IN VENETO IL VOTO È UNA RESA DEI CONTI INTERNA AL CENTRODESTRA – L’ESITO DEL VOTO DI DOMANI E LUNEDÌ È SCONTATO: ALBERTO STEFANI SARÀ ELETTO GOVERNATORE CON UN’AMPIA MAGGIORANZA. MA, COME DAGO-DIXIT, BISOGNERÀ PESARE I VOTI DELLE LISTE ANCHE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE IL CARROCCIO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? C’È POI LA SFIDA TRA IL SEGRETARIO LEGHISTA E ZAIA, CANDIDATO COME CAPOLISTA: IL “DOGE” DEVE ANCORA CHIARIRE QUALI SONO LE SUE AMBIZIONI PER IL FUTURO – IL DAGOREPORT
DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI?
Estratto dell’articolo di Francesco Moscatelli per “La Stampa”
La sfida fra centrodestra e centrosinistra, in Veneto, è materia squisitamente teorica. Un dibattito da futurologi, forse. Da Belluno alle “città di pianura” immortalate nel road movie di Francesco Sossai tutti sanno benissimo che la vera domanda non è se l’enfant prodige e vice-segretario federale della Lega Alberto Stefani, già indicato da Matteo Salvini come suo possibile successore alla guida del partito, vincerà contro l’ex sindaco di Treviso Giovanni Manildo, ma come lo batterà diventando a 33 anni il più giovane governatore della storia d’Italia.
La questione, a dire il vero, non è nemmeno quanto Stefani riuscirà ad avvicinarsi al risultato monstre del suo predecessore Luca Zaia, che cinque anni fa portò a casa un bulgaro 76,79% dei voti pari a 1.883.960 preferenze [...]
LUCA ZAIA - ALBERTO STEFANI - MATTEO SALVINI
Le cose che conteranno davvero, lunedì sera, saranno soprattutto altre. La prima e più importante sarà il peso relativo dei partiti di centrodestra, e in particolare come finirà il furibondo derby fra Lega e Fratelli d’Italia.
Conterà a Venezia, ma peserà anche a Roma, dove su economia e politica estera i due azionisti di maggioranza del governo stanno tornando a mostrare opinioni molto diverse. Il Veneto, con i suoi oltre 4 milioni di elettori, è un’ottima cartina di tornasole anche a livello nazionale.
Fdi va fortissimo a Vicenza e Verona, la Lega a Treviso. Le puntate precedenti sono note: alle Europee del 2024 i Fratelli, trainati dalle 234.000 preferenze personali di Giorgia Meloni, hanno preso quasi tre volte i voti della Lega (il 37,58% contro il 13,15%) facendo proprio qui il risultato migliore d’Italia.
MATTEO SALVINI - LUCA ZAIA - FOTO LAPRESSE
Quando è stato il momento di scegliere il candidato della coalizione, però, Meloni - pur tenendo Salvini sulle corde per settimane - ha infine deciso di non pretendere il Veneto per uno dei suoi. In questo modo, oltre ad aver messo il suo esecutivo al riparo da fibrillazioni, ha ipotecato la candidatura in Lombardia per il 2028, o forse addirittura nel 2027 in caso di elezioni anticipate.
Lunedì, in ogni caso, finirà al fotofinish: la Lega dovrebbe conquistare 12 seggi sui 51 di Palazzo Ferro Fini, che potrebbero diventare 15 con i resti, Fdi più o meno gli stessi mentre Forza Italia oscilla fra 2 e 4. Un equilibrio che si tradurrebbe in una giunta con 5 assessori di Fratelli, 3-4 assessori leghisti e 1-2 assessori azzurri. [...]
matteo salvini giorgia meloni foto lapresse
Il secondo dato interessante ha il nome e il cognome di Luca Zaia, che proprio ieri ha postato la foto del pranzo condiviso mercoledì a Mestre con i suoi colleghi governatori e compagni di partito Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga e Maurizio Fugatti.
Il Doge, pur avendo inseguito senza successo il sogno di un terzo mandato, e dopo aver trovato sbarrata anche la strada di una sua lista civica, alla fine ha accettato di correre come capolista della Lega in tutte le province.
Un modo per pesarsi in vista di un futuro più politico che amministrativo. Da mesi, infatti, parla di una riorganizzazione della Lega sul modello tedesco, con un partito del Nord, o dei governatori, alleato della Lega nazionale di Salvini. Quanto contribuirà Zaia alla vittoria del centrodestra e del Carroccio? L’asticella di partenza è fissata a 100.000 preferenze. [...]


