guido alpa giuseppe conte

ALLA LINK MANCAVA SOLO ALPA (E INFATTI C'È) - IL MAESTRO DEL PREMIER CONTE, CHE FU PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE QUANDO CONTE PRESE LA CATTEDRA A VITA, CURA UNA COLLANA EDITORIALE DELL'ATENEO AL CENTRO DEL RUSSIAGATE, CHE HA PURE PUBBLICATO UN LIBRO DEL DESAPARECIDO PROFESSOR MIFSUD (CON PREFAZIONE DI GIANNI PITTELLA!)

 

guido alpa

 

Paolo Bracalini per “il Giornale

 

Per il New York Times «l’università romana al centro dell’inchiesta su Trump è diventata un vortice di intrighi». L’ateneo in questione è ovviamente la Link Campus University, coinvolta nella misteriosa relazione tra il suo ex docente Joseph Mifsud e lo staff di Trump e nei successivi viaggi degli uomini del presidente Usa a Roma per incontrare gli 007 italiani, vicenda su cui deve rendere conto il premier Giuseppe Conte per fugare il dubbio di «aver usato in modo improprio la rete di intelligence italiana per fare un favore a Trump».

 

E proprio su Conte spunta ora l’ultimo collegamento, o meglio l’ultimo link, che chiude il cerchio dei misteri ancora senza soluzione. Ecco infatti che, come riporta Linkiesta, nell’università degli intrighi (copyright Nyt) fa capolino anche il professor Guido Alpa. Il maestro, in ambito giuridico, dell’avvocato Conte, risulta infatti nel consiglio editoriale di Eurilink, la casa editrice dell’università Link Campus che ha pubblicato tra gli altri anche un libro con la prefazione dell’ineffabile Mifsud insieme al senatore Pd Gianni Pittella. Alpa è anche presidente del comitato scientifico della collana «Studi e dialoghi giuridici — ambito privatistico» della medesima casa editrice. Un semplice dettaglio nel vasto curriculum del professore?

GUIDO ALPA E GIUSEPPE CONTE DIVIDEVANO LO STUDIO

 

Non tanto se si rammenta che, mentre il ruolo della Link Campus nel Russiagate che coinvolge Conte è ancora tutto da chiarire, lo è altrettanto il rapporto professionale tra Alpa e il premier. Alla Camera è infatti depositata una interrogazione parlamentare firmata dalla Lega che chiede conto al presidente del Consiglio proprio di quale fosse la natura della sua collaborazione con il professor Alpa, visto che quest’ultimo è stato uno dei membri della commissione - certamente uno dei più influenti vista la statura accademica di Alpa - che nel 2002 abilitò Conte a professore ordinario all’Università di Caserta.

 

L’interrogazione chiede a Conte se esista una parcella su carta cointestata per una consulenza resa da entrambi al Garante della privacy nel 2001. Una carta del genere, se spuntasse fuori, dimostrerebbe che Alpa e Conte erano di fatto soci, e che quindi il premier fu giudicato in un concorso pubblico da un suo socio professionale, e quindi violerebbe l’articolo 51 del codice di procedura civile che stabilisce l’incompatibilità tra commissario e candidato nei concorsi universitari in caso di collaborazione professionale tra i due. Questa fantomatica parcella cointestata però non è mai stata resa pubblica, né dal Garante né dai due diretti interessati.

 

antonino monteleone guido alpa le iene

Ma Salvini, ormai in guerra con il suo ex premier, non intende mollare l’osso e vuole andare fino in fondo sui rapporti tra Conte e Alpa. Il fatto che quest’ultimo spunti anche nel groviglio della Link Campus non fa che aumentare l’alone di mistero. L’ateneo presieduto dall’ex ministro Enzo Scotti sembra infatti il crocevia del governo Conte 1 e del Conte bis. Da lì, in un modo o nell’altro, sono passati ministri M5s (come la Trenta, Difesa), pezzi importanti dell’apparato pentastellato e anche dell’intelligence non solo italiana.

scotti di maio

 

Un groviglio che ha attirato l’interesse anche del New York Times, che nell’inchiesta pubblicata ieri («Rome University at heart of Trump inquiry becomes a vortex of intrigue») oltre a riportare il ruolo della Link nella «formazione degli alti gradi delle agenzie di intelligence italiane» e di «incubatrice di esponenti del Movimento 5 Stelle, il maggiore partito di governo italiano», racconta di un’altra figura misteriosa. Ovvero il legale del professor Mifsud, Stephan Roh, «l’avvocato svizzero con legami con oligarchi russi, tra i maggiori sostenitori della teoria che Mifsud fosse manovrato dalle agenzie di intelligence occidentali».

 

Roh nel 2016 ha comprato il 5% della società che gestisce la Link. La moglie di questo Roh, Olga, ex modella russa, voleva aprire una scuola di moda in un ateneo romano. Quale ateneo? La Link ovviamente. Spie, oligarchi russi, oscuri mediatori. Un intrigo in piena regola che sembra ruotare attorno alla Link, dove adesso compare anche il nome di Alpa. Un nome che vuol dire molto per Conte.

scotti di maioJOSEPH MIFSUD E GIANNI PITTELLA ALLA FESTA DEI GIOVANI DEMOCRATICI DI ROMA NEL 2017

guido alpa

Ultimi Dagoreport

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA