LA SINISTRA SCATENATA CONTRO IL “MAI MORTO” SILVIO - ANZICHE’ INDIGNARSI DEVONO SOLO RINGRAZIARE: SENZA IL PREGIUDICATO, IL PD NON AVREBBE MOTIVO DI ESISTERE DA VENT’ANNI

Filippo Ceccarelli per "la Repubblica"

Quando si avvicina l'ora della morte, come scritto da storici, poeti, astrologi e naturalisti, la fenice si costruisce un nido di ramicelli aromatici nel quale si consuma con il proprio calore. Tra le varie rivelazioni a sfondo mitologico che Berlusconi ha sparso a piene mani su di sé per un ventennio e passa, questa faccenda dell'autocombustione non dovrebbe rivelarsi poi così complicata disponendo egli, nientemeno, che del "sole in tasca".

Quanto ai rametti profumati, incenso, cardamomo e altre odorose piante comunque reperibili nelle famose coltivazioni di Villa La Certosa, con il senno di poi è da ritenere che il Cavaliere le abbia condivise, in attesa della rigenerazione, dentro un nido abbastanza, ma non troppo affollato: famigliari e vecchi amici d'azienda; poi l'Orco Verdini, la Pitonessa e le Amazzoni, sia pure intermittenti; stabili al suo fianco e strenuamente fedeli dinanzi al rogo Mariarosaria Rossi, Francesca e Dudù. E così l'altroieri l'Araba Fenice di Arcore è risorta dalle proprie ceneri.

Sarà la terza o la quarta volta. Annotino la data i frettolosi biografi spalmando chiara d'uovo o altri più evoluti unguenti sulle ripetute scottature. Berlusconi è sempre lì. E' rientrato in scena in automobile con sei coreografiche guardie del corpo che la circondavano, facendo deviare il traffico intorno al Nazareno.

Poi ha diffuso un video, con la solita saliera d'argento sulla scrivania e le bandiere alle spalle. Molto responsabile, modello Padre della Patria. Se questo è un condannato, veniva da pensare, se questo è un pregiudicato, un colpevole, un parlamentare decaduto, un uomo politico alla fine del suo ciclo, un uomo con un piede già dentro i Servizi sociali, beh, giù il cappello lo stesso.

S'è detto dei biografi e di almeno due generazioni di giornalisti e di politici che costantemente e sistematicamente, dal 1995 al 2000, poi nel 2006, quindi dopo l'ultimo disastroso governo, hanno descritto e scommesso sulla fine di Berlusconi, per poi ricredersi. Ma considerato che la nuova vita del personaggio ha ripreso forza ed energia e dinamismo e centralità proprio sull'ineffabile tema della riforma elettorale, varrà qui la pena di segnalare che nel febbraio del 2011, richiesto di un parere sul destino del Cavaliere, l'esimio professor D'Alimonte, cioè l'odierno consigliere di Matteo Renzi sull'argomento, si espresse al riguardo con la pur cauta, ma lapidaria previsione: "Può succedere che si autoelimini".

Non sempre, purtroppo, la storia è maestra di cronaca. Indro Montanelli aveva ribattezzato Fanfani "Il Rieccolo". Lo stesso Fanfani, fissato come tutti i democristiani della sua generazione al calendario liturgico, sosteneva che dopo la Quaresima c'era la Resurrezione, e non per caso una delle biografie del leader aretino, altrimenti detto per la sua instancabile vigoria "il motorino", la biografia dedicatagli da Renato Filizzola (Editalia, 1988), ha come sottotitolo: "Quaresime e Resurrezioni", al plurale.

Sempre Montanelli, parecchi anni dopo, fece riferimento al fenomeno Berlusconi come
a una patologia. Dalla quale gli italiani si sarebbero liberati, finalmente sani, solo dopo averla sperimentata sulla loro pelle. Anzi, per l'esattezza, dopo essersene vaccinati. L'immagine era come al solito così felice che è impossibile dimenticarsene. Ma nella realtà, oggi, uno è autorizzato a porsi qualche interrogativo supplementare sul vaccino e la sua ormai pressoché acclarata inefficacia.

L'altroieri Capezzone e Gelmini hanno cantato la nascita della Terza Repubblica e la Pacificazione. All'acme del détournement promozionale, l'onorevole Ravetto ha addirittura fatto suo, invertito e distorto ai suoi fini lo slogan creato per Renzi dall'agenzia Proforma sottolineando che all'indomani del patto del Nazareno l'Italia "cambia verso". Ieri Silvione, lallo lallo, ha spiegato che grazie alla nuova legge che stanno intrugliando con Matteuccio, alle prossime elezioni il 51 per cento è per Forza Italia un obiettivo anche ragionevole.

In ogni caso lui resta nel gioco. Forse perché - strano destino - è lui stesso divenuto il gioco, nel senso che ormai anche gli avversari hanno introiettato e perfino incorporato il suo gioco. O almeno. Rispetto a Fanfani, al fulmineo e toscanissimo soprannome montanelliano e a quelle altre immagini di conio pseudo oratoriale, è quasi ovvio che l'incessante alternarsi di false cadute e perenni ripartenze entra d'impeto nell'area del mito; quale è appunto quello dell'Araba Fenice come lo racconta Erodoto, per cui al dunque in Berlusconi la risurrezione coincide con l'immortalità e la volontà di sopravvivenza con la rinascita ciclica.

E qui forse ci sta un pensierino per il povero don Verzé che con la sua medicina predittiva intendeva farlo vivere fino a 120 anni. Va da sé che in tutto questo i soldi, tanti, non guastano. Ma l'esperienza conferma che nell'eterna palingenesi berlusconiana gli avversari giocano un ruolo fondamentale. Al solito si ondeggia fra risate e catastrofe. "Ha le orge contate" diceva Benigni. "Ho troppi impegni - rispondeva lui - per il mio funerale".

 

Silvio berlu silvio berlu occhiali BerlusconiSILVIO BERLUSCONI E DIETRO LA SCRITTA TASSE jpegSILVIO BERLUSCONI NOVEMBRE BERLUSCONI A PIAZZA SAN BABILA ANNUNCIA LA NASCITA DEL POPOLO DELLA LIBERTA SILVIO BERLUSCONI SILVIO BERLUSCONI Silvio BerlusconiANGELINA CRIMI SILVIOBERLUSCONI ALESSANDRA CASALI SILVIO BERLUSCONI DORMIENTE

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...