juan carlos

TANA PEL REY – JUAN CARLOS È TORNATO IN SPAGNA PER UNA PAUSA DAL SUO ESILIO DORATO NEGLI EMIRATI ARABI, MA È STATO BECCATO E INSEGUITO DA QUASI 200 GIORNALISTI. TUTTA COLPA DEI FAN MONARCHICI, CHE LO HANNO ACCOLTO COME UNA STAR - QUEL MANDRILLONE DEL RE EMERITO È OSPITE FINO A LUNEDÌ DI PEDRO CAMPOS, PRESIDENTE DEL CLUB NAUTICO DI SANXENSO. POI ANDRÀ A MADRID PER UN PRANZO IN FAMIGLIA E TORNERÀ AD ABU DHABI. PUÒ MUOVERSI TRANQUILLO PERCHÉ HA REGOLATO I CONTI CON IL FISCO SPAGNOLO. MA NON QUELLI CON LA EX AMANTE CORINNA LARSEN, CHE GLI HA FATTO CAUSA A LONDRA…

 

Elisabetta Rosaspina per il “Corriere della Sera”

 

il ritorno in spagna di juan carlos 13

Sarebbe potuta apparire come la tranquilla giornata di un ricco pensionato con la passione della vela, se non fosse stato re Juan Carlos I di Borbone l'anziano sportivo inseguito ieri in Galizia, nel nord ovest della Spagna, da un manipolo di quasi duecento giornalisti.

 

Che non lo molleranno fino a lunedì prossimo, nella prima pausa che si è concesso (o gli è stata concessa) dal suo lungo esilio negli Emirati Arabi, cominciato il 3 agosto 2020.

L'ex sovrano, 84 anni, non è nemmeno un pensionato.

il ritorno in spagna di juan carlos 11

 

Due anni fa il figlio e successore, Felipe VI, si è visto costretto, a causa degli scandali, a revocargli l'indennità di 190 mila euro che gli sarebbe stata dovuta come re emerito.

 

Ma con quarant' anni di regno sulle spalle, oggi un po' più curve, Juan Carlos di Borbone non è stato dimenticato dai monarchici che, assieme alla figlia Elena, lo hanno accolto mercoledì sera all'aeroporto di Vigo, tra bandiere e tripudi, e soprattutto da alcuni vecchi amici, come Pedro Campos, presidente del Real Club Nautico di Sanxenxo dal 1999.

 

È lui l'anfitrione che lo ha accolto e lo ospita nella propria villa fino a lunedì, quando il monarca andrà a Madrid, al Palazzo della Zarzuela per un pranzo in famiglia, con la moglie, Doña Sofia, il re Felipe e quasi certamente la nuora, la regina Letizia. Mancherà invece l'erede al trono, Leonor, che studia in Galles. Nel pomeriggio di lunedì, il re emerito tornerà ad Abu Dhabi dove ormai ha fissato la sua residenza, con o senza nostalgie per la Spagna.

il ritorno in spagna di juan carlos 14

 

A dire il vero, l'ex sovrano non avrebbe avuto bisogno di autorizzazioni per tornare in patria. Ha regolato alla fine dell'anno scorso le sue pendenze con Hacienda, l'Agenzia delle Entrate spagnole cui ha versato circa 5 milioni di euro di tasse evase. E, per quanto riguarda le inchieste penali aperte in Svizzera e in Spagna, i giudici di entrambi i Paesi hanno archiviato in marzo le indagini a suo carico per corruzione e altri reati finanziari.

 

Se sono stati commessi, risalgono comunque a tempi precedenti il 2014, ossia alla sua abdicazione, quando era coperto dall'immunità riconosciuta al capo di Stato dalla Costituzione. Oppure sono prescritti. In ogni caso il Tribunale Supremo e la Procura Anticorruzione non potevano procedere. Resta aperta invece a Londra la causa intentata contro di lui dall'ex amante, Corinna Larsen, che chiede risarcimenti per molestie e minacce subite dai servizi segreti spagnoli al termine della loro lunga relazione.

il ritorno in spagna di juan carlos 2

 

Le vacanze spagnole dell'ex maestà hanno creato non pochi grattacapi al primo ministro, il socialista Pedro Sánchez, che deve mediare tra la Casa Reale e i suoi soci di governo, Unidas Podemos, per non parlare degli indipendentisti baschi e catalani, decisamente repubblicani e insofferenti al rientro, per quanto breve, del re «evasore». Juan Carlos è stato molto amato per come seppe traghettare il Paese dal regime di Franco alla democrazia, nella seconda metà degli anni '70.

 

Ma non ha dato finora le spiegazioni richieste dal governo su quei presunti illeciti fiscali.

Laboriose trattative hanno preceduto il fine settimana di Juan Carlos in patria e portato a escludere, tra l'altro, il suo pernottamento a Madrid.

 

Juan Carlos con Corinna zu Sayn-Wittgenstein

Condizione che non deve aver afflitto l'interessato, felice di restare in porto, a Sanxenxo, vicino a Pontevedra, a seguire da vicino la regata cui partecipa il «Bribón», l'ultima versione del veliero del suo cuore, impegnato questo fine settimana per il trofeo InterRías. Un po' malfermo sulle gambe, costretto ad appoggiarsi a un bastone o a un accompagnatore, l'ex monarca ieri è salito a bordo solo per salutare l'equipaggio e ha seguito la competizione da uno dei gommoni d'appoggio, il «Cristina». Per l'imbarcazione è l'ultima prova prima del Mondiale della classe 6mR, previsto tra il 10 e il 19 giugno, quando difenderà il titolo conquistato nel 2019. Per assistere al campionato Juan Carlos di Borbone ha promesso al sindaco di Sanxenxo, Telmo Martín, di tornare in Galizia. Allegro, sorridente, ha salutato molto e parlato pochissimo: «Un tempo stupendo!» ha comunicato dal finestrino dell'auto, ringraziando i cronisti, al termine del primo dei tre giorni di navigazione.

Juan Carlos con la famiglia realeil ritorno in spagna di juan carlos 8il ritorno in spagna di juan carlos 9il ritorno in spagna di juan carlos 2 15il ritorno in spagna di juan carlos 3il ritorno in spagna di juan carlos 12il ritorno in spagna di juan carlos 6il ritorno in spagna di juan carlos 7il ritorno in spagna di juan carlos 5il ritorno in spagna di juan carlos 1il ritorno in spagna di juan carlos 4il ritorno in spagna di juan carlos 10

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....