conte bonaccini fontana

NON DITE A MATTARELLA CHE NONOSTANTE I SUOI INVITI ALLA COLLABORAZIONE, LE REGIONI VANNO ALLO SCONTRO CON IL GOVERNO – LA DURISSIMA LETTERA A CONTE: "VOGLIAMO MISURE UGUALI IN TUTTA ITALIA, I NOSTRI SCIENZIATI NEL COMITATO SCIENTIFICO E NIENTE TASSE A CHI DEVE CHIUDERE" – FONTANA (CON SALA) E TOTI SULLE BARRICATE. SALVINI CAVALCA LA PROTESTA: “IL GOVERNO CI ASCOLTI, INVECE DI PRENDERE IN GIRO SINDACI E GOVERNATORI”

Francesco Grignetti per “la Stampa”

 

GIUSEPPE CONTE SI DISINFETTA LE MANI

Il governo decide quali sono le regioni finite nella zona rossa; e le Regioni non ci stanno perché vogliono capire meglio come si prendono certe decisioni e pretendono come minimo che anche i loro tecnici siedano al tavolo degli scienziati. I

 

l governo stabilisce poi che dalle 22 ci sarà un coprifuoco nazionale, ma per il resto toccherà agli enti locali decidere chi e come chiudere in più; e le Regioni di nuovo non ci stanno, chiedendo «misure che siano omogenee in tutto il territorio nazionale».

bonaccini

 

A sera, dopo l' ennesima giornata di discussioni accese, anche tra governatori, il muro contro muro prende la forma di una lettera delle Regioni al governo. La firma Stefano Bonaccini, il presidente dell' Emilia-Romagna, nella veste di presidente della Conferenza delle Regioni. Bonaccini è positivo al Covid, in isolamento, e ha più di qualche problema con la respirazione, ma si dimostra combattivo.

 

sergio mattarella in visita al cimitero di castegnato 3

La lettera segna un nuovo strappo, nonostante tante promesse di collaborazione e la discreta regia del Quirinale. I governatori hanno infatti una serie di istanze da portare avanti, il cui costo fa drizzare i capelli al ministro dell' Economia. Nell' ordine: fissare per legge l' ammontare delle risorse, ma anche le modalità e i tempi di erogazione, destinati al ristoro delle attività economiche che hanno subito limitazioni o chiusure; sospensione delle tasse per il 2020 e il 2021 per le stesse attività; norme e soldi per l' estensione dei congedi parentali per tutti i lavoratori dipendenti, pubblici o privati, alle prese con i figli a casa; infine un contributo di pari peso per i lavoratori autonomi. I governatori sanno di chiedere molto.

MATTARELLA BONACCINI

 

Ma sottolineano: «È assolutamente indispensabile dare certezze al fine di scongiurare un effetto depressivo e conseguenti problemi sociali, assicurando la contemporaneità delle misure di contenimento dell' epidemia con quelle di sostegno alle categorie economiche e sociali colpite».

 

sala fontana

Si torna anche sulla scuola, perché si valuti la didattica a distanza per elementari e medie.

Ci sono poi richieste minori, quali la necessità di lasciare aperte le cartolerie, i negozi per l' igiene della persona e della casa, gli articoli per animali.

 

La valanga di richieste lanciata sul tavolo del premier permette al centrodestra di gridare allo scandalo di un governo che continua a decidere da solo. E puntuale si alza la voce di Matteo Salvini: «Il governo ci ascolti, invece di prendere in giro sindaci e governatori».

 

sergio mattarella in visita al cimitero di castegnato 4

Ma alzare la voce con palazzo Chigi fa ritrovare ai governatori anche una linea comune, perché per tutto il giorno è andata in scena una rottura trasversale tra gli amministratori del Nord-Ovest, vedi Fontana e Cirio, ma anche il sindaco Sala, che devono dichiarare il lockdown e avrebbero voluto che fosse il governo a prendersi questo onere, e tutti gli altri, dove non si è arrivati a questo punto, e sono interessati al percorso delle decisioni future. Che ovviamente li preoccupano.

 

Per questo la lettera dei governatori si apre con un grido di dolore: «Le disposizioni comprimono ed esautorano il ruolo di Regioni e Province autonome». Per dirla con Toti, la situazione in Liguria «non è un mare in tempesta. Per l' inserimento nelle fasce di rischio della Regione, il confronto sarà vivace e lungo».

salvini fontanasergio mattarella in visita al cimitero di castegnato 7

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)