OGNI GIORNO, UNA PENA PER SARKOZY – LA CORTE DI CASSAZIONE DI PARIGI HA CONFERMATO LA CONDANNA ALL’EX PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA FRANCESE PER IL CASO BYGMALION, LA SOCIETÀ CON CUI I SUOI COLLABORATORI AVEVANO MESSO IN PIEDI UN SISTEMA DI DOPPIA (E FALSA) FATTURAZIONE PER I RIMBORSI ELETTORALI – SI TRATTA DI UN’ALTRA CONDANNA RISPETTO AL CASO DEI FINANZIAMENTI DI GHEDDAFI, PER CUI HA TRASCORSO 20 GIORNI IN PRIGIONE (ORA È AI DOMICILIARI)
Estratto da www.lastampa.it
La Corte di Cassazione francese ha respinto il ricorso dell'ex presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy nel caso Bygmalion. L'ex capo dello Stato e' quindi condannato in via definitiva e il caso Bygmalion diventa la seconda condanna penale definitiva per Sarkozy dopo il caso delle intercettazioni telefoniche. La Cassazione ha confermato la sentenza d'Appello e ha accertando «un finanziamento illecito della campagna elettorale» del 2012.
«Il candidato ha autorizzato personalmente il suo staff a sostenere spese di campagna per suo conto, pur sapendo che tali spese avrebbero portato al superamento del limite di spesa legale», si legge nella sentenza.
[…] L'ex capo dello Stato non è stato accusato di questo sistema di false fatturazioni, ma di essere il beneficiario, in quanto candidato, di finanziamenti politici illeciti. La nuova condanna definitiva potrebbe complicare ulteriormente le prospettive legali di Sarkozy, che si sta preparando per il processo d'appello nel caso libico, in programma dal 16 marzo al 3 giugno.
Per l'ex presidente francese si tratta della seconda condanna penale definitiva dopo quella nel caso Bismuth, quello delle intercettazioni telefoniche in cui era imputato, fra l'altro, di corruzione di un giudice.
[…] Passata in secondo piano con l'arresto di Sarkozy per la condanna nel caso dei fondi libici, con il processo in appello che lo attende in primavera, l'ex presidente si è visto respingere oggi l'ultimo ricorso possibile nel caso Bygmalion.
Bygmalion era il nome della società creata da stretti collaboratori di Sarkozy attraverso la quale passava il sistema delle doppie fatturazioni. In questa vicenda, Sarkozy è stato condannato il 14 febbraio 2024 dalla corte d'appello di Parigi a un anno di carcere di cui 6 mesi senza condizionale per il finanziamento della sua campagna presidenziale 2012.
Le indagini rivelarono che, per nascondere l'esplosione dei costi della campagna elettorale, circa 43 milioni di euro contro i 22,5 autorizzati, fu messo in piedi un sistema di doppia fatturazione che faceva imputare le spese di gran parte dei comizi elettorali all'UMP, partito antenato dei Républicains, grazie ad accordi e convenzioni fittizie. Contrariamente ai coimputati, Sarkozy non era condannato per il sistema di false fatture ma per essere stato il beneficiario […].
Nei due precedenti gradi del processo, l'ex presidente ha contestato le accuse definendole favole e menzogne. La pena in appello, per la quale il tribunale aveva ordinato la commutazione dei sei mesi senza condizionale in uno stato di libertà vigilata con obbligo di braccialetto elettronico, era lievemente inferiore a quella di un anno di carcere senza condizionale pronunciata in prima istanza nel 2021.
Nel dicembre 2024, la Cassazione aveva già reso definitiva la condanna di Sarkozy a un anno di carcere senza condizionale ma con braccialetto elettronico nella vicenda delle intercettazioni. L'ex presidente, che ha 70 anni, ha portato il braccialetto tra febbraio e maggio di quest'anno, poi ha ottenuto la libertà condizionata avendo scontato metà della pena.





