1. IN FONDO STAVANO BENE INSIEME, ANGELINO ED ENRICONE. DUE VERI AVANZI DI PARROCCHIA. UNO CON LA FACCIA PIÙ ADATTA A TENERE IL TURIBOLO AI FUNERALI. L’ALTRO PERFETTO PER BATTESIMI E CERIMONIE VARIE CHÈ SE NO UNO MICA SI CHIAMA LETTA PER CASO. AL GOVERNO NON SI FACEVANO OMBRA SEMPLICEMENTE PERCHÉ NON LA PROIETTAVANO 2. POI ARRIVA RENZIE E SCANSA LETTANIPOTE. E GUARDATE CHE RAZZA DI INCUBO MEDIATICO, PER IL POVERO ANGELINO. MATTEUCCIO HA GIÀ I GIORNALI AI SUOI PIEDI, LUI AL MASSIMO QUALCHE RETROSCENA BENIGNO SUL CORRIERE. MATTEUCCIO “FA TENDENZA” CON GIUBBOTTINI E TROLLEY, ANGELINO SI VESTE CON ELEGANZA TUTTA KAZAKA 3. TUTTO QUESTO PER DIRE SOLO UNA COSA: NON È IL CASO DI INFIERIRE SUL POVERO ALFANAYEV SOLO PERCHÉ TIRA IN LUNGO SULLE TRATTATIVE PER IL GOVERNO E FA UN PO’ IL GHINO DI TACCO DEI POVERI. NE HA TUTTI I DIRITTI, PERCHÉ DA DOMANI TORNA NEL CONO D’OMBRA

a cura di colinward@autistici.org (Special Guest: Pippo il Patriota)

1 - LA SOLITUDINE DEI NUMERI DUE
In fondo stavano bene insieme, Angelino ed Enricone. L'ex assistente personale senza quid e il ragazzone dalla faccia pulita che non azzannerebbe mai gli avversari semplicemente perché non li vede. Due veri avanzi di parrocchia. Uno con la faccia più adatta a tenere il turibolo ai funerali. L'altro perfetto per battesimi e cerimonie varie chè se no uno mica si chiama Letta per caso. Al governo non si facevano ombra semplicemente perché non la proiettavano.

Poi arriva Renzie e scansa Lettanipote. E guardate che razza di incubo mediatico, per il povero Angelino. Matteuccio ha già i giornali ai suoi piedi, lui al massimo qualche retroscena benigno sul Corriere. Matteuccio "fa tendenza" con giubbottini e trolley, Angelino si veste con eleganza tutta kazaka. Uno gira di albergo in albergo e mangia nei localini fighi, l'altro vive ai Parioli in affitto da Salvatore Ligresti (anzi, ora dai compagni di Unipol). Uno è nato per raccattare voti ovunque, l'altro al massimo è capace a gestire quelli degli altri.

Tutto questo per dire solo una cosa: non è il caso di infierire sul povero Alfanayev solo perché tira in lungo sulle trattative per il governo e fa un po' il Ghino di Tacco dei poveri. Ne ha tutti i diritti, perché da domani torna nel cono d'ombra.

2 - LA VERITA', VI PREGO, SULL'ECONOMIA
Oggi potrebbe essere il gran giorno del Renzie Uno che viene alla luce e tutti ci illumina. Il Corriere dei poteri indebitati fiuta il clima delle grandi sfide e titola da par suo: "Forti tensioni, si cerca l'intesa". Che è un po' come se la Gazzetta dello Sport, il giorno della finale di Champions, titolasse: "Squadre in campo, si prova a giocare".

Ma la meraviglia delle meraviglie è l'editoriale di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi che indica, bontà loro, "l'agenda economica del governo". Nella dotta disamina non manca un lungo passaggio dedicato all'incredibile pasticcio delle stime ottimistiche sfornate da Gelatina Saccomanni sulla crescita del Pil. Stime perfino migliori di quelle dell'Istat e sulle quali Eurostat farà purtroppo chiarezza nel giro di una settimana.

Quell'imbarazzante distanza tra previsioni del Tesoro e previsioni dell'Istat (che non è un centro studi privato, ma un pezzo dello Stato) sono state uno dei tormentoni di questa modesta rassegna. E leggere un editoriale del Corriere in prima pagina intitolato "Purché si dica tutta la verità" solo nel giorno in cui Er Gelatina prende le sue scartoffie e saluta i collaboratori illumina alla perfezione il ruolo che i "tecnici" hanno in questo regime. Vestire al meglio le istanze di Lor Signori - che spesso hanno studi traballanti - , sbagliare più previsioni possibili, intervenire con il ditino alzato a babbo morto.

3 - LO FANNO PER IL SUO BENE, PERCHE' E' TANTO GIOVANE
E visto che i "tecnici" graditi alle euro-burocrazie e ai circoli internazionali hanno fatto così bene, il Palazzo vuole che sia un tecnico anche il prossimo ministro dell'Economia. Ovviamente per il bene di Pittibimbo, che una volta s'è fatto addirittura scappar detto che forzerebbe volentieri il vincolo del 3% deficit-pil. Si tiene aperte tutte le strade il Corriere delle bad bank, "Resta il bivio per l'Economia. In campo i nomi di Padoan e Delrio. Incognita Tabellini. E il braccio destro del sindaco sente Saccomanni" (p. 10). Per Repubblica, "Padoan in pole per l'Economia, idea Gratteri per la Giustizia. Boeri in corso per il Lavoro e Moretti allo Sviluppo. L'ex rettore della Bocconi Tabellini bloccato dal Pd. Delrio sottosegretario a Palazzo Chigi" (p. 9).

Il Messaggero ci delizia con un ricco totopoltrone: "Duello sui ministri uscenti. Il premier in un summit nella notte con il leader del Nuovo Centrodestra avverte: ‘Più innoviamo, più duriamo'. Se il vicepremier accettasse di fare il passo indietro dal Viminale, Matteo pronto a chiedere lo stesso ai dem. Colloquio con Montezemolo che declina l'offerta di un dicastero del Made in Italy" (p. 5). Sarebbe troppo uno spot anche per lui.

La Stampa invece tira giustamente in mezzo anche Re Giorgio e scrive: "E con il Quirinale continua lo stallo sul ministro del Tesoro". Poi, tanto per far capire da che parte stanno a Torino, c'è pure il predicozzo: "E chissà, forse, un premier incaricato a 39 anni, che non ha mai nemmeno fatto il parlamentare e né esordito sulla scena internazionale farebbe bene ad ascoltarle, almeno, le osservazioni di un uomo esperto come Giorgio Napolitano" (p. 6). Cioè, un po' come Kaki Elkann con Marpionne?

Tifo da stadio sul Giornale di Paolino Berluschino: "Sminati Alfano & C. A ore il nuovo governo. Respinto l'ultimo assalto dei partitini. Tiene l'asse tra Renzi e Berlusconi" (p. 1). Manco l'Unità.

4 - CAINANO RELOADED
La partita vera è sulla durata del governo e il Banana si diverte a movimentare le trattative di Al-fano lasciandosi scappare la verità: "Stiamo pronti a votare tra un anno'. Berlusconi frena i falchi anti-Ncd. Verdini si ribella: questo è troppo. Dal Cavaliere altri elogi a Renzi: di sicuro non è un comunista" (Repubblica, p. 10). Non male anche "Quelle parole di Silvio per Matteo. Pascale: non è ancora fiducia totale" (Corriere, p. 11). Prima Pittibimbo deve nominare un guardasigilli gradito al Grande Pregiudicato e accarezzare Dudù.

5 - UN, DUE, TRE, GRILLINO!
Non avendo molto da fare se non litigare tra loro, i pentastellati sono ancora fermi allo show autistico di Grillomao in streaming con il Rottam'attore. Racconta il Corriere: "Le critiche al leader dopo lo streaming. Grillo: fuoco amico. Attacco sul blog ai dissidenti. Rischio espulsioni. La difesa dei ribelli. Orellana: non lascio il gruppo. E Battista manda un sms a Casaleggio e Grillo, che non rispondono" (p. 9). Non sono maleducati: è che sul pianeta Papalla, che Casaleggio stava mostrando in anteprima al caro leader, i cellulari prendono male male.

6 - MA FACCE RIDE!
Partiti e telegiornali in festa per la riforma del finanziamento ai partiti: contributi diretti azzerati dal 2017 (con calma, ragazzi) e detrazioni per i privati donatori, oltre al meccanismo del 2 per mille. Repubblica si presta con un titolo incredibile: "Soldi ai partiti, in tre anni saranno azzerati" (p. 13). Ma sul Corriere, Gian Antonio Stella la mette così: "Poche sanzioni e qualche trucco. Tutti i dubbi di una (quasi) svolta. Il provvedimento e le critiche su trasparenza e costi per lo Stato. Penalizzato il non profit. Versare denaro alla politica è più conveniente che farlo per la ricerca o il non profit. E i dipendenti hanno tutele superiori agli altri lavoratori" (p. 12).

7 - LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE
Incredibile performance di Massimo Gramellini sulla Stampa. Il suo "Buongiorno" di oggi fa ben sperare, con quel titolo "La macchina della saliva". Si riferisce a Renzie? Esatto, evvai! Solo che il vicedirettore della Stampa se la prende con la gente comune e con i compaesani di Matteuccio che sono andati a spandere miele con gli inviati di "Oggi". Sicuro, che siano gli unici e, soprattutto, i più pericolosi lecchini?

8 - AGENZIA MASTIKAZZI
"Ristoranti toscani e vinerie. Ecco la Roma che piace a Renzi. Il premier incaricato cambia spesso hotel ma predilige il Bernini Bristol". Questo fondamentale pezzo, arricchito da mappa dei ristoranti preferiti da Pittibimbo, lo trovate sul giornale di Gramellini (Stampa, p. 9)

9 - SALE IL CONTO DELLE BANCHE PER IL SOR-GENIO?
Trattative serrate per dare ossigeno alla Sorgenia, soffocata da due miliardi di debiti. Il Corriere racconta che nell'ultimo incontro tra i manager del gruppo di proprietà della famiglia De Benedetti e le banche creditrici (guidate da Montepacchi e Unicredit) le distanze sul piano di risanamento non si sono ridotte, anzi. Sorgenia offrirebbe capitali freschi propri per non più di 100 milioni, mentre le banche ne pretendono il triplo. Poi dicono che in Italia c'è stata la stretta creditizia. C'è stata, ma non per tutti (p. 47).

10 - MA CHE BELLA SICUREZZA A ROMA. CI PENSA LA MAGLIANA?
"La sicurezza di Roma è in mano al ‘vigilante' in odor di Magliana. Condannato con Nicoletti, cassiere della banda criminale, Fabrizio Montali è ora indagato in quanto patron (senza figurare) dell'istituto di sorveglianza "Metronotte'. L'agenzia che protegge i palazzi del potere". Paginone di Libero decisamente raccapricciante (p. 15).

11 - ULTIME DA UN POST-PAESE
"Rotative sabotate, ma non ci chiuderanno la bocca'. Il direttore dell'Ora di Calabria: ‘Il figlio del senatore Ncd indagato, così è scattata la censura'. Regolo: ‘Se volevano farci tacere lo scandalo di Andrea Gentile si sono illusi" (Repubblica, p. 23). Papà Antonio Gentile smentisce. Il suo nome è nella lista dei papabili per un posto di sottosegretario nel governo Renzie. Addirittura alla Giustizia, secondo il Giornale (p. 8).

 

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