mario monti

CHI SEMINA LODEN RACCOGLIE TEMPESTA – IL SERMONE DI MARIO MONTI CONTRO LA MANOVRA GIALLOVERDE: “È MALDESTRA, AZZARDATA E IRRESPONSABILE, MA SOLO DAL PUNTO DI VISTA DEL BENE DEL PAESE, COSA CHE NON INTERESSA AI POLITICI” – “DI MAIO E SALVINI DISPREZZANO I MERCATI MA DEVONO AVERLI STUDIATI A FONDO. HANNO FATTO UN IMPECCABILE E RIUSCITISSIMO LEVERAGED BUYOUT, UN’OPERAZIONE CHE PERMETTERÀ LORO DI…”

Mario Monti per il “Corriere della Sera”

 

Mario Monti

Sbagliano i critici della manovra. Essa non è né maldestra né azzardata. Chi critica la manovra lo fa perché la valuta sulla base dell' interesse generale del Paese. Ma così è come fare gol a porta vuota. Allora proviamo a ragionare. È vero, la manovra è maldestra.

 

Sceglie con orgoglio una strategia pluriennale di significativo disavanzo pubblico, sfidando gli articoli 81 e 97 della Costituzione e le regole convenute con l' Unione Europea. Presenta un' Italia refrattaria al buon senso. Il nostro Paese spicca infatti per alto disavanzo e debito pubblico e per bassa crescita, dovuta anche ad uno Stato-provvidenza e frenatore del mercato.

il presidente dell eurogruppo juncker a destra in una rara foto con mario draghi e mario monti aspx

 

Ora che il «governo del cambiamento» ha preso in mano il Paese, punta a farlo crescere di più mediante disavanzo e debito ancora maggiori e l' inversione del percorso avviato dagli ultimi quattro governi per rimuovere alcuni ostacoli alla crescita. Inoltre, la manovra è effettivamente azzardata. Pur con ipotesi prudenziali, Federico Fubini nel Corriere di ieri ha quantificato quell' azzardo in un probabile accumulo di oltre 100 miliardi di euro aggiuntivi di debito pubblico nei prossimi tre anni, con una preoccupante conseguenza.

DI MAIO SALVINI

 

«Per la prima volta a ogni lavoratore in Italia corrisponderà una quota di debito dello Stato superiore ai centomila euro, come se a ciascun occupato nel Paese facesse capo un mutuo-casa da pagare ogni mese, senza però che questi abbia la casa».

 

La prospettiva potrebbe aggravarsi ulteriormente se i mercati finanziari reagissero con nervosismo alla manovra italiana (venerdì lo spread Btp-Bund aveva toccato i 282 punti, contro i 102 della Spagna e i 33 della Francia), alle prossime valutazioni delle agenzie di rating e alle posizioni che assumeranno la Commissione e l' Eurogruppo.

 

SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA

Questi, se vorranno mantenere un minimo di credibilità, dovranno prendere in considerazione una procedura di infrazione per disavanzo eccessivo nei confronti dell' Italia. Ciò sottoporrebbe le scelte del governo a vincoli più stretti. Un governo nazionalista e sovranista finirebbe così per provocare una riduzione della sovranità effettiva della Nazione.

 

Con le ampie emissioni di titoli di Stato che questa manovra comporterà, il loro assorbimento da parte del mercato è destinato ad assottigliarsi e a richiedere tassi di interesse crescenti, quando si ridurranno gli acquisti da parte della Bce al venir meno del quantitative easing. Gli Stati bisognosi di un temporaneo sostegno non verranno lasciati soli dalla Ue.

Mario Monti

 

Potranno richiedere alla Bce l' attivazione di uno strumento di finanziamento creato nel 2012 e che nessuno Stato ha finora richiesto, l' Omt (Outright monetary transactions). Attenzione, però : per potersene avvalere, lo Stato deve essere in regola con le norme e gli impegni europei. Con questa manovra, l' Italia ha scelto di non rispettarli. Non so se ne fossero consapevoli, ma i ministri usciti euforici l' altra sera sul balcone di Palazzo Chigi avevano appena tagliato le funi dell' unica rete di sicurezza disponibile per l' Italia in caso di bisogno.

 

conte di maio salvini

Possiamo allora concludere che questa manovra è effettivamente maldestra e azzardata. Diciamolo pure, è irresponsabile. Però questo è vero solo dal punto di vista del bene del Paese, dell' interesse generale, della Nazione, del popolo e della sovranità, che verranno tutti danneggiati. Ma smettiamola di essere così ingenui ! Non è questo che in generale interessa ai politici, in Italia e altrove, in questi anni. Il loro vero obiettivo è ottenere il consenso per essere eletti e, una volta che sono al governo, il consenso per essere rieletti.

SALVINI DI MAIO

 

Da questo punto di vista, va dato atto al governo verde-giallo (che, come nei semafori, tende al rosso per quanto riguarda i bilanci) di avere concepito una strategia impeccabile, da manuale. Così è, se la si valuta in base al vero obiettivo del consenso.

 

Di Maio e Salvini disprezzano (in parte, giustamente) i mercati finanziari. Ma devono averli studiati a fondo. Quel che hanno fatto, con le tre «carte» programmi elettorali-contratto di governo-manovra, è un impeccabile e riuscitissimo Lbo (leveraged buyout). Come è noto, un Lbo è un' operazione di finanza strutturata utilizzata per l' acquisizione di una società mediante lo sfruttamento della capacità di indebitamento della società stessa.

 

VALENTINA VEZZALI E MARIO MONTI

Nel caso dei nostri due, la società è lo Stato italiano. Il controllo dello Stato (assicurato dalla maggioranza parlamentare e dal governo) è stato acquisito mediante l' emissione di ingenti promesse di pagamenti vari ai cittadini-elettori (reddito di cittadinanza, flat tax, condono, abolizione della legge Fornero, ecc.), beninteso alla condizione che si presentassero numerosi il giorno dell' assemblea sociale (le elezioni) e votassero in modo tale da far sì che gli autori delle promesse acquisissero il controllo della società (lo Stato) e assolvessero poi al debito da loro assunto con le promesse attingendo alla cassa della società e alla sua capacità di indebitarsi ulteriormente.

 

GIOVANNI TRIA

Certo, siccome coloro che avevano accettato le promesse-contro-voto facevano parte di due grandi gruppi, quello giallo e quello verde, occorrevano appropriati accordi (il contratto di governo) per assicurare un equilibrio nell' assolvimento delle promesse fatte agli uni e agli altri. Dato che le disposizioni del contratto di governo hanno natura di patti parasociali, nessuna sorpresa che a garantirne l' osservanza, come spesso avviene per i presidenti dei patti di sindacato, sia stato chiamato come presidente del Consiglio uno stimato docente di Diritto.

DI MAIO SAN GENNARO BY VUKIC

 

Durante la campagna elettorale avevo osservato che, siccome ogni promessa è debito e le promesse dei partiti erano di una generosità senza precedenti, noi cittadini alla fine saremmo stati gravati da pesanti debiti, per disobbligare i partiti verso gli elettori. Non avrei però immaginato che il gioco delle tre carte sarebbe stato praticato su scala così vasta e con una tale perfezione.

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…