giorgia meloni balneari stabilimenti

'STI BALNEARI NON SONO MAI CONTENTI: BUTTANO A MARE LA MELONI CHE PER DIFENDERLI RISCHIA DI ESSERE BASTONATA DALL'EUROPA – LA LOBBY DELLE SPIAGGE ANNUNCIA PROTESTE PER IL DECRETO SUL RIORDINO DELLE CONCESSIONI DEGLI STABILIMENTI, CHE PREVEDE I BANDI NEL 2027. LA PROROGA DI ALTRI 3 ANNI NON È BASTATO A PLACARE LA RABBIA: “IL GOVERNO CI HA TRADITI” – L'UE AVVERTE: “LA PROCEDURA D’INFRAZIONE VERRÀ CHIUSA SOLO QUANDO LA LEGISLAZIONE ITALIANA SARÀ IN LINEA CON IL DIRITTO UE”. TRADOTTO: NON BASTA IL DECRETO ATTUATIVO, VOGLIAMO VEDERE LE GARE…

1. LA PROROGA NON BASTA AI BALNEARI “DAL GOVERNO PROMESSE TRADITE”

Estratto dell’articolo di Rosaria Amato per “la Repubblica”

 

PROTESTE DEI BALNEARI CONTRO IL GOVERNO

Insoddisfatti e pronti a «iniziative sindacali». All’indomani del via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge di riordino delle concessioni, i balneari non nascondono tutta l’amarezza per la conclusione della vicenda. Mentre, al contrario, il ministro per gli Affari Ue Raffaele Fitto esprime su X tutta la soddisfazione per la chiusura di «un’annosa e complessa questione».

 

Ma è giallo sul testo che arriverà in Parlamento: la versione definitiva non c’è ancora, ed è forte la tentazione di “ammorbidirla”, per venire incontro almeno in parte ai balneari, che ricordano a Giorgia Meloni e ai partiti della maggioranza le promesse non mantenute.

 

GIORGIA MELONI ALL HOTEL VILLA DELLE PALME A SANTA MARINELLA

«Altre erano le aspettative ingenerate dalle dichiarazioni degli esponenti dell’attuale governo sulla esclusione del settore dall’applicazione della direttiva Bolkestein», rilevano il presidente di Fiba Confesercenti Maurizio Rustignoli e quello di Sib-Fipe Confcommercio Antonio Capacchione. La promessa era quella di evitare le gare: promessa impossibile da mantenere. E infatti è proprio l’impegno ad andare a gara che ha fatto accettare a Bruxelles l’ennesima proroga, di tre anni. [...]

 

«La Commissione europea verificherà che le procedure adottate ieri si traducano in fatti concreti», ha affermato ieri una portavoce, aggiungendo che la procedura d’infrazione verrà chiusa «soltanto quando la legislazione italiana sarà pienamente in linea con il diritto Ue». Un monito a non venire meno agli impegni negoziati con Fitto, e che sono stati ribaditi al termine del Cdm di giovedì.

 

Eppure i balneari contano ancora di ottenere qualche garanzia in più, almeno sotto il profilo degli indennizzi, limitati al momento ai beni non ammortizzati che fanno capo agli investimenti degli ultimi cinque anni. La speranza è che si arrivi a coprire invece «tutti gli investimenti effettuati nel corso di una vita intera imprenditoriale», rivendica Cna Balneari. [...]

 

2. L'UE: "LA PROCEDURA RESTA APERT A SARÀ ARCHIVIATA SOLO DOPO LE GARE"

Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “La Stampa”

 

procedura infrazione ue a carico dell italia

C'è molto ottimismo nell'annuncio diffuso l'altra sera dal consiglio dei ministri in occasione dell'approvazione del decreto "salva-infrazioni", ma la realtà rischia di essere un po' più cruda. Il governo ha spiegato che il provvedimento «consentirà di agevolare la chiusura di 16 casi di infrazione e di un caso EU Pilot (che sarebbe l'indagine preliminare che precede l'apertura di una procedura d'infrazione Ue, ndr)» in modo da «raggiungere il numero minimo storico di procedure pendenti e allinearsi alla media europea».

 

STABILIMENTI BALNEARI

Ma per arrivare al traguardo sventolato dal governo potrebbero servire anni. Per rendersene conto basta chiedere nei corridoi della Commissione come intendono gestire quella che è l'infrazione più importante al centro del decreto-legge di mercoledì: la procedura aperta per la mancata applicazione della direttiva Bolkestein sulle concessioni balneari. [...]

 

[...] Ma non è ancora la fine del percorso. Alla Commissione non basterà vedere il decreto attuativo che definirà i parametri per gli indennizzi e per i nuovi canoni, atteso per il marzo del 2025: per poter chiudere la procedura d'infrazione, l'Ue vuole "vedere le gare". Pagare moneta, vedere cammello.

 

giorgia meloni raffaele fitto

Nel frattempo, quindi, la procedura resterà soltanto congelata, potenzialmente fino all'estate del 2027. L'esecutivo europeo ha teso una mano all'Italia e ai suoi balneari, che potranno continuare a sfruttare le attuali concessioni per altre tre estati. Ma sulla testa del governo continuerà a pendere la spada di Damocle della procedura, che – in caso di ripensamenti – potrà essere riattivata in qualsiasi momento direttamente con il deferimento alla Corte di Giustizia Ue. «Non è che abbiamo dubbi sulle intenzioni del governo italiano – ha cercato di chiarire Eric Mamer, portavoce capo della Commissione – è che dobbiamo vedere la corretta attuazione di ciò che è stato annunciato».

 

PROTESTE DEI BALNEARI CONTRO IL GOVERNO MELONI

Per il momento, dunque, le procedure d'infrazione aperte a carico di Roma restano 72 (da non confondere con la procedura per deficit eccessivo legata allo sforamento del 3% che è una cosa totalmente diversa). Il risultato fa dell'Italia uno degli allievi più indisciplinati quando si tratta di valutare l'applicazione del diritto comunitario.

 

Gli altri Paesi nella parte bassa della classifica sono la Spagna, la Bulgaria, la Grecia, il Belgio, l'Ungheria e la Polonia. Ma l'Italia è quello che – dopo Varsavia – ogni anno spende di più in multe: nel 2023 le casse dello Stato hanno dovuto sborsare più di 113 milioni in seguito a condanne della Corte di Giustizia. [...]

 

Il settore con più bocciature è di gran lunga quello dell'Ambiente, dall'irrisolta questione della qualità dell'aria alla gestione dei rifiuti, con ben 22 procedure aperte. Seguono i Trasporti (9), gli Affari economici e finanziari (7) e poi il Lavoro e politiche sociali, con l'ultimo braccio di ferro – in ordine di tempo – sull'assegno unico, per il quale a luglio la Commissione ha deciso di deferire Roma alla Corte di Giustizia, contestando il requisito dei due anni di residenza. [...]

mappa delle concessioni balneari in italia – la stampagiorgia meloni al mare foto oggi

 

Ultimi Dagoreport

biennale di venezia antonio monda pietrangelo buttafuoco alessandro giuli alfredo mantovano

DAGOREPORT - ANTONIO MONDA, IL ''BEL AMI'' PIÙ RAMPINO DEL BEL PAESE, È AGITATISSIMO: SI È APERTA LA PARTITA PER LA DIREZIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA DEL 2026 - UNA POLTRONISSIMA, CHE DOVREBBE FAR TREMARE I POLSI (È IN CONCORRENZA CON IL FESTIVAL DI CANNES), CHE DA ANNI TRAVAGLIA LA VITA E GLI INCIUCI DEL GIORNALISTA MONDA, MAGNIFICAMENTE DOTATO DI UNA CHIAPPA A SINISTRA (“REPUBBLICA” IN QUOTA ELKANN); MENTRE LA NATICA DI DESTRA, BEN SUPPORTATA DAL FRATELLO ANDREA, DIRETTORE DELL’”OSSERVATORE ROMANO”, GODE DEI BUONI RAPPORTI CON IL PIO ALFREDO MANTOVANO - ALL’ANNUNCIO FATALE DI GIULI, SU INPUT DI MANTOVANO, DI CONSEGNARE LA MOSTRA DEL 2026 NELLE MANINE FATATE DI MONDA, IL PRESIDENTE DELLA BIENNALE BUTTAFUOCO, CHE NON HA MAI STIMATO (EUFEMISMO) L’AEDO DELLA FUFFA ESOTERICA DI DESTRA, AVREBBE ASSUNTO UN’ESPRESSIONE ATTONITA, SAPENDO BENE COSA COMPORTEREBBE PER LUI UN FALLIMENTO NELLA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA, MEDIATICAMENTE PIÙ POPOLARE E INTERNAZIONALE (DELLE BIENNALI VENEZIANE SU ARCHITETTURA, TEATRO, BALLETTO, MUSICA, NON FREGA NIENTE A NESSUNO)

marina berlusconi silvio vanadia greta jasmin el moktadi in arte grelmoss - 3

DAGOREPORT - BUNGA BUNGA FOREVER! IL VERO ''EREDE ORMONALE" DI SILVIO BERLUSCONI È IL NIPOTE SILVIO, RAMPOLLO PRODOTTO DEL MATRIMONIO DI MARINA CON MAURIZIO VANADIA - SE IL CAVALIER POMPETTA PROVOCAVA INQUINAMENTO ACUSTICO E DANNI ALL'UDITO GORGHEGGIANDO CANZONI FRANCESI E NAPOLETANE, IL VENTENNE EREDE BERLUSCHINO NON E' DA MENO: E' BEN NOTO ALLE SPERICOLATE NOTTI MILANESI LA SUA AMBIZIONE DI DIVENTARE UN MITO DEL RAP, TENDENZA SFERA EBBASTA E TONY EFFE - SUBITO SPEDITO DA MAMMA MARINA A LONDRA, IL DISCOLO NON HA PERSO IL VIZIO DI FOLLEGGIARE: DA MESI FA COPPIA FISSA CON LA CURVACEA GRETA JASMIN EL MOKTADI, IN "ARTE" GRELMOS. PROFESSIONE? CANTANTE, MODELLA E INFLUENCER, NATA A NOVARA MA DI ORIGINI MAROCCHINE (COME LA RUBY DEL NONNO) - IL RAMPOLLO SU INSTAGRAM POSTA FOTO CON LE MANINE SULLE CHIAPPE DELLA RAGAZZA E VIDEO CON SOTTOFONDO DI CANZONI CON RIME TIPO: "GIRO A SANTA COME FA PIER SILVIO, MANCA UN MILIARDINO. ENTRO IN BANCA, MI FANNO L'INCHINO". MA PIER SILVIO È LO ZIO E MARINA E' FURIBONDA... - VIDEO

francesca fialdini mario orfeo

DAGOREPORT: MAI DIRE RAI! – COME MAI “REPUBBLICA” HA INGAGGIATO UNA BATTAGLIA CONTRO L’ARRIVO DI NUNZIA DE GIROLAMO AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI NELLA DOMENICA POMERIGGIO DI RAI1? NON È UN MISTERO CHE IL DIRETTORE, MARIO ORFEO, ANCORA MOLTO INFLUENTE A VIALE MAZZINI, STIMA MOLTO LA FIALDINI (FU LUI A FAVORIRNE L’ASCESA DA DIRETTORE GENERALE) - PER EVITARE IL SILURAMENTO DEL PROGRAMMA DELLA CONDUTTRICE, A LARGO FOCHETTI HANNO MESSO NEL MIRINO PRIMA IL TRASH-SEX SCODELLATO DA NUNZIA COL SUO "CIAO MASCHIO", E POI IL PRESIDENTE RAI AD INTERIM, IL LEGHISTA ANTONIO MARANO, PER UN PRESUNTO CONFLITTO DI INTERESSI - MA L'ORGANIGRAMMA RAI VUOLE CHE IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL DAY-TIME, DA CUI DIPENDE IL PROGRAMMA DELLA FIALDINI, SIA ANGELO MELLONE...

elly schlein friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - ELLY HA FINALMENTE CAPITO DA CHE PARTE STARE? – IN POCHI HANNO NOTATO UNA IMPORTANTE DICHIARAZIONE DI SCHLEIN SULL’UCRAINA: “SUL TRENO PER KIEV, CON I LEADER DI FRANCIA E GERMANIA, CI SAREI ASSOLUTAMENTE STATA” – LA SEGRETARIA CON UNA FIDANZATA E TRE PASSAPORTI E' PRONTA AD  ABBANDONARE IL PACIFISMO PIÙ OTTUSO PER ADERIRE A UNA LINEA PIÙ REALISTA E PRAGMATICA? – IN CAMPANIA ELLY È VICINA A UN ACCORDO CON DE LUCA SULLE REGIONALI (MEDIATORE IL SINDACO MANFREDI) – OTTIME NOTIZIE DAI SONDAGGI DELLE MARCHE: IL PIDDINO MATTEO RICCI È DATO AL 51%, CONTRO IL 48 DEL MELONIANO ACQUAROLI…

chiocci vespa rossi

FLASH! – IN RAI STA NASCENDO UNA COALIZIONE CONTRARIA AL DINAMISMO POLITICO DI GIANMARCO CHIOCCI, CHE PARLA SPESSO CON ARIANNA E GIORGIA MELONI, DISPENSANDO MOLTI CONSIGLI DELLA GOVERNANCE RAI – IL MOVIMENTISMO DEL DIRETTORE DEL TG1 E DI BRUNO VESPA HANNO GRANDE INFLUENZA SU PALAZZO CHIGI, E I LORO ''SUSSURRI'' FINISCONO PER RIMBALZARE SULL’AD GIAMPAOLO ROSSI, CHE SI TROVA ISOLATO DAI DUE DIOSCURI – E FAZZOLARI? PREFERISCE RESTARE IN DISPARTE E ESERCITARE LA SUA INFLUENZA SUI GIORNALISTI NON ALLINEATI AL GOVERNO MELONI...

giorgia meloni matteo piantedosi ciriani cirielli mantovano santanche lollobrigida

DAGOREPORT - PROMOSSI, BOCCIATI O RIMANDATI: GIORGIA MELONI FA IL PAGELLONE DEI MINISTRI DI FDI – BOCCIATISSIMO MANTOVANO, INADEGUATO PER GESTIRE I RAPPORTI CON IL DEEP STATE (QUIRINALE, SERVIZI, MAGISTRATURA) E DOSSIER IMMIGRAZIONE – RESPINTO URSO, TROPPO COINVOLTO DAL SUO SISTEMA DI POTERE – CADUTO IN DISGRAZIA LOLLOBRIGIDA, CHE HA PERSO NON SOLO ARIANNA MA ANCHE COLDIRETTI, CHE ORA GUARDA A FORZA ITALIA – BOLLINO NERO PER IL DUO CIRIANI-CIRIELLI - DIETRO LA LAVAGNA, LA CALDERONE COL MARITO - NON ARRIVA ALLA SUFFICIENZA IL GAGA' GIULI-VO, MINISTRO (PER MANCANZA DI PROVE) DELLA CULTURA - LA PLURINDAGATA SANTANCHÉ APPESA A LA RUSSA, L'UNICO A CUI PIEGA IL CAPINO LA STATISTA DELLA GARBATELLA – SU 11 MINISTRI, PROMOSSI SOLO IN 5: FITTO, FOTI, CROSETTO, ABODI E…