francesca pascale silvio berlusconi veronica lario

NON È FRANCESCA, È VERONICA! - “LA VERITÀ” INFILZA LA PASCALE PER L’INTERVISTA IN CUI SPARLA DI SALVINI: “SI È TRAVESTITA DA VERONICA LARIO. DUE OUTING IN UN SOLO GIORNO: UN CONCENTRATO DI RIBELLIONE PIÙ CHOC DI UN JEANS STRAPPATO SUL GINOCCHIO” - “ANCHE IL QUOTIDIANO SCELTO PER L’INTERVISTA HA IL VALORE SUBLIMINALE DELLA PROVOCAZIONE. ALLORA FU REPUBBLICA, OGGI È ‘IL FATTO QUOTIDIANO’ DI TRAVAGLIO, VALE A DIRE JOKER PER BATMAN O UNA GERLA D’AGLIO PER UN VAMPIRO”

 

silvio berlusconi e francesca pascale da chi 4

DAJE FRANCY, UN ULTIMO SFORZO CHE MANCA POCO: "NON HO MAI DETTO DI ESSERE ETERO, NÉ GAY, NON SEGUO STEREOTIPI" - INTERVISTA BOMBA DELLA FAGNANI ALLA PASCALE: "I FIGLI DI SILVIO HANNO UN ATTEGGIAMENTO VIGILE, MA NON SI INTROMETTEREBBERO MAI"

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/daje-francy-ultimo-sforzo-che-manca-poco-quot-non-ho-mai-detto-217911.htm

 

LA PASCALE SI TRAVESTE DA VERONICA E SPARLA DI BERLUSCONI CON TRAVAGLIO

Giorgio Gandola per “la Verità”

 

BERLUSCONI PASCALE CON GLI AGNELLINI

Due outing in un solo giorno e nella stessa frase da titolo. Un concentrato di ribellione, più choc di un jeans strappato sul ginocchio. Fa rumore la doppia svolta della donna che da alcuni anni incrocia i passi, l' affetto e i pensieri privati di Silvio Berlusconi: «Odio il sovranismo e i paletti. Né etero né gay, sono libera». Francesca Pascale - che non riusciamo a non immaginare con Dudù pensieroso sullo stesso divano in fiorato Sanderson - si pone a sorpresa dalla parte comoda della Storia, quella progressista. E lo fa in due mosse, le più scontate.

compleanno di dudu come i cani degli zar con francesca pascale

 

Prima rigurgita con eleganza su Matteo Salvini («Per lui non ho particolare simpatia, mi fa paura vedere che l' asse della coalizione si stia spostando verso destra»), poi sventola la bandiera Lgbt con una convinzione da Gay Pride: «Difendo quei diritti anche nel mio interesse: e se domani decidessi di vivere in una famiglia arcobaleno? Nelle amicizie come nell' amore non seguo stereotipi».

carfagna .francesca Pascale

 

Perbacco, qui si prefigurano colpi di scena e si ipotizzano rivoluzioni copernicane di cui nulla possiamo immaginare. Per ora notiamo solo un deficit di visibilità colmato in un amen da parte di una signora che improvvisamente diventa, per chi non sopporta il Cavaliere, la Lady Diana della Brianza. Così indipendente da criticare le alleanze politiche di Forza Italia dal di dentro (o almeno da Villa Maria a Casatenovo), dopo la vittoria in Umbria e il rilancio del centrodestra unito. E così controcorrente da poterlo fare con parole che non sarebbero tollerate neppure se fossero Licia Ronzulli o Niccolò Ghedini a pronunciarle.

silvio berlusconi e francesca pascale da chi 3

 

È la mossa del cavallo, lo scarto improvviso che la accomuna a un' altra signora, insofferente allo stesso modo 10 anni fa: Veronica Lario, abile a cominciare lo sganciamento dal berlusconismo con un' uscita pubblica dall' effetto della criptonite. Anche il quotidiano scelto per l' intervista ha il valore subliminale della provocazione. Allora fu Repubblica, l' avversario editoriale, il collante del centrosinistra prodiano e pro giudici. Oggi è il Fatto Quotidiano diretto da Marco Travaglio, vale a dire Joker per Batman o una gerla d' aglio per un vampiro.

 

silvio berlusconi e francesca pascale da chi 2

Tutto per colpa di una festa di compleanno, allora come oggi. Dieci anni fa, a far partire i fuochi d' artificio di Veronica fu un anniversario con una presenza eccessiva: quella di Berlusconi a Casoria per il diciottesimo di Noemi Letizia, che quando vide entrare nel locale il premier lo chiamò «Papi».

 

silvio berlusconi al matrimonio della sorella di francesca pascale 7L'INTERVISTA DI FRANCESCA PASCALE AL FATTO QUOTIDIANO

Leggendo le cronache del party, la moglie del presidente del Consiglio sbalordì e disse al giornale allora diretto da Ezio Mauro: «Quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore. E tutto in nome del potere.

Figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo e la notorietà». Parole che diedero inizio alla stagione del bunga bunga.

 

FRANCESCA PASCALE SILVIO BERLUSCONI

Qui l' acidità di stomaco che traspare dalle modalità sembrerebbe dipendere da una crisi di coppia, sancita dall' assenza della ex soubrette napoletana ai festeggiamenti per l' ottantatreesimo di Berlusconi il 29 settembre scorso a Villa Gernetto.

 

silvio berlusconi francesca pascale

Un vuoto notato da molti e ribadito due giorni fa da un articolo della Stampa in cui si raccontava di un malessere dei figli del Cavaliere, che avrebbero chiesto al padre di «mettere fine alla relazione con Francesca Pascale perché giudicata ingombrante» e causa di «un continuo stress con le sue scenate di gelosia e l' obbligo di un' eccessiva presenza sui social». Uno scenario turbolento al quale si è aggiunto un altro tassello: il leader ha partecipato da solo al matrimonio della nipote Lucrezia.

 

silvio berlusconi al matrimonio della sorella di francesca pascale

Ma lo stesso Berlusconi ha voluto spazzare via le nubi con un post su Facebook: «Ancora una volta leggo con stupore notizie del tutto inventate o del tutto infondate. Come è naturale i miei figli non si sono mai permessi e mai si permetterebbero alcuna intromissione nella mia vita privata. Il mio rapporto con Francesca Pascale continua da molti anni con immutato, reciproco affetto e senza gelosie».

GARIBOLDI PASCALE BERLUSCONI

 

Se il gossip famigliare si può facilmente incenerire, è più difficile derubricare l' intervista con nette valutazioni politiche. Scendendo in campo apertamente contro Salvini anche sul piano personale («mai avuto ospite a Villa Maria e lo dico con sollievo») e ponendo un quesito che sembra un ultimatum («qual è il progetto di Forza Italia, un partito comune con la Lega?»), Pascale si pone come un elemento di corto circuito. Una Wanda Nara extraparlamentare che imbarazza il partito e conferma come il leader sia tirato per il doppiopetto Caraceni dal mattino alla sera.

 

SILVIO BERLUSCONI FRANCESCA PASCALE FEDERICA PANICUCCI MARCO BACINI

Nel valutare amici e nemici, cherchez la femme. Lei che viene considerata l' antitesi della Ronzulli (ora in auge) apre con decisione a Mara Carfagna. «Apprezzo sempre le donne che hanno il coraggio di lottare per le proprie idee e lei lo sta facendo in nome dei valori con cui è nata Forza Italia», spiega Pascale idealmente alleandosi con la vicepresidente della Camera, molto critica sull' astensione alla mozione di Liliana Segre. Liberali o sovranisti? Il rovello interiore degli azzurri è così evidente che si nota non solo negli uffici di presidenza, ma anche sui divani del soggiorno. A leggere tutto ciò c' è da immaginare che buona parte del Partito democratico, da domani, comincerà a trattare Francesca Pascale come Nilde Jotti. E chiederà alla neonata commissione della bontà di rimuovere i video con il calippo.

silvio berlusconi al matrimonio della sorella di francesca pascalefrancesca pascale silvio berlusconi e la torta disneysilvio berlusconi al matrimonio della sorella di francesca pascaleberlusconi giacomoni pascaleBRAMBILLA PASCALE BERLUSCONI MOVIMENTO ANIMALISTAfrancesca pascale marina berlusconisilvio berlusconi al matrimonio della sorella di francesca pascalesilvio berlusconi al matrimonio della sorella di francesca pascalesilvio berlusconi al matrimonio della sorella di francesca pascalesilvio berlusconi e francesca pascale da chi 1

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?