giuseppe conte reddito di cittadinanza

PRONTI ALLA GUERRA CIVILE IN ITALIA? – DOPO CHE IL GOVERNO MELONI HA ANNUNCIATO L’ABOLIZIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA DAL 2023, CONTE AVVERTE CHE IL M5S È “PRONTO A TUTTO CONTRO QUESTO PROPOSITO DISUMANO. CI BATTEREMO ANCHE NELLE PIAZZE” – PEPPINIELLO APPULO LANCIA UN MESSAGGIO AL PD: “SPERO CHE TUTTE LE FORZE CHE SI DEFINISCONO PROGRESSISTE SI UNISCANO A NOI IN QUESTA BATTAGLIA”. POI PERO' TORNA AD ATTACCARE I DEM…

Niccolò Carratelli per “La Stampa”

 

giuseppe conte foto di bacco

Il Movimento 5 stelle è «pronto a tutto per difendere il reddito di cittadinanza». Giuseppe Conte avverte Giorgia Meloni, per contrastare «questo proposito disumano del governo ci batteremo anche nelle piazze, non solo nelle sedi istituzionali». Il presidente M5s arriva al Senato per intervenire al convegno "Cantiere delle idee. Costruire una società più giusta", proprio mentre a Montecitorio è in corso un vertice di maggioranza per definire le questioni aperte della legge di bilancio. «Preparatevi, farà un discorso duro», annunciano i suoi collaboratori all'entrata.

 

Lui la prende alla larga, tratteggiando per l'ennesima volta la vocazione «progressista» del Movimento, che persegue una «rivoluzione gentile e punta a ribaltare i privilegi di cui godono pochi rispetto ai diritti negati ai tanti».

 

giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza

Poi si ricorda il tema del giorno, dà un'occhiata agli appunti e parte all'attacco sul reddito: «Un governo che vuole smantellarlo ha completamente perso il contatto con la realtà e con le difficoltà che vive il Paese - scandisce Conte - non è un governo conservatore, ma reazionario, animato da una furia iconoclasta».

 

Quindi, torna sui numeri, che ritiene suoi alleati, perché una buona parte dei cosiddetti "occupabili" «sono over 50 e hanno grosse difficoltà a ricollocarsi sul mercato del lavoro». E poi il 70% della platea di beneficiari del reddito a rischio revoca «ha un basso livello di istruzione e scarse competenze». L'idea di privare del sostegno queste persone, «che non hanno di che mangiare», è un'iniziativa «indegna, su cui daremo battaglia in tutte le sedi, anche scendendo in piazza».

GIUSEPPE CONTE

 

Chiuso l'intervento, mentre saluta gli altri relatori e alcuni ospiti tra il pubblico, gli viene chiesto se si aspetta di trovare il Partito democratico al proprio fianco in questa battaglia: «Spero che tutte le forze che si definiscono progressiste e che hanno a cuore le persone in difficoltà si uniscano a noi - risponde - del resto, il reddito di cittadinanza è la misura più di sinistra fatta in Italia negli ultimi 30 anni».

 

Durante il convegno, alla crisi del Pd non sono state risparmiate critiche, ma Conte cerca di non infierire, spiegando che «rispettiamo il loro percorso e il confronto interno, dopo tanti anni di pratica e gestione del potere il Pd ha perso la forza propulsiva - dice - ora hanno la necessità di una profonda rivisitazione del profilo identitario del partito».

 

GIUSEPPE CONTE

Poi, però, sollecitato sui temi ambientali, il presidente M5s torna sul progetto del termovalorizzatore di Roma, che rende impossibile un'alleanza con i dem alle elezioni regionali nel Lazio, e non si trattiene: «Una forza che propone di costruire un inceneritore da 600mila tonnellate è una forza conservatrice della peggior specie». Parole che innescano una polemica a distanza con il sindaco Roberto Gualtieri, che replica via Twitter: «Basta demagogia. Conservatore è mandare i nostri rifiuti nelle discariche di tutto il Lazio e nei termovalorizzatori d'Europa».

 

Negli stessi minuti, nella sede 5 stelle di via di Campo Marzio, la vicepresidente Paola Taverna e il capogruppo alla Camera, Francesco Silvestri, stanno incontrando i rappresentanti di Alleanza Verdi-Sinistra, Coordinamento 2050, Demos e altre sigle della galassia progressista e ambientalista. Di fatto, per parlare di regionali ci sono tutti tranne il Pd e +Europa.

giorgia meloni giancarlo giorgetti

 

Intanto, Conte scende le scale di Palazzo Giustiniani, sa che fuori lo aspettano schierati giornalisti e telecamere per una dichiarazione utile ai tg. Cerca conferme di essere stato abbastanza perentorio nei toni: «Ho fatto il titolo? Sono stato troppo moscio?», chiede a Rocco Casalino, che cammina dietro di lui e gli mostra le agenzie sul display del telefonino. Poi precisa che la sua «non deve suonare come una minaccia, ma come una dimostrazione di fermezza». Una volta davanti ai microfoni, ribadisce e rafforza i concetti. «Governo disumano», «pronti a scendere in piazza», «spero venga anche il Pd». Il titolo prende forma, l'opposizione unita ancora non si vede.

CHIARA APPENDINO GIUSEPPE CONTE giancarlo giorgetti giorgia meloni GIUSEPPE CONTE ALLA CAMERA PER INCONTRARE I PARLAMENTARI M5S GIUSEPPE CONTE PIZZAGIUSEPPE CONTE ALLA CAMERA

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...