alexander de croo ed eveline dellai

COM'È POSSIBILE CHE LA PORNOSTAR ITALIANA EVELINE DELLAI SIA FINITA IN UN LIBRO SUGLI INTRIGHI POLITICI DEL BELGIO? - IL 46ENNE PRIMO MINISTRO ALEXANDER DE CROO, SPOSATO E CON DUE FIGLI, CI PROVAVA SPUDORATAMENTE SU WHATSAPP CON L'ATTRICE HARD NATA A TRENTO NEL 1993 - NELLA STORIA SONO FINITI DUE ANNI DI CRISI POLITICA A BRUXELLES, UN PORNOGRAFO ORA IN CARCERE E UN GIORNALISTA D'INCHIESTA DI "NEWSWEEK" - MA PERCHÉ NON C'È QUESTA NOTIZIA SUI MASS MEDIA D'EUROPA? EVELINE RACCONTA I DETTAGLI DELLO SCANDALO...

Niccolò Fantini per www.mowmag.com

 

alexander de croo ed eveline dellai 4

Il libro “I becchini del Belgio" (in olandese: De Doodgravers van België, in francese: Les Fossoyeurs de la Belgique) è stato pubblicato il 1 luglio 2021 dal giornalista di Newsweek, Wouter Verschelden.

 

Il volume ripercorre i 662 giorni di crisi politica del paese franco-fiammingo, che hanno portato alla nascita dell'attuale coalizione di governo, denominata “Vivaldi”, il cui Premier in carica da ottobre 2020 è il liberale Alexander De Croo.

 

alexander de croo ed eveline dellai 3

Il libro è una cruda analisi, da parte del giornalista politico-economico, dell'attuale classe dirigente di Bruxells: egolatria, lotte fratricide, colpi bassi, tradimenti e segreti. Una fotografia dei nostri cugini europei, che sembra quasi la cronaca politica d'Italia.

 

Ma per l'uomo qualunque è interessante il capitolo dedicato a una relazione "privata" del premier Alexander De Croo: una serie di messaggini su Whatsapp che l'attuale primo ministro belga, classe 1975, coniugato e padre di due figli, ha inviato in pandemia a una famosa italiana, di vent'anni più giovane: la pornostar Eveline Dellai.

 

alexander de croo ed eveline dellai 2

Che infatti è nata a Villamontagna (Trento) nel 1993, da padre italiano e mamma della Repubblica Ceca. Eveline Dellai è una famosa stella mondiale dell'intrattenimento per adulti, che da circa 6 anni è tra le protagoniste femminili dei set e dei lungometraggi, nelle più importanti produzioni pornografiche d'Europa e degli Stati Uniti. E alle cronache italiane è anche nota, con lo pseudonimo di “Dellai Twins: Le gemelle Dellai”, per gli spettacoli a luci rosse, le serate in discoteca e le ospitate da Barbara D'Urso su Mediaset, in coppia con la sorella gemella Silvia.

 

alexander de croo ed eveline dellai

Però come mai la trentina Eveline Dellai chattava in privato con il futuro capo del governo belga che, all'epoca di questo flirting via app, era il ministro delle telecomunicazioni? E perché la storia non è oggetto di pruderie da parte dei mass media d'Europa, come la foto di Topolanek, ignudo in piscina, ai tempi d'oro del berlusconismo? E, cribbio, perché non c'è traccia della notizia sul web?

 

eveline dellai 8

Se Angela Merkel mandasse dei messaggini a Rocco Siffredi, sarebbe uno scoop interplanetario e chiunque, dalle Alpi alle Ande, lo leggerebbe sul proprio smartphone. E non c'entra l'asfissiante litania di sessismo-misoginia-maschilismo, infatti negli scandali porno-politici esiste da sempre la “gender equality”: le rivelazioni sulla passata relazione tra l'ex pornostar Stormy Daniels e Donald Trump, hanno tappezzato i media del globo per lungo tempo, durante la scorsa Presidenza USA.

eveline dellai 7

 

MOW è il primo magazine nel Vecchio Continente e anche in tutti gli altri, a raccogliere la testimonianza, diretta e personale, di Eveline Dellai circa lo scandalo belga di cui è l'inconsapevole protagonista.

 

Eveline, cerchiamo di comprendere meglio: ci racconti quando sei stata contattata in privato da Alexander De Croo, l'attuale premier del Belgio?

«Allora, questo tipo mi ha contattato tanto tempo fa. Non so come ha fatto ad avere il mio numero personale, ma da quel suo numero mi ha contattato nel 2020. E non mi ha scritto solo una volta, mi ricordo che ci ha provato... tante volte.»

 

eveline dellai

I messaggi delle chat che hai inviato a MOW (e di cui siamo in possesso dopo che sono stati cancellati dal web) sono espliciti: “Hey tesoro. So che sei in Belgio il 24 novembre... Fantastico! Pensi che potremmo fissare un incontro il giorno dopo lunedì 25?”. Si legge che ci provava spudoratamente, per un appuntamento con te. Ma tu sapevi che quel numero era di un ministro, ora a capo del governo di Bruxells?

«Quella che è uscita fuori (le due schermate della chat di cui siamo in possesso) era l'ultima volta. Me lo ricordo bene perché in quel periodo ho collaborato con Denis. E io gli ho chiesto se poteva conoscere chi questo tizio, dato che diceva di essere una persona importante. Il Denis allora mi ha detto che quel numero era di un politico del Belgio.»

 

eveline dellai – bergamo sex

La relazione privata di Alexander De Croo è stata svelata al sito P-magazine da Dennis Black Magic, al secolo Dennis Burkas, produttore belga di pornografia, che si trova ora in carcere, accusato di aggressione e stupro da parte di un'altra attrice hard in Belgio.

 

Il pornografo svela, in una telefonata dalla galera e pubblicata sul canale Youtube della testata, le chat private tra Eveline Dellai e il futuro primo ministro europeo, Alexander De Croo, nonché sottolinea la scomparsa della notizia e il disinteresse dei media di Bruxells, raccontando anche di altri successivi incontri, segreti e in ambigui parcheggi, con rappresentanti ed emissari del governo.

 

eveline dellai ph francesca ricciardi 2

Quindi il produttore Dennis Black Magic è la “gola profonda” che ha raccontato al Belgio le chat del primo ministro?

«Sì. Ma comunque Denis era innamorato di me. Perciò ha contattato De Croo. Ma io non lo sapevo! Non ero in Belgio e non mi interessava questa cosa, per cui l'ho dimenticata quasi subito. Ma un giorno ho litigato definitivamente con Denis, gli ho detto cosa penso di lui e poi l'ho cancellato dalla mia vita. Forse per questo si deve essere offeso e ha raccontato tutto questo alle mie spalle. Ma non so perché e cosa è successo tra di loro due.»

 

eveline dellai 9

Ok: lui ha contattato Alexander De Croo e ha raccontato delle vostre chat private ai suoi concittadini, ma tu quando e come l'hai scoperto?

«L'ho scoperto sui giornali. Lo scorso anno: nel 2020. Ho visto che in Belgio c'era scritto su Internet tutto questo discorso, su di me e quel politico. Perché ha fatto tutto questo Dennis, non lo so. Forse perché era arrabbiato con me. Forse per una questione di soldi, davvero non lo so.»

 

Il libro che racconta la vicenda è uscito a luglio del 2021, molti mesi dopo che Alexander De Croo è diventato, il 1 ottobre 2020, il premier dell'attuale coalizione di partiti che governano il Belgio. Tra le fonti e i documenti che riporta nel libro, il giornalista di Newsweek pone l'accento su una conversazione, che dimostra come le porno-avances via Whatsapp di Alexander De Croo hanno influenzato l'agenda politica e prolungato il calendario della crisi politica di Bruxells.

 

eveline dellai 16

I messagini privati a Eveline Dellai spiegano infatti perché Gwendolyn Rutten, altra importante politica fiamminga, nonché collega e presidente di partito del premier, si vedesse durante il 2020 candidata a primo ministro al posto di Alexander de Croo, poiché indebolito da questo scandalo personale, soprattutto se la notizia fosse diventata di dominio pubblico. Wouter Verschelden nel libro riporta una conversazione diretta tra i due: “Possono ricattarti? Oppure sei intoccabile?” chiede Rutten a De Croo, che risponde di non poterlo garantire.

 

eveline dellai 17

Un premier ricattabile per le sue relazioni private e i suoi gusti in fatto di donne e sesso: questa in Italia pare di averla già sentita.

 

Anche il noto sito di politica internazionale, Politico.eu, segnala l'analisi di Verschelden: lo scandalo privato di Alexander De Croo, confermato da differenti fonti e sommato ad altri fattori, ha contribuito a ritardare di un anno la nascita della coalizione “Vivaldi”, nonché a segnare la fine della lunga crisi di governo a Bruxells.

 

La vicenda ha dunque influenzato le tempistiche della politica, ma non l'agenda dei media: la notizia non è mai infatti diventata di dominio pubblico. Dalle informazioni presenti sul web e dalle conferme nel libro del giornalista di Newsweek, pare evidente che i mass media del Belgio, tra cui l'importante quotidiano De Morgen, fossero a conoscenza della notizia ma, trattandosi di relazioni private e pettegolezzi, non cercarono riscontri e quindi uscì da scaletta e ordine del giorno.

 

eveline dellai 10

E ora, che sei in un capitolo del libro fresco di stampa, quando hai saputo che tornava l'interesse in Belgio per questa vicenda?

«Quasi un paio di mesi fa, poco prima dell'estate, verso fine giugno: hanno messo di nuovo fuori la storia, alcuni ne parlavano su Internet in Belgio. Credo per questa cosa del libro, ma non so cosa si dica di me. Alcuni hanno scritto il mio nome, come ho visto su Twitter e Google. Ma non capisco quella lingua.»

 

eveline dellai 11

Secondo te c'è stato un disinteresse o una censura, da parte dei media del Belgio, per le chat private del ministro delle telecomunicazioni che dopo alcuni mesi è diventato il capo del governo?

«Non lo so perché qualcuno ha cancellato tutto quello che c'era prima. Ma in estate ho guardato su Internet: il mio nome c'è solo nel discorso di questo politico, in Belgio. Ma non so parlare questa lingua e non capisco molto di quello che scrivono sui social.»

 

eveline dellai 12

In effetti nemmeno in Cina, in Iran o in Russia è semplice cancellare le informazioni una volta che sono pubblicate e si diffondono in Rete. E di sicuro non ce lo si aspetta nel civile Belgio e nell'Unione Europea, che è definita la culla della democrazia. Come protagonista inconsapevole di un intrigo politico in un altro paese europeo, quale è la tua opinione?

«Mah, è davvero strano. Anche perché ancora parlano di questa cosa. Non è successo proprio niente, ma sui social fanno sembrare: "boom!" Ma davvero non è successo... proprio nulla.»

eveline dellai ph francesca ricciardi 18eveline dellai 4eveline dellai 6eveline dellai 10eveline dellai 3eveline dellai ph francesca ricciardi 12eveline dellai 5eveline dellai 11eveline dellai ph francesca ricciardi 11eveline dellai ph francesca ricciardi 6eveline dellai ph francesca ricciardi 7eveline dellai ph francesca ricciardi 4eveline dellai ph francesca ricciardi 2eveline dellai ph francesca ricciardi 1eveline dellai 5eveline dellai 7eveline dellai 6eveline dellai 16eveline dellai 1eveline dellai 3eveline dellai 18eveline dellai 15eveline dellai 14eveline dellai 4eveline dellai 2eveline dellai 17eveline dellai 19eveline dellai 13eveline dellai ph francesca ricciardi 21eveline dellaieveline dellai 20eveline dellai 9eveline dellai 21eveline dellai 22eveline dellai 9eveline dellai ph francesca ricciardi 3eveline dellai ph francesca ricciardi 9eveline dellai ph francesca ricciardi 8eveline dellai ph francesca ricciardi 19

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…