"SCEMEGGIATE" NAPULITANE! IL VOTO IN CAMPANIA E’ DIVENTATO UN TEATRINO: DA TAJANI, COSTRETTO A SALTARE (STILE CANGURO) PER STARE DIETRO A GIORGIA MELONI CHE DANZA SUL CORO “CHI NON SALTA, COMUNISTA È”, AL COMIZIO IN BARCA DI ROBERTO FICO FINO AI BALLI DELLA MOGLIE DI CIRIELLI IN TRATTORIA – SCHLEIN SCENDE A PATTI CON DE LUCA, RIMANGIANDOSI LA SUA CROCIATA ANTI-CACICCHI – BANDECCHI CANDIDA MARIA ROSARIA BOCCIA, SANGIULIANO SI AGGIRA CON UN CAPPELLINO ROSSO SU CUI C’È SCRITTO “MAKE NAPLES GREAT AGAIN” E S'IMBATTE AL RISTORANTE IN ANGELA MERKEL. E POI C’E’ CLEMENTE MASTELLA: “GUAGLIÒ, PORTO CENTOMILA VOTI PURE STAVOLTA…”
Fabrizio Roncone per il Corriere della Sera - Estratti
maria rosaria campitiello edmondo cirielli 2199921
A quattro giorni dal voto per le Regionali, ingranaggi invisibili liberano ricordi e penose sensazioni per una campagna elettorale piena, finora piuttosto piena di teatrini e sceneggiate, di triccheballacche e tragiche tammurriate,
con comizi tenuti a bordo di modesti gozzetti per grillini chic (niente a che vedere con i magnifici velieri comunisti di capitan D’Alema) e con l’aspirante first lady della Campania che canta e balla scatenata sul tavolo di una trattoria (ci arriviamo tra un po’, episodio strepitoso). Gli innocenti, pochi.
(...)
E invece sì. Proviamo a rimettere tutto insieme?
roberto fico sul suo gozzo 1 2200189
Guardate, partiamo da una scena che è un po’ sfuggita. E che però è sublime. Siamo proprio agli inizi.
Quando il centrodestra, dopo aver tenuto nel frullatore i nomi di quindici possibili candidati (dentro c’erano politici, prefetti, industriali, rettori e persino Aurelione De Laurentiis, il presidente del Napoli), decide di andare sul nome di Edmondo Cirielli, che — con la nota modestia — aveva detto: «Sono io l’uomo vincente!».
A quel punto, si sente Fulvio Martusciello, europarlamentare e coordinatore regionale di FI, che soffia: «Cirielli, prima di tutto, deve chiederci scusa». Pretende il bacio della pantofola, vuole Cirielli in ginocchio sui ceci. Ma cosa deve farsi perdonare, il generale?
Frasi tremende, datate 2019.
antonio tajani saltella al comizio di napoli 2200299
Messaggi (privati) pubblicati nel libro di Giacomo Salvini «Fratelli di chat» («Sull’infame che fornì il materiale all’autore», mai scoperto, pende ancora la taglia del sottosegretario Fazzolari). Vabbè: ma che scrisse, Cirielli? «Bisogna attaccare FI e Berlusconi con i suoi tg. Basta appecoronarsi a questi banditi ladri». Banditi.
E ladri. Brutto. Nelle stesse chat, i Fratelli scrivevano pure che «Salvini è un bimbominkia, un cialtrone ridicolo e incapace»: ma Salvini, che in fondo è un buono, ha sempre pensato scherzassero, Martusciello — invece — no. Se l’è legata. E così adesso è Cirielli che s’appecorona, pentito.
Martusciello è raggiante. E dà la linea: «Bene. Come primo atto, allora, renderemo obbligatorio il crocefisso in tutte le scuole della regione!». Nessuno osa chiedergli il nesso.
Dall’altra parte, nel centrosinistra, tutti teniamo intanto d’occhio Vincenzo De Luca.
Che detesta Roberto Fico, il candidato erede alla sua poltrona. Prima lo ignora, poi lo riceve nel suo ufficio a Palazzo Santa Lucia. E gli rinfresca certi accordi. In caso di vittoria, vuole poter indicare il presidente del consiglio regionale e l’assessore alla Sanità.
giorgia meloni comizio a napoli per cirielli 2199854
Quando Fico esce, De Luca scuote la testa disgustato: «Mai… vista… una campagna… elettorale… più triste… più sfigata». Pochi giorni dopo, le agenzie battono una notizia: «Schlein: fieri dei dieci anni di De Luca». Pensiamo: la solita fake news. Stasera dove andiamo a mangiarci una bella «genovese»?
Invece la notizia è vera. Elly ha detto proprio così. Cioè: ha, di botto, cambiato idea sul capo di tutti i cacicchi del Pd, che lei aveva promesso di buttare fuori dal partito.
Seguono foto opportunity, sguardi beffardi, sorrisi fasulli, mentre raccontano che Stefano
Bandecchi, sindaco di Terni con cento chili di muscoli (dichiarati) utili per le risse in consiglio comunale, ma inseguito dalla Guardia di Finanza per faccende fiscali, e qui candidato presidente per Alternativa popolare, s’è messo a preparare una margherita in una pizzeria del centro di Napoli e tra un po’ volerà a Ischia in elicottero (tipo il capitano Kurtz in Apocalypse Now ). Bandecchi ha candidato anche Maria Rosaria Boccia, la biondona di Pompei che fece scapocciare Gennaro Sangiuliano. Ecco, appunto: qualcuno ha visto Jenny?
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Il capolista di FdI si aggira con un cappellino rosso su cui c’è scritto «Make Naples great again» (trovata geniale, va detto) e finisce in una tavolata all’Europeo da Mattozzi. Si volta. E chi vede? Angela Merkel. I due iniziano a parlare (Jenny è amico di tutti) e intanto tutt’intorno cominciano a cantare: «’Ncoppa, jammo jààà! Funiculì funicolààà!».
Stai scherzando? No, giuro, è tutto vero. Pure la storia della moglie di Cirielli. Cioè? E niente: abbiamo proprio un filmato (sta su Dagospia). Maria Rosaria Campitiello è lì nella famosa trattoria Nennella e su un tavolo, con un bambino in braccio, s’è scatenata insieme a un cameriere. E il marito? Ride. Ma no? Ma sì.
Ride compiaciuto. Anche perché lei, nel frattempo, è pure diventata «Capo del dipartimento emergenze sanitarie».
Per capirci: se scoppiasse una nuova pandemia, saremmo nelle sue mani. Solo che lei è un medico specialista in ginecologia e ostetricia.
Si vedono situazioni, si scoprono cose. Per dire: Antonio Tajani è molto seccato perché Rita De Crescenzo, la fantasmagorica tik-toker del Pallonetto di Napoli (quella che lo scorso inverno fece invadere Roccaraso da migliaia di napoletani senza sci, ma con teglie di pasta al forno grandi come slitte), s’è messa a tirare la volata a Pasquale Di Fenza, candidato per FI, già cacciato da Azione. Lei va a Belve , dalla Fagnani, e annuncia: «Porterò a votare tutti con i pullman».
Anche no, grazie, dice Tajani.
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Che vorrebbe un po’ di sobrietà. Solo che sul palco del Palapartenope — tra una proposta di condono edilizio e la promessa di 100 euro d’aumento a chiunque abbia la pensione minima — è però costretto a saltare (stile canguro Macropus) per stare dietro a una scatenata Giorgia Meloni, subito pronta a danzare sul coro partito dalla platea: «Chi non salta/ comunista è».
Non alludevano di sicuro a Fico. Accusato di avere prima un lussuoso gozzetto, poi un cabinato di 10 metri, «Ci dormono addirittura in 4!», già ormeggiato (sembra) nel porto militare di Nisida, per antico privilegio da ex presidente della Camera (e a bordo del natante Fico terrà addirittura un’arringa).
Clemente Mastella, come chiudiamo? La linea va e viene. Sta marciando su Napoli al comando delle leggendarie truppe mastellate («Guagliò, porto centomila voti pure stavolta»).
antonio martusciello foto di bacco
roberto fico candidato in campania - il post del pd
GENNARO SANGIULIANO E L'AUTOELOGIO SULLA CAMPANIA