ORBAN, IL SOLITO FIGLIO DI PUTIN – IL PREMIER UNGHERESE VA ALL’ATTACCO DELL’UE PER L’USO DEI BENI CONGELATI RUSSI: “LA CONFISCA DEGLI ASSET È UNA DICHIARAZIONE DI GUERRA” – LA BANCA CENTRALE RUSSA CHIEDE AL FONDO BELGA EUROCLEAR UN RISARCIMENTO DA 200 MILIARDI DI EURO PER IL CONGELAMENTO DEI CAPITALI RUSSI DECISO DALL’UE – L’ALTO RAPPRESENTANTE PER LA POLITICA ESTERA DELL’UE, KAJA KALLAS: “LE ALTRE OPZIONI NON FUNZIONANO, NON C’È ALTERNATIVA”
KALLAS, 'NESSUNA ALTERNATIVA ALLA PROPOSTA SULL'USO DEGLI ASSET RUSSI'
(ANSA) - "Le altre opzioni non funzionano, già due anni fa ho proposto gli Eurobond per sostenere l'Ucraina ma non c'è l'unanimità". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al Consiglio Esteri.
"La proposta sui prestiti può essere approvata a maggioranza qualificata, non pesa sui nostri contribuenti e lancia un messaggio, se si causano tutti questi danni a un altro Paese, si deve pagare per i risarcimenti", ha aggiunto commentando la lettera inviata alla Commissione da 4 Paesi, tra cui l'Italia, sulle necessità di continuare a esplorare soluzioni alternative. Kallas ha sottolineato che ci sono "diverse pressioni"
KALLAS, 'SE PUTIN OTTIENE IL DONBASS CADE LA FORTEZZA'
(ANSA) - "Dobbiamo capire che il Donbass non è l'obiettivo finale di Putin. Se conquista il Donbass, la fortezza cadrà e allora procederanno sicuramente alla conquista dell'intera Ucraina.
E, come sapete, se l'Ucraina cade, anche altre regioni saranno in pericolo. Lo sappiamo dalla storia e dovremmo imparare dalla storia". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al Consiglio Esteri.
"Se l'ingresso nella Nato è fuori discussione, allora dobbiamo vedere quali sono le garanzie di sicurezza concrete. Non possono essere documenti o promesse. Devono essere truppe reali, capacità reali, in modo che l'Ucraina sia in grado di difendersi".
ORBAN RIBADISCE, 'LA CONFISCA DI ASSET RUSSI È DICHIARAZIONE DI GUERRA'
(ANSA) - "La posta in gioco è semplice: guerra o pace. Non siamo mai stati così vicini alla fine della guerra tra Russia e Ucraina. L'Europa si trova di fronte a un'enorme opportunità, perché la guerra che noi europei non riusciamo a concludere da quattro anni potrebbe presto essere conclusa dagli americani. Non possiamo fare altro che sostenerli".
Lo scrive il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, su Facebook in vista del vertice Ue a Bruxelles in programma giovedì. "Ma i segnali non indicano questo - avverte il premier - l'Europa vorrebbe continuare, anzi ampliare la guerra. Vuole continuare sul fronte russo-ucraino ed estenderla sul piano economico, con la confisca dei beni russi congelati. Questo passo equivale a una dichiarazione di guerra aperta, che la Russia non mancherà di vendicare.
"Non abbiamo motivo di cambiare la posizione ungherese. Non c'è soluzione alla guerra sul fronte. E se non c'è soluzione sul fronte, allora bisogna fare quello che fa il presidente Trump: negoziare" spiega ancora Orbán, specificando che "l'Ungheria non sostiene quindi la confisca dei beni russi congelati, non invia né denaro né armi all'Ucraina e non partecipa a prestiti dell'Unione Europea che servono agli scopi della guerra". "Allacciate le cinture - conclude - sarà una settimana movimentata!".
BANCA CENTRALE RUSSA, 'EUROCLEAR RISARCISCA 200 MILIARDI DI EURO'
(ANSA) - Nella causa presentata presso il Tribunale arbitrale di Mosca, la Banca centrale russa ha chiesto al fondo belga Euroclear un risarcimento di circa 200 miliardi di euro per il congelamento dei capitali russi deciso dalla Ue.
volodymyr zelensky giorgia meloni foto lapresse
Lo ha reso noto lo stesso tribunale, citato dall'agenzia Ria Novosti. La Banca centrale chiede che Euroclear versi una somma di poco superiore ai 18.000 miliardi di rubli (pari appunto a circa 200 miliardi di euro) a titolo di risarcimento danni.
Il Tribunale non ha ancora deciso se avviare le procedure relative alla causa, ha precisato il suo servizio stampa. Venerdì scorso il regolatore russo aveva annunciato che stava avviando una causa contro il fondo con sede in Belgio, affermando che "le azioni illegali di Euroclear hanno causato danni alla Banca di Russia a causa della impossibilità di gestire i suoi capitali liquidi e i titoli". L'ammontare del risarcimento richiesto non era stato precisato e solo ora il Tribunale lo ha reso noto. La testata Rbk precisa che la cifra calcolata dalla Banca centrale comprende l'ammontare dei fondi e dei titoli e i mancati profitti.
LA MICCIA ACCESA DAL PREMIER UNGHERESE CONTRARIO ALLA LINEA DI BRUXELLES
Estratto da "la Stampa"
[...] Alla linea di Orban si è accodato anche il premier slovacco Robert Fico, che oggi ha confermato l'opposizione di Bratislava a ogni schema che implichi l'uso degli asset congelati per sostenere militarmente l'Ucraina.
Secondo Fico, una simile scelta violerebbe il diritto internazionale e rischierebbe di prolungare il conflitto invece di favorire una soluzione negoziale.
Il confronto mette in evidenza una spaccatura politica ormai strutturale: da un lato i Paesi dell'Est e del Nord Europa che spingono per trasformare i fondi russi in uno strumento stabile di sostegno a Kiev; dall'altro Ungheria e Slovacchia, che contestano la legittimità giuridica e politica dell'operazione.
In gioco non c'è solo il futuro degli asset congelati, ma la capacità dell'Unione europea di mantenere una linea comune sulla guerra in Ucraina in una fase segnata dal possibile disimpegno americano e da crescenti tensioni interne.
giorgia meloni kaja kallas foto lapresse





