1- SEVERINO ANTINORI, IL GINECOLOGO CAPACE DI FAR AVERE UN FIGLIO ANCHE A RITA LEVI MONTALCINI, ANNUNCIA LA DISCESA IN POLITICA NELL’INTERVISTA PIù FOLLE DELL’ANNO 2- “RENATA POLVERINI MI HA VISTO ENTRARE AL BOLOGNESE E SI È COMPORTATA PER QUELLO CHE È. UNA FASCISTONA CON IL VISO DA BOXEUR. “ANVEDI C’È PURE ‘STO RINCOGLIONITO”. LE HO CHIESTO DI MODERARE I TERMINI E LEI: “SE NUN TE NE VAI TE CORCO” 3- “EMMA BONINO SHE DISAPPEARED. COME TUTTI, INGLOBATA DALLA VIRTUALITÀ E DAL VERGOGNOSO SALOTTINO TV DI GIOVANNI FLORIS, IL PADRE DELLA POLVERINI” 4- ANTINORI NO-LIMITS: “QUANDO ANDAI A CUBA NEL ’63 INCONTRAI ERNESTO GUEVARA. ERA COME ME IL CHE. COME ANTINORI. MI DISSE VAI IN EUROPA, LA DEVI FARE LÌ LA RIVOLUZIONE” 5- "LA LISTA BEAUTIFUL DI MONTEZEMOLO? QUELLO MOLTO AMICO DEI DIRETTORI? LA GENTE POVERA NON HA NIENTE A CHE VEDERE CON IL SUO PRIVILEGIO. LA SUA DISCESA IN POLITICA È LA MASTURBAZIONE DI UN RICCO SIGNORE. MA NON PRODUCE SEROTONINA"

Malcom Pagani per Il Fatto

«Renata Polverini mi ha visto entrare al Bolognese e si è comportata per quello che è. Una fascistona con il viso da boxeur. "Anvedi c'è pure ‘sto rincoglionito" mi ha detto, allora le ho chiesto di moderare i termini e lei ha insistito: "se nun te ne vai te corco". È una cafona, una maleducata. Mi ha minacciato: "Se nun te sposti chiamo le guardie e te faccio pure arrestà".

I Carabinieri sono arrivati. "Solerti imitatori del Kgb, zitti, servili. Ossequiosi con lei e severi con Severino. Che non conta niente, che è un poveraccio. Questa signora mi dava del truffatore e loro mi chiedevano i documenti. Ho denunciato tutti e adesso, dovesse essere l'ultima cosa che faccio, mi candido contro il governatore del Lazio. Sarà l'impegno della mia vita. Dietro di me ci sono migliaia di persone stanche del marciume della partitocrazia. Ce la farò. Non fumo, non bevo, sono gasato dall'etica laica e l'elezione, in un mondo di arraffatori come Berlusconi, sarà il mio goal".

Severino Antinori, ginecologo, professore, 66 anni. Mimica da attore consumato, lingue straniere che giocano a nascondersi nell'abruzzese, pugni sulla scrivania, caramelle, foglietti, lauree, ostracismi, riconoscimenti. Da anni si batte per la fecondazione eterologa e la cancellazione della legge 40. In Italia molte delle sue sperimentazioni sono vietate, ma Antinori non ha paura dell'aereo e viaggia. In Paesi sparsi a macchia sulla mappa regala eredi a coppie che avevano perso ogni speranza.

A donne oltre l'età della ragione: "Ma anche questa è una balla. Ho fatto diventare madre una 63enne ed è stato un caso. Offro l'amore di un figlio a migliaia di ragazze giovani". Per alcuni è uno stregone. Per altri un benefattore. Personaggio nato, eccesso facile. Bussano alla porta, altri carabinieri. Vogliono parlargli. Scartoffie. Legge sulla privacy. Burocrazia. Lui impreca, si nega "Devono aspettà" e li lascia fuori dando inizio al monologo.

Dunque Antinori punta al posto della Polverini.
‘Sta cafona. Mentre la gente muore di fame va a Cannes a divertirsi tutta firmata da Hermès e Chanel. Mi piacerebbe sapere con quali soldi.

Con quali soldi?
Lo chieda a lei, capace di fare assessore il suo ex autista. Si chiama Pino Cangemi e di mestiere, le porta la borsa. Prenda Alemanno. Si è circondato da delinquenti. E sa perché?

Perché Antinori?
Perché negli anni della militanza, quando per un colpo di troppo qualcuno rimaneva paralizzato, era facile contrarre dei debiti. Comunque non divaghiamo. Chiediamo la rimozione immediata di Polverini e della sua arroganza. Renata gestisce la sanità, affari enormi. Ed ha un motto. Lo vuole sapere?

Dica Antinori.
Io sò io e voi non siete un cazzo.

Ma questo è il Belli.
Belli, brutti, l'unica cosa che resta è che se ne devono andare. Allo scopo ho fondato un movimento slegato dai partiti.

Il nome?
"Movimento tecnico per l'Italia" o se preferisce, "Moti democratici". Rifiutiamo il rimborso dei elettorale. Siamo migliaia. Nomi grossi e gente comune, vedrà. Persone serie. Cooptate con le primarie vere, non con le buffonate.

Non le piace il Pd?
Bersani mi immalinconisce, anche se sono stato sempre di sinistra. Ero all'Università il 9 gennaio '68, fraterno amico di Floris d'Arché.

D'Arcais vuole dire.
D'Arche, D'Arché. Paolino. Bella esperienza, ma breve. Piperno portò una bomba in aula, inneggiò alla violenza, capii che dovevo lasciare quella follia.

Le piace l'Università di oggi?
È una fogna. Il signor Frati alla Sapienza ha fatto insegnare pure il suo cane.

Lei dice cose gravi.
Io non ho paura della verità. Mi ha fatto intentato più di 50 cause, ho vinto quasi sempre. Il suo vice direttore sa che sono per la legalità e il suo direttore non ignora che sono per la vera legalità.

La differenza, Antinori?
È una sottigliezza, lasci fà. Comunque stavolta ce la faremo. Non come nel 2000, quando mi presentai per la Regione, presi quasi il tre per cento ma caddi nella trappola del manipolatore di Stato, dell'uomo lecca-lecca, Bruno Vespa. Glielo dissi anche.

Cosa gli disse Antinori?
Lei non è l'ombelico del mondo ma quello del Vaticano, Vespa. Sono noti i suoi affitti agevolati in Piazza di Spagna.

Altra querela?
Lo può scrive, può scrive tutto. Antinori non è un vigliacco.

Carrellata sulla politica?
Lei faccia i nomi e io rispondo.

Di Pietro.
Lo stimo anche se imbarca troppi pregiudicati. A iniziare da Oscar Tortosa, mister due per cento.

In che senso?
Ma come, non lo sa? Tu mi dai il due per cento e io ti fornisco la licenza. (percuote il tavolo ndr)

Antinori ma lei è senza freni.
È che ho perso le speranze, credevo nell'idealità e mi sono ritrovato solo. Emma Bonino avrebbe potuto capire, ma purtroppo (inarca le ciglie, recita, ingrana l'inglese ndr) she disappeared.

È scomparsa?
Come tutti, inglobata dalla virtualità e dal vergognoso salottino tv di Giovanni Floris, il padre della Polverini. Ma parliamo di cose serie, nel Lazio si muore di malasanità. Ci vogliono i pronti soccorsi, non le convenzioni cedute agli amici degli amici. Il direttore del San Camillo, Domenico Alessio è legato a Cesa e a sua volta ha fatto primario il dottor Saccucci che ha un grande merito accademico.

Quale professore?
Ha fatto partorire la compagna del Pio Casini. Ha capito come funziona? Io sono un luminare, un benemerito, il presidente dell'associazione mondiale di medicina della riproduzione e questi di dividono la torta. Sa cosa disse Robert Edwards, il padre dei figli in provetta, quando gli diedero il Nobel nel 2010?

Cosa professore?
Grazie, ma forse lo avrebbe meritato di più Antinori.

Che adesso scende in politica.
L'altro giorno mi ha chiamato Peppe.

Peppe chi?
Grillo. Un elemento positivo. Ipotizzava un'unione tra noi, ma l'ho placato: "Peppe, tu sei bravo, ma rimani un comico". La gente vuole vedere profili diversi. Rubbia, Antinori.

E lui, Peppe, che ha detto?
Hai ragione, Severino.

Così le ha detto?
Vai avanti tu. E io andrò.

All'assalto della Polverini.
E di quel piccolo pirotecnico pugliese di nome Alemanno che osò sostenere che i miei studi erano equiparabili alla manipolazione genetica. Oggi fa il Sindaco di Roma, cazzo.

Cazzo.
Sì, cazzo. È il massimo del minimo. L'equazione alla rovescia. La sintesi della porcata, meglio l'uninominale allora. Ho conosciuto altre stature, io. In Israele e Russia sono rispettatissimo e quando andai a Cuba nel '63 incontrai Ernesto Guevara. Era come me il Che.

Come Antinori?
Mi disse vai in Europa, la devi fare lì la rivoluzione.

E lei l'ha fatta?
Curo gratuitamente un enorme numero di pazienti e ho un fondo di centinaia di milioni di euro frutto di una gavetta infinita e di qualche viaggio tra Abu Dhabi e l'est. Gente grata al professor Antinori. Lo metterò a disposizione di chi non ha nulla. Non si può morire per un infarto. A Roma succede. Sa come è morta mia madre?

Come Antinori?
Al Cristo Re, con le suorine che le davano acqua invece di medicine. Le suorine caritatevoli.

Roma è la città del Vaticano.
Che permette abomini. Ma anche la città adottiva del Pio Casini, il peggiore e di Gianni Letta, che è peggio di lui. Fa il cardinale, l'eminenza felpata, però chiusa la porta di casa non si vergogna di tenere i quadri regalati da Gaucci.

Ma che dice?
E che dico? Che Gaucci magari aveva una certa consuetudine.

Non le piace nessuno?
Solo Fini. Sulle Legge 40 è stato coraggioso. Disse che era una schifezza, mettendosi contro Berlusconi. L'uomo della libertà che ci ha lasciato solo coercizioni.

Il terzo polo?
Ma che scherza? La lista Beautiful di Montezemolo? Quello molto amico dei direttori che si trovò in cima al castello Fiat? La gente povera non ha niente a che vedere con il suo privilegio. La sua discesa in politica è la masturbazione di un ricco signore. Ma non produce serotonina.

 

 

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