conte di maio salvini

IL REDDITO E LA LUNA – APPROVATO L’EMENDAMENTO DELLA LEGA CHE RENDE PIÙ DIFFICILE DARE IL REDDITO DI CITTADINANZA AGLI EXTRACOMUNITARI – LA NORMA VINCOLA L’ACCESSO AL SUSSIDIO A UN TIMBRO DEL CONSOLATO PER CERTIFICARE REDDITO, PATRIMONIO E NUCLEO FAMILIARE – LA LEGA DOPO IL SALVATAGGIO DI SALVINI RITIRA GLI ALTRI PALETTI. STRETTA CONTRO I FURBETTI DEL DIVORZIO: SE LA SEPARAZIONE È AVVENUTA DOPO IL PRIMO SETTEMBRE 2018…

Da www.ansa.it

Di Maio come il mago Silvan by GianBoy

 

Diventa più complesso il percorso del reddito di cittadinanza per gli stranieri extracomunitari: la commissione Lavoro del Senato ha approvato un emendamento della Lega al decretone che vincola l'accesso alla presentazione di "certificazione" di reddito e patrimonio e del nucleo familiare rilasciata dallo Stato di provenienza, "tradotta" in italiano e "legalizzata dall'Autorità consolare italiana". Esentati i rifugiati politici e chi proviene da Paesi dai quali non è possibile ottenere la certificazione. Il ministero del Lavoro avrà però tre mesi per stilare la lista di questi Paesi.

 

luigi di maio con la postepay per il reddito di cittadinanza

Intesa nella maggioranza sulle modifiche al decretone: M5S e Lega hanno ritirato circa la metà degli emendamenti presentati in commissione Lavoro al Senato. La Lega ha rinunciato ai diversi paletti al reddito, dal limite ai rinnovi del beneficio allo stop al doppio incentivo per chi assume al Sud fino all'aumento a 36 ore dei servizi socialmente utili per chi ha il beneficio.

 

SALVINI DI MAIO

In casa M5S ritirate le proposte sulle sanzioni, sulla scala di equivalenza e sulla platea per il riscatto della laurea, temi su cui il governo ha però più volte detto di voler intervenire. Arriva una stretta contro i 'furbetti' del divorzio: la commissione Lavoro del Senato ha approvato l'emendamento della Lega che prevede che qualora la separazione o il divorzio sia avvenuto dopo il primo settembre 2018, gli ex coniugi che facciano domanda di reddito di cittadinanza devono certificare di non risiedere più nella stessa casa con "apposito verbale della polizia municipale".

meme su di maio e la card per il reddito di cittadinanza 2giuseppe conte luigi di maio e la card per il reddito di cittadinanza 9giuseppe conte luigi di maio e la card per il reddito di cittadinanza 8meme su di maio e la card per il reddito di cittadinanza 10DI MAIO E LA CARD PER IL REDDITO DI CITTADINANZA BY LUGHINO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...