LA LORENZIN ANNULLA LA VISITA ALL’OSPEDALE DI AVELLINO PER BEGHE INTERNE AL PARTITO: I PIDIELLINI LOCALI AVREBBERO ESCLUSO GLI ALFANIANI

Carlo Tarallo per Dagospia

Una denuncia gravissima rischia di scatenare una bufera sul ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. La consigliera regionale campana del Pdl, Antonia Ruggiero, presidente della Commissione politiche sociali, rivela una conversazione con il ministro successiva all'annullamento di una visita che la Lorenzin avrebbe dovuto effettuare domani presso l'ospedale "Moscati" di Avellino.

La presenza del ministro è saltata: perché? Stando al racconto della Ruggiero, la Lorenzin avrebbe insistito affinchè la consigliera contattasse i "luogotenenti" alfaniani per coinvolgerli nell'iniziativa, seguendo "regole non scritte" che ormai vigerebbero nella compagine governativa del Pdl. Quando Antonia Ruggiero, infuriata, ha fatto capire che avrebbe sputtanato tutto, sono iniziati i (vani) tentativi di farla "ragionare".
Gli sms scambiati tra Ruggiero e Lorenzin sarebbero inequivocabili.

Ruggiero, cosa è successo sabato mattina?
"Il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, mi ha comunicato di aver annullato l'incontro previsto per domani con il direttore generale del Moscati e una delegazione di consiglieri regionali finalizzato ad affrontare la condizione di emergenza nella quale si trova il nosocomio irpino.

Incredibile ma vero, il ministro ha motivato tale cancellazione per ragioni di ordine politico, sostenendo che avrei dovuto seguire ‘regole non scritte', coinvolgendo non meglio precisati ‘parlamentari di riferimento'. Alla luce di questo comportamento, emerge che, secondo il ministro, la salute dei cittadini è subordinata a piccole e meschine beghe di partito."

Chi è il parlamentare di "riferimento" degli alfaniani da contattare obbligatoriamente?
"In un passaggio successivo il ministro ha indicato il deputato Raffaele Calabrò, capogruppo nella commissione sanità della Camera e delegato del presidente Caldoro nella conferenza stato regione per la stessa materia, quale referente a cui rapportarci per la problematica in questione. Lo stesso Calabrò, pochi minuti dopo, evidentemente sollecitato dalla stessa Lorenzin, mi ha contattata per chiedere cosa fosse successo e, al tempo stesso, dichiararsi estraneo a tale vicenda."

Che è successo quando lei ha fatto capire che avrebbe denunciato pubblicamente l'accaduto?
"Poco dopo ho ricevuto una telefonata dal Capogruppo Pdl al consiglio comunale di Napoli, Marco Mansueto, che ancora intermediando per il ministro, mi suggeriva di non proseguire in un'eventuale azione di denuncia di quanto accaduto per non assumere un'eventuale posizione di parte nelle vicende interne al Pdl.

E' evidente - aggiunge Ruggiero - che siamo dinanzi ad un atteggiamento dal quale traspare una sconcertante mancanza di sensibilità di chi dovrebbe, invece, essere il primo tutore di chi è in difficoltà; un atteggiamento di inaccettabile indifferenza innanzitutto per i pazienti del Moscati, costretti a lunghe liste d'attesa e molto spesso a non poter ricevere le cure richieste, e poi per i dipendenti del nosocomio, vessati da turni massacranti e da straordinari dalla durata sempre più indefinita".

"Probabilmente - conclude la consigliera irpina - le divisioni all'interno del Pdl hanno indotto il ministro a privilegiare la ragion politica alle esigenze dei cittadini, mortificando l'azione di chi, espressione del territorio, si adopera per risolvere i problemi che attanagliano una provincia vessata dal piano di rientro della spesa sanitaria".

 

 

LORENZIN E QUAGLIARIELLO MANGIANO IL GELATO FOTO LAPRESSE lorenzin Beatrice Lorenzin Beatrice Lorenzin ANTONIA RUGGIERO ANTONIA RUGGIERO jpegANTONIA RUGGIERO DUE

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