matteo salvini giuseppe conte

''MAESTRA, PEPPINO MI HA BULLIZZATO'' - SALVINI SBOMBALLA LA VIGILIA DI PASQUA A MATTARELLA PER LAMENTARSI DELL'ATTACCO DI CONTE IN DIRETTA TV, E ORA L'OPPOSIZIONE VUOLE IL DIRITTO DI REPLICA IN RAI - IL DIALOGO MAGGIORANZA-OPPOSIZIONE SEMBRA MORTO E SEPOLTO. LA TELEFONATA DI SALVINI AL QUIRINALE È INFARCITA DI TUTTE LE DOGLIANZE PER LA SEQUELA DI INSULTI

Francesco Cramer per ''il Giornale''

giuseppe conte matteo salvini

 

L' ira del centrodestra dopo gli attacchi di Conte all' opposizione a reti unificate non si placa. Salvini chiama Mattarella per lamentarsi con l' arbitro; la Meloni è furibonda e parla di «attacco frontale scorretto e scomposto, senza precedenti nella storia della democrazia italiana: Conte cerca la rissa con noi per sviare dalle troppe cose che non funzionano»; Berlusconi, attraverso Tajani, è un po' più soft e cerca di evitare il fallo di reazione: «Non servono le polemiche ma sono deluso: evidentemente non vogliono lavorare con noi. Prima la fiducia al Cura Italia, poi quelle dichiarazioni del premier. Francamente è difficile andare avanti così...».

giuseppe conte l interprete lis

 

E poi ancora Fi all' opposizione: «Non mi sono venduto a nessuno, ho solo detto che si possono utilizzare alcuni soldi del Mes per la crisi sanitaria, senza condizionalità», precisa Tajani. Intanto viene coinvolta pure la Rai, con i capigruppo in Vigilanza dei partiti d' opposizione Daniela Santanchè (Fdi), Giorgio Mulè (Fi), e Paolo Tiramani (Lega) che hanno chiesto di convocare la Commissione di vigilanza al presidente Barachini «per discutere del caso di un premier che ha trasformato la conferenza stampa in vero e proprio comizio politico». E Barachini non può far altro che acconsentire e pretendere dai vertici di viale Mazzini «che sia garantito quanto prima un proporzionato diritto di replica ai leader dell' opposizione citati nelle dichiarazioni del Premier».

salvini e meloni

 

Di fatto il dialogo maggioranza-opposizione sembra morto e sepolto. La telefonata di Salvini al Quirinale è infarcita di tutte le doglianze per la sequela di insulti che il premier venerdì sera, a rete unificate, ha fatto piovere in testa ai leader dell' opposizione. È lui stesso a comunicarlo via facebook:

 

«A Mattarella ho espresso tutto il mio stupore e la mia indignazione per aver sentito il presidente del Consiglio non offrire risposte, informazioni e soluzioni ma insulti e bugie riferite a me, all' opposizione e a milioni di italiani». Altro che cabina di regia, come auspicato dallo stesso Colle. La condivisione pare una chimera: «Noi vogliamo collaborare, dialogare, risolvere i problemi ma non siamo disposti ad assistere a show televisivi di uno che scarica le proprie incapacità sulle spalle di altri». Il senso della lamentela: «Come si fa ad avere un dialogo con uno che si comporta così?

giuseppe conte furioso in conferenza stampa.

Roba da regime sudamericano...».

 

Il Capitano ha poi ribadito al presidente della Repubblica «l' impegno di tutte le donne e uomini della Lega, sindaci, governatori, parlamentari e amministratori di tutta Italia, a fare di tutto per salvare le vite dei cittadini oggi, e i loro posti di lavoro e risparmi domani». Ma il modello è quello delle Regioni governate dagli uomini del Carroccio come Lombardia e Veneto e non certo il modello di Roma perché, altra stoccata a Conte, «ho espresso al capo dello Stato grande preoccupazione per la situazione economica delle famiglie e delle imprese italiane, che dopo oltre un mese dalla chiusura non hanno ancora ricevuto un euro di aiuto dal governo e dall' Europa».

giuseppe conte furioso in conferenza stampa

 

 Già, l' Europa. I paletti della Lega rimangono ben piazzati a terra: «Ho ripetuto a Mattarella - spiega sempre via facebook - la nostra contrarietà al Mes sotto ogni forma che metteranno a rischio i risparmi dei nostri figli. Piuttosto ho ribadito che per noi la soluzione, avanzata dalla Lega e tanti economisti, è emettere subito almeno 100 miliardi di euro di buoni del tesoro, destinati ai risparmiatori italiani, con condizioni fiscali di vantaggio. Lasciamo nelle mani degli italiani il futuro del nostro Paese. Noi ci siamo, speriamo che il presidente del Consiglio la smetta di insultare, minacciare e mentire e che si metta a lavorare per il Paese». Poi, in serata, Salvini smussa: «Acqua passata... Ma gli italiani vogliono soluzioni, non insulti».

giuseppe conte furioso in conferenza stampaconte salvini

Ultimi Dagoreport

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…