werwolf neonazisti meloni

IL PIANO PER UCCIDERE GIORGIA MELONI DEI NEONAZI DI WERWOLF: “TRADITRICE, ERA FASCISTA FINCHÉ NON HA PRESO IL POTERE” - TRA I DODICI ARRESTATI C'ERA CHI PROGETTAVA UN ATTENTATO A PIAZZA MONTE CITORIO ALLA PREMIER DEFINITA “CONCUBINA DI SION”: “LE SPARO UN COLPO IN TESTA. VOGLIAMO UNIRCI A FORZA NUOVA E AGLI ALTRI PER ANDARE GIÙ A ROMA A FARE UN COLPO DI STATO AL PARLAMENTO” - IN MANETTE SONO FINITI UN EX CONCORRENTE DELLA "CORRIDA" E UN TENORE CON TRASCORSI ANARCHICI. I CONTATTI CON JIHADISTI E I DUE ESERCITI DA FORMARE PER LA GUERRA CIVILE IN ITALIA - L’ODIO PER LE PERSONE DI COLORE: “UN UOMO BIANCO VALE TRE NEGRI”-  TRA LE PERSONE PERQUISITE, INDAGATE A PIEDE LIBERO, ANCHE FABIO TUIACH, IL PUGILE NO VAX DI TRIESTE…

werwolf

Da open.online

I neonazisti di Werwolf Division volevano uccidere la premier Giorgia Meloni. Mentre tra gli arrestati ci sono un ex concorrente della Corrida e un tenore con trascorsi anarchici. L’indagine della procura di Bologna ha anche accertato contatti con jihadisti e tentativi di reclutamento sul web. Ma anche relazioni con i vertici di Forza Nuova. Oltre all’odio per le persone di colore:

 

«Un uomo bianco vale tre negri, come evoluzione». Ricercavano armi e poligoni per allenarsi a sparare. Con un obiettivo ben preciso: la presidente del Consiglio. «Le sparo un colpo in testa». Avevano svolto attività di dossieraggio, analizzavano i suoi spostamenti e facevano sopralluoghi a Palazzo Chigi e a Montecitorio. Cercando un posto per un attentato. Le accuse nei confronti dei 12 indagati vanno dal terrorismo alle armi.

 

Il piano per uccidere Giorgia Meloni

giorgia meloni

Il progetto di uccidere la premier Giorgia Meloni lo raccontano gli arrestati in un’intercettazione che risale al maggio 2023. A parlare è Salvatore Nicotra, bolognese di 45 anni, frequentatore di palestre di Thai Boxe e appassionato di armi da fuoco. «Allenavo cinque guerriglieri per dargli un’arma in mano, andare davanti alla Meloni e sparargli in testa», è il piano. Nicotra stesso si dichiarava «pronto a morire per la causa». Mentre il piano prevedeva un punto di cecchinaggio: «C’è un albergo davanti al Parlamento.

 

Da lì puoi sparare un colpo dall’alto». Nicotra costruiva il suo piano operativo per «attentare alla vita» della premier. Definita «traditrice», «concubina di Sion», «fascista finché non è salita al potere» che «ora rinnega di esserlo». Il progetto era inserito in un quadro più ampio: «Io vi stavo addestrando perché volevo unirci appunto all’ordine di Hagal, cioè a Forza Nuova e a quegli altri».

 

 

L’ordine di Hagal

werwolf manifesti per cercare nuove leve

«Per andare giù a Roma a fare un colpo di stato contro il governo… al Parlamento. Volevo dare un’arma a ciascuno, un fucile a ciascuno, addestrati per fare guerriglia». E ancora: «È ora di formare due eserciti, uno davanti alle guardie del Parlamento italiano, uno alle spalle delle guardie stesse che le prenderebbe di sorpresa dopo il primo attacco. E un terzo fronte che attacca frontalmente ed entra dentro portando fuori i politici». L’inchiesta nasce nel 2019 a Napoli, quando la Digos trova un canale Telegram. «Dall’analisi del traffico si arriva a un altro canale, “Werwolf Division”, di chiara ispirazione nazista, all’interno del quale gli utenti e gli amministratori possono condividere messaggi e file multimediali», scrive la gip Nadia Buttelli nelle 474 pagine di ordinanza di custodia cautelare.

fabio tuiach

 

Il canale Telegram

Per esempio: «Non vi è nessuna prova che i nazisti hanno praticato il genocidio o hanno deliberatamente sterminato 6 milioni di ebrei». E ancora: «Passato davanti a una scuola elementare, vedo ormai compiuta la sostituzione etnica: su 50 bambini avrò visto al massimo 3 facce italiane, il resto erano africani, arabi, rumeni, cinesi…». Il gruppo aveva tre capi: il “comandante” Daniele Trevisani era il leader ideologico del gruppo.

 

L'”istruttore” Salvatore Nicotra aveva il compito di arruolare e addestrare militarmente i membri dell’associazione. Andrea Ziosi, l'”editore”, «era la mente comunicativa e colui che teneva i contatti con le cellule dislocate in altri paesi». L’addestramento prevedeva recarsi a sparare presso un poligono clandestino con pistole verosimilmente procurate da soggetti vicini alla criminalità organizzata.

salvatore nicotra

 

Ammazzare la Meloni

«Ammazzare la Meloni è un’ottima maniera per fare in modo che l’Italia scenda in guerra civile», dicevano tra di loro. Mentre cercavano il contatto con «un palestinese che può fare al caso nostro». Ovvero essere il cecchino che sale all’ultimo piano dell’albergo per sparare alla premier.

 

Agli atti ci sono pure i contatti con alcuni dirigenti di Forza Nuova (Ziosi ambiva a diventare un responsabile a Bologna). Dice Nicotra, parlando di 11 persone pronte ad assaltare la premier: «Vogliamo unirci a Forza Nuova e agli altri per andare giù a Roma a fare un colpo di Stato al Parlamento. Volevo dare un fucile ciascuno, addestrati a dovere per fare la guerriglia. Io non ho nulla da perdere. Sono pronto a morire».

 

Gli arrestati

Gli arrestati sono Daniele Trevisani, il fratello Federico Trevisani, Andrea Ziosi, Salvatore Nicotra, Luca Porta, Simone Sperotto, Valerio Tellenio, Pierluigi Cilano, Alessandro Giuliano, Diego Cavallucci, Davide Armenise, Giuseppe Fallis. La base dell’associazione era il gruppo Telegram «Werwolf Division», che contava un’ottantina di iscritti. Ospitava post che inneggiavano al «nuovo Stato autoritario» da far nascere con la «distruzione del sionismo» e del «regime liberale». Il canale era stato chiuso e poi riaperto con il nome di «Divisione Nuova Alba».

 

simonetta cesari

Trevisani era il fondatore anche della rivista online ardire.org, che pubblicava articoli come «La Shoah te la vogliono davvero ficcare in testa». Tra le persone perquisite, indagate a piede libero, ci sono anche Fabio Tuiach, ex pugile ed ex consigliere comunale di Trieste, tra i lavoratori portuali no vax, in passato militante della Lega e poi in Forza nuova. E Simonetta Cesari, 62 anni modenese, nel 2015 segretaria del Fronte nazionale della città emiliana.

 

L’ordinanza

Per il Gip Nadia Buttelli il progetto eversivo con la presidente del Consiglio nel mirino, lungi dall’essere meramente teorico, è stato accompagnato dalla formazione di ‘guerriglieri’ addestrati e formati in un ambiente violento come quello neonazista, con la concreta ricerca di armi sul web, istigando altri nazisti a prepararsi acquistando armi. Le accuse riguardano, infatti, attività di propaganda, proselitismo e predisposizione di azioni violente, come l’epurazione dei traditori del movimento.

 

salvatore nicotra 23

L’esempio a cui si ispiravano erano terroristi come Pierluigi Concutelli o Giusva Fioravanti, il modello erano i Nar. Lo dimostra una conversazione intercettata in cui si parlava della possibilità di «rischiare tutto»” per migliorare la situazione in Italia, lanciando un sondaggio proposto da un utente. L’appello venne raccolto da altri utenti e uno di questi citò appunto dei Nuclei armati rivoluzionari, che pur essendo non più di 20, hanno «quasi rovesciato il governo».

 

Il tenore

Tra gli arrestati anche il tenore 76enne Joe Fallisi, pugliese, a cui viene contestato di essere l’amministratore di un gruppo Telegram. Tra gli indagati anche due minorenni e viene contestata all’associazione di aver coinvolto e istigato nell’attività illecita proprio ragazzi non ancora 18enni: secondo le indagini sono entrati in contatto anche con un 14enne non identificato che quando si è accorto che si parlava di armi e attività terroristiche non ha più voluto essere coinvolto.

joe fallisi

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)