mario nava

METODO BOERI PER LA CONSOB? - LEGA E M5S BOMBARDANO IL PRESIDENTE NAVA: ''IL SUO DISTACCO DI TRE ANNI DALLA COMMISSIONE EUROPEA PREGIUDICA L'INDIPENDENZA DELL'AUTORITÀ''. CHE CARINI, SI PREOCCUPANO DELL'INDIPENDENZA DELL'ISTITUZIONE DELEGITTIMANDO IL PRESIDENTE. MA I SILURI SERVIREBBERO A FARE PRESSIONE PER ALCUNE NOMINE INTERNE SU CUI I 5 STELLE SEMBRA SI SIANO MOSTRATI MOLTO INTERESSATI…

1. L' ASSALTO DI M5S E LEGA A CONSOB "NAVA NON PUÒ FARE IL PRESIDENTE"

mario nava

Paolo Baroni per la Stampa

 

Dopo l' Inps la maggioranza giallo-verde mette nel mirino anche la Consob, l' autorità che controlla le società e la Borsa. Il primo affondo c' era già stato nei mesi passati, quando il Parlamento era stato chiamato ad esprimere il proprio parere sulla nomina a presidente di Mario Nava. In quell' occasione i 5 Stelle alla Camera votarono contro, mentre al Senato disertarono il voto e l' unico che partecipò al voto si astenne. La nomina venne approvata a larga maggioranza e quindi convalidata da Palazzo Chigi, Quirinale e Corte dei conti.

 

Ma le polemiche sull' opportunità di indicare per questo incarico un alto funzionario della Commissione europea, in distacco e poi solo per tre anni a fronte di un mandato di 7, sono continuate. Martedì in Commissione finanze un nuovo, violento affondo. A doppia firma: 5 Stelle e Lega. Approfittando dell' audizione del commissario Giuseppe Maria Berruti, due deputati pentastellati, Raffaele Trano e Raphael Raduzzi, hanno contestato nuovamente le modalità di incarico del presidente della Consob.

raphael raduzzi

 

In particolare, è spiegato in una nota congiunta 5 Stelle-Lega emessa poi a tarda sera, «la nomina di Nava rischia di violare la legge istitutiva del 1974 che prevede l' indipendenza dell' Autorità ed una nomina di durata pari a 7 anni. Nava, al contrario, è distaccato dalla Commissione Europea per un periodo di 3 anni e, in virtù della disciplina europea sulla mobilità esterna, godrebbe di una sostanziale immunità nei confronti dell' ordinamento giudiziario italiano. Tale immunità - concludono i gruppi di maggioranza in Commissione finanze - è chiaramente incompatibile con l' indipendenza e l' autonomia di Consob e della sua attività di vigilanza».

 

Il Pd: è il «metodo Boeri»

MARIO NAVA

Secondo Claudio Mancini, segretario della Commissione Finanze in quota Pd, «si tratta di un altro esempio del metodo già adottato con il presidente dell' Inps, Tito Boeri: attaccare le istituzioni autonome dall' esecutivo, per condizionarne i comportamenti istituzionali». Dal vertice della Consob nessun commento.

 

Non sfugge però che la nomina di questo ex alto funzionario della Commissione Ue da parte del governo Gentiloni dopo il settennato di Giuseppe Vegas, una figura tecnica, senza alcuna appartenenza politica e una indubbia credibilità internazionale, abbia passato il vaglio di ben tre servizi giuridici di peso: quello di Palazzo Chigi, quello del Quirinale e quello della Corte dei Conti, cui spetta la convalida finale. E nessuno, durante l' iter iniziato a fine 2017 e conclusosi a primavera di quest' anno, ha ravvisato alcun tipo di incompatibilità tra il distacco e la nomina di Nava.

 

Non solo, ma proprio questo tanto contestato distacco di tre anni non solo è rinnovabile, ma è stato chiesto direttamente dal governo italiano (e non dall' interessato, come invece viene insinuato) con l' intento di conservare a favore dell' Italia la casella di Direttore generale mercato e servizi una volta completati i sette anni di incarico.

raffaele trano

 

Gelo col governo

Va detto anche che Nava sapeva di essere nel mirino del governo giallo-verde, i cui ministri lo scorso 11 giugno (pur essendo tutti invitati) forse non a caso hanno pensato bene di disertare la sua prima uscita pubblica in occasione del Consob day. In quell' occasione, Nava aveva sostenuto che per garantire la stabilità del mercato e la prosperità economica «la politica deve rispettare l' indipendenza della Consob ed i delicati meccanismi di mercato», chiarendo poi che un conto sono «le istituzioni, che dipendono dal voto dei cittadini» e un altro sono le istituzioni indipendenti, come Bankitalia e Consob, «i cui vertici in Italia sono nominati con decreto del presidente della Repubblica».

 

mario nava

E di fatto immuni rispetto allo spoil system che segue i cambi di governo, a meno che non si voglia rimettere mano alla legge sulle Authority. Ma forse, in questa fase, dietro a questo che comunque è certamente un attacco all' indipendenza della Consob si nasconde un altro obiettivo: la nuova politica anche su questo fronte punta a passare all' incasso, attacca il presidente come semplice forma di pressione, per interferire con le scelte della Commissione, nel tentativo di influenzare alcune nomine interne su cui in particolare i 5 Stelle sembra si siano mostrati molto interessati .

 

 

2. CONSOB:VAZIO,MINACCE A NAVA PERCHÉ NON INDAGHI SU CONTRATTO?

 (ANSA) - "La vicenda della Consob conferma quale sia il modus operandi nei confronti delle voci istituzionali non funzionali alle narrazioni propagandistiche della maggioranza: zittirle o rimuoverle". Lo dichiara Franco Vazio, vice-presidente della Commissione Giustizia della Camera, a proposito delle critiche al presidente della Consob Giuseppe Nava. "I violenti attacchi e le minacce di Lega e 5 Stelle - continua - al presidente della Consob Nava assomigliano molto agli attacchi e alle minacce ai funzionari della Farnesina per il Ceta o al presidente dell'Inps Boeri.

raphael raduzzi

 

Quando qualcuno osa far presente un dato di fatto che contrasta con i refrain demagogici del governo deve andarsene. In altre parole, per Lega e 5 Stelle fare il proprio dovere è una colpa. Nel caso di Nava, è bastata un'interpellanza in cui ricordavamo l'intenzione di Nava di aprire un'inchiesta sulla fuga di notizie relative al Contratto di governo per scatenare una cieca e sconsiderata reazione nel governo. Un atteggiamento che ha un sapore intimidatorio: il governo vuole mettere paura al presidente della Consob per far sì che desista dalla sua intenzione di far luce sugli insoliti guadagni del fondo AH e sulle perdite di Mps a seguito delle anticipazioni sul contenuto del contratto di governo?".

 

"Quel che è certo è che questo sistematico attacco alle istituzioni non allineate tradisce una pericolosa e insopportabile tentazione antidemocratica. Nel momento in cui vengono meno la diversità di vedute e i contrappesi, viene meno la democrazia", conclude.

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO