
QUALCUNO HA PESTATO UNA M-ERDOGAN - PUTIN SFORNA UN DURISSIMO DISCORSO ALLA NAZIONE: ''LA LEADERSHIP TURCA È RESPONSABILE DELLA MORTE DEI SOLDATI RUSSI, SI PENTIRÀ DI QUELLO CHE HA FATTO. CONTRO LA TURCHIA NON CI LIMITEREMO ALLE SANZIONI COMMERCIALI, NOI NON DIMENTICHIAMO'' - ''CONTRO L'ISIS SERVE L'ONU, NON BASTA UNA NAZIONE''
1.PUTIN, CONTRO TURCHIA NON SOLO SANZIONI COMMERCIALI
(ANSA) - "Se qualcuno pensa che la reazioni della Russia saranno limitate alle sanzioni commerciali, si sbaglia di grosso": lo ha detto Putin nel suo discorso alla nazione rilanciando le sue accuse alla Turchia di complicità con l'Isis. "Non dimenticheremo l'abbattimento del jet russo", ha aggiunto.
2.PUTIN, ANKARA RESPONSABILE MORTE SOLDATI RUSSI
(ANSA) - La leadership turca è responsabile per la morte dei militari russi in Siria. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin durante il discorso alla nazione, riferendosi all'abbattimento del jet da parte dell'aviazione turco ai confini con la Siria, che ha provocato la morte di due soldati.
"La Turchia si pentirà più di una volta di quello che ha fatto", ha proseguito, aggiungendo che Mosca non ignorerà che Ankara "sta aiutando i terroristi". "Qualsiasi business criminale sanguinario, e' inammissibile", ha ammonito, precisando pero' di considerare amichevolmente il popolo turco.
3.PUTIN, USA HANNO DESTABILIZZATO MO E FAVORITO TERRORISTI
(ANSA) - La destabilizzazione della situazione nei Paesi del Medio Oriente ha aperto la strada ai terroristi. Lo ha detto Putin durante il discorso alla nazione, riferendosi in modo indiretto agli Stati Uniti. Secondo Putin e' ben noto "chi voleva cacciare i regimi sfavorevoli imponendo rozzamente le proprie regole", e questo ha portato a "agitazioni, alla distruzione di Stati - ha detto - popoli contro altri popoli, e poi loro se ne sono lavati le mani aprendo la strada ai radicali, agli estremisti e ai terroristi".
4.ISIS: PUTIN, UNA NAZIONE NON È SUFFICIENTE PER SCONFIGGERLO
(ANSA) - Gli sforzi di una nazione non sono sufficienti per sconfiggere il terrorismo internazionale.
5.ISIS: PUTIN, AMPIO FRONTE UNICO SOTTO EGIDA ONU
(ANSA) – C'è necessità urgente di creare un fronte internazionale comune per la lotta al terrorismo: lo ha ribadito Putin nel suo discorso alla nazione. "Tutte le dispute e i disaccordi – ha detto – devono essere messi da parte e deve essere creato un fronte antiterrorismo potente e unito, basato sul diritto internazionale e sotto l'egida dell'Onu".
ribelli siriani esultano per la morte del pilota del jet russo abbattuto 2
6.RUSSIA: PUTIN, SITUAZIONE ECONOMICA IMPEGNATIVA, NON CRITICA
(ANSA) - La situazione economica in Russia è molto impegnativa, ma non critica, le tendenze positive sono chiare. E' quanto ha detto durante il discorso alla nazione il presidente russo Vladimir Putin. "La produzione industriale e il tasso di cambio della moneta nazionale - ha aggiunto - si sono stabilizzati in generale. C'è un visibile rallentamento dell'inflazione".
il pilota del jet russo abbattuto 5
7.SIRIA: TUSK, PUTIN? NON È SOLUZIONE MA PARTE DEL PROBLEMA
(ANSA) - Il presidente russo Vladimir Putin è "più parte del problema che della soluzione" in Siria. E' quanto afferma il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk in un incontro con alcuni giornali europei, tra cui La Stampa e Secolo XIX. "L'impegno occidentale - spiega l'ex premier polacco - non è proteggere Assad dall'opposizione. Invece il 90% degli azioni russe non è contro Isis. Putin ha le sue strategie che non sono le nostre". "Sinché i russi si concentreranno sull' 'opposizione' ad Assad - dice ancora il presidente Ue - sarà difficile dire che sostengono l'Europa o gli Usa. Quello che serve, oggi, è un coordinamento che scongiuri il ripetersi di eventi come quello del jet abbattuto".
Tusk esclude una mediazione tra Siria e dossier Ucraina: "la nostra linea è chiara, non ci sarà alcun baratto sottobanco coi russi fra Siria e Ucraina. Politicamente, vuol dire che manterremmo le sanzioni sino a che l'accordo di Minsk non sarà attuato. Occorre più buona volontà da parte di Putin". Tusk torna poi sull'ipotesi di un'azione militare europea in Siria: "Isis sarà pericoloso fintanto che noi europei saremo vulnerabili e passivi. Fonti Nato e informatori regionali dicono che, in quanto struttura militare, non avrebbe scampo se i Paesi occidentali fossero pronti ad agire con determinazione. Isis si rafforza con la debolezza degli altri".
Ma Assad potrebbe avere un ruolo nell'eventuale nuova Siria? "Una transizione richiede cooperazione globale. Se, con dei limiti, ci fosse bisogno di Assad, allora va bene". "Si può fare se tutte le parti si intendono col medesimo obiettivo di riferimento". Il presidente Ue riflette infine sui flussi dei migranti: l' ipotesi di una mini Schengen senza Grecia? "Una mini Schengen è una 'no-Schengen'. Non può essere meglio alzare una barriera fra Germania e Spagna piuttosto che rafforzare le frontiere esterne Ue: è proprio quello che dobbiamo fare. Non è che i migranti sono troppi e quindi non li possiamo fermare. Sono troppi e dunque li dobbiamo fermare".