagli uffici pubblici della tecnologia di aziende cinesi come Huawei e Zte, accusate di spionaggio dall’intelligence americana.

 

A dispetto della linea ufficiale – solo lo scorso novembre il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian garantiva che la Cina non aveva “piani per sostituire la tecnologia straniera” – l’isolamento tech di Pechino è proseguito senza battute d’arresto.

 

xi jinping 1

Con gli anni si è istituzionalizzato. Nel 2016 la Città Proibita ha messo in piedi un comitato di esperti, il Comitato di lavoro per l’innovazione e l’applicazione della tecnologia informativa, per definire standard di sicurezza e affidabilità dei fornitori di tecnologia alla pubblica amministrazione e all’industria cinese. L’organismo, che ufficialmente non è parte del governo cinese, ha il compito di disporre una white list di aziende considerate affidabili.

 

Il bando contro i computer occidentali, spiega Bloomberg, si potrebbe estendere presto alle amministrazioni provinciali. Per il momento non toccherà la parte di hardware più difficile da sostituire, come i microprocessori, una tecnologia che vede il governo cinese impegnato in una difficile e per ora non fruttuosa ricerca di vie alternative alle aziende occidentali e del sud-est asiatico.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!