
I FRANCHI TIRATORI SALVERANNO ILARIA SALIS? - DOMANI IL PARLAMENTO EUROPEO VOTERA' PER DECIDERE SULLA REVOCA DELL'IMMUNITA' PER LA DEPUTATA - ALLA SALIS SERVONO 360 VOTI, MA NE HA 312 (S&D, RENEW, VERDI E SINISTRA). LO SCRUTINIO, PERO', E' SEGRETO E, NONOSTANTE IL PPE SIA FORMALMENTE CONTRARIO, È POSSIBILE CHE TRA I 118 POPOLARI QUALCUNO VOTI PER RESPINGERE LA RICHIESTA DI REVOCA DELL'IMMUNITA' (COME POTREBBERO FARE GLI OTTO EURODEPUTATI DI FORZA ITALIA) - IL RAPPORTO DEL BULGARO ILHAN KYUCHYUK: "SULLA SALIS SI TRATTA DI PERSECUZIONE"
Estratto dell'articolo di Viola Giannoli per "la Repubblica"
ilaria salis alla manifestazione contro il riarmo a roma foto lapresse
Ilaria Salis saprà domani se manterrà l'immunità da eurodeputata o se i suoi colleghi del Parlamento europeo decideranno di consegnarla alla giustizia ungherese. Alle 12 è calendarizzato il voto in plenaria a Strasburgo, l'ultimo verdetto. I numeri, nella pura teoria, non sono dalla sua, ma più di un elemento pende invece a favore dell'europarlamentare di Avs.
Il primo è già noto: la bocciatura in commissione Juri (Affari giuridici) della revoca dell'immunità, passata seppur con un solo voto di scarto il 23 settembre scorso. Il secondo è la novità: la relazione che il presidente della stessa commissione, il bulgaro Ilhan Kyuchyuk, ha redatto e porterà domani in aula. Ebbene, oltre a ricordare le accuse di aggressione mosse a Salis e «le misure di detenzione dure nel corso del procedimento penale a suo carico», il presidente dell'organo interno all'Europarlamento scrive:
«Lo scopo principale del procedimento e della successiva richiesta (di revoca dell'immunità, ndr) sembra essere quello di zittire Ilaria Salis a causa delle sue da tempo consolidate opinioni politiche e del suo attivismo (...) che sono anche alla base del suo impegno e della sua attività politica in qualità di membro del Parlamento europeo».
Secondo Kyuchyuk, dunque, nei confronti di Salis emergerebbe quel "sospetto di persecuzione" che dovrebbe indurre gli europarlamentari a salvarla.
Nella relazione si legge infatti: «Sembrerebbe che, nel caso di specie, possa essere assunto il fumus persecutionis, ossia che esistano "prove concrete" che l'intento sottostante i procedimenti giudiziari in questione sia quello di ostacolare l'attività politica di Ilaria Salis». Ecco perché la commissione Juri ha votato contro la richiesta di revoca arrivata dal tribunale ungherese e raccomanda ora all'assemblea di mantenere intatta l'immunità.
ILARIA SALIS DIETRO LE SBARRE - IMMAGINE GENERATA DALL'IA
Terzo elemento: il voto segreto. Facendo i conti, l'europarlamentare di Avs può contare su 312 deputati di S&D, Renew, Verdi e Sinistra. Per respingere la richiesta di revoca dell'immunità bisogna arrivare a 360. Ne mancano quindi 48. Il Ppe formalmente ha dichiarato che voterà contro la collega. Ma tra i 188 popolari potrebbero esserci diversi franchi tiratori e assenze più o meno strategiche. Gli otto di Forza Italia, ad esempio, potrebbero votare per la loro connazionale, nonostante la posizione ufficiale sia opposta.
E sono molti i popolari che non vorrebbero darla vinta a Viktor Orbán e che potrebbero dunque giocare un assist a Salis e trovare un accordo con i socialisti. Di mezzo c'è anche l'immunità di Péter Magyar, lui sì popolare e principale oppositore del premier ungherese, che verrà votata nelle stesse ore di quella di Salis. [...]
ilaria salis
cartello contro viktor orban al gay pride di budapest
ilaria salis
ilaria salis
pride budapest cartello contro orban
MURALE DEDICATO A ILARIA SALIS DAVANTI ALL AMBASCIATA DELL UNGHERIA A ROMA
ILARIA SALIS
ilaria salis al parlamento europeo