IL PD TORNA A SPACCARSI SU ISRAELE – IL DISEGNO DI LEGGE DI GRAZIANO DELRIO PER CONTRASTARE L’ANTISEMITISMO NELLE SCUOLE MANDA IN TILT IL PARTITO – SCHLEIN E BOCCIA, CONDIZIONATI DAGLI ATTACCHI DEI SINISTRELLI PRO-PAL E DEL VERDE BONELLI, LO INVITANO A RITIRARE IL TESTO: “LA PROPOSTA È SOLO A TITOLO PERSONALE” - LE PRESSIONI SU DELRIO NON HANNO AVUTO EFFETTO. SU ALTRI SENATORI, PERÒ, HANNO FUNZIONATO. COSÌ TRE DEI FIRMATARI DI QUEL DDL HANNO RITIRATO LA LORO ADESIONE. COME PER INCANTO SONO SCOMPARSE DAL TESTO LE FIRME DI ANDREA MARTELLA, ANTONIO NICITA E VALERIA VALENTE - LE CRITICHE DI PROVENZANO A FASSINO CHE ALLA KNESSET AVEVA DEFINITO "UNA DEMOCRAZIA" ISRAELE...
Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera” - Estratti
Diventa un caso nel Pd il disegno di legge di Graziano Delrio per contrastare l’antisemitismo nelle scuole, nelle università e sul web. È un testo firmato anche da altri senatori pd come, per esempio, Simona Malpezzi, Alessandro Alfieri, Alfredo Bazoli, Pier Ferdinando Casini, Filippo Sensi, Walter Verini e Sandra Zampa.
Delrio non avrebbe mai immaginato che i vertici del suo partito avrebbero fatto pressioni per indurlo a ritirare quel ddl. Cosa che, ovviamente, lui non farà. Però sia Elly Schlein che Francesco Boccia hanno cercato di far desistere l’esponente dei riformisti pd.
ELLY SCHLEIN E FRANCESCO BOCCIA
Il presidente dei senatori dem è addirittura intervenuto in serata con tanto di nota ufficiale per precisare che quel disegno di legge «non è del gruppo», ma è «stato presentato a titolo personale da Delrio».
Le pressioni di Schlein e Boccia su Delrio non hanno avuto effetto. Su altri senatori, però, hanno funzionato. Così tre dei firmatari di quel ddl hanno ritirato la loro adesione. Come per incanto scompaiono dal testo le firme di Andrea Martella, Antonio Nicita e Valeria Valente.
Ma cosa ha spinto i vertici del Pd a cercare di far ritirare un ddl su un tema così delicato, quando è noto, come sottolinea Malpezzi, che «nel 2024 gli atti di antisemitismo sono aumentati del 400 per cento»? O quando, per paura, il 75 per cento dei cittadini italiani ebrei evita di indossare simboli religiosi in pubblico?
giuseppe conte graziano delrio
A scatenare la reazione della segretaria e dei suoi fedelissimi, sono stati i commenti di una certa sinistra sui social, e, soprattutto, l’attacco del Manifesto al disegno di legge di Delrio. In un articolo pubblicato ieri dal «quotidiano comunista», l’ex senatore dem Roberto Della Seta, che con Schlein ha un ottimo rapporto, stigmatizzava quella proposta e concludeva così: «Sarebbe bene che il ddl Delrio torni il più rapidamente possibile nel cassetto».
La segretaria ha così deciso di agire. Anche perché nel frattempo arrivavano pure le critiche degli alleati, come Angelo Bonelli: «È un ddl sconcertante, spero sia ritirato»
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D’altra parte, ormai il clima nel Pd è questo. Come testimoniano le parole di due giorni fa di Beppe Provenzano nei confronti di Piero Fassino, «reo» di aver detto, in un collegamento dalla Knesset, che Israele è una democrazia.
Pronta la replica del responsabile Esteri dem: "Quella non era una missione del Pd..."

