steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

DAGOREPORT

LA CROCE SULLA FRONTE DI MARCO RUBIO - MEME BY EMILIANO CARLI

Il segretario di stato Usa, Marco Rubio, è una trottola in questi giorni: parla, viaggia, si espone, si lancia. Il repubblicano di origini cubane soffre molto la sovraesposizione degli altri alfieri di Trump: è accaduto prima con JD Vance, poi con Musk.

 

Rubio ha sempre faticato a farsi valere, e di conseguenza a farsi vedere all’esterno (al punto che il mercoledì delle Ceneri, a marzo, si presentò con una croce in fronte, pur di rimediare qualche titolo di giornale).

 

In queste ore, Rubio ha incontrato il suo omologo cinese, Wang Yi (definendo “alte” le probabilità di un incontro Trump-Xi), e ha parlato di una “nuova idea” da parte del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, per i negoziati sull’Ucraina. Tutti sono sobbalzati dalla sedia: “Nuova idea? Ohibo!”. Sono bastate meno di 24 ore per capire che di nuovo non c’era niente, e a confermarlo è stato lo stesso Lavrov: “Abbiamo riconfermato la nostra posizione”.

 

steve witkoff foto lapresse

Un sasso nello stagno, un tentativo maldestro da parte di Rubio di rimettersi al centro della scena. Rubio, infatti, adesso si sente oscurato da Steve Witkoff, miliardario e grande amico di Trump.

 

Formalmente, Witkoff ricopre il ruolo di inviato speciale degli Usa per il Medio oriente, ma di fatto viene inviato in ogni scenario di crisi come longa manus dell’amministrazione Usa, con grosso rosicamento dell’impotente Rubio, trasformato in un Tajani della Florida, che serve ma non apparecchia.

 

Trump ripone così tanta fiducia in Witkoff che gli avrebbe offerto una manciata di ruoli molto prestigiosi all'interno dell'amministrazione. L’immobiliarista ha prontamente e furbescamente rifiutato perché si sarebbe ritrovato in palese conflitto di interessi: il figlio, Zach, è infatti cofondatore della piattaforma di criptovalute di Trump. Insomma, meglio avere un ruolo non formale, ma cruciale, per evitare di finire impalato dagli occhiuti giudici americani...

 

emmanuel macron steve witkoff marco rubio foto lapresse

L'AMICO DEL GIAGUARO - STEVE WITKOFF, L’IMMOBILIARISTA CHE TRATTA PER CONTO DI TRUMP LA PACE IN UCRAINA, ADERISCE ALLA NARRAZIONE RUSSA: PARLA DEI REFERENDUM IN DONBASS COME SE FOSSERO LEGITTIMI, ATTACCA L’EUROPA E DEFINISCE PUTIN “SUPERINTELLIGENTE” (“MI È PIACIUTO”) – DEL RESTO, È ABITUATO A PARLAR BENE SEMPRE DI TRUMP: NEGLI ANNI 80 DECISE DI DIVENTARE IMMOBILIARISTA DOPO AVER CONOSCIUTO “THE DONALD” (“DICEVO: VOGLIO ESSERE LUI”) – IL “PATTO DEL PANINO AL PROSCIUTTO” E I CONFLITTI DI INTERESSE: IL FIGLIO ZACH È COFONDATORE DELLA PIATTAFORMA DI CRIPTOVALUTE DI TRUMP, E WITKOFF HA VENDUTO IL PARK LANE HOTEL DI MANHATTAN AL FONDO SOVRANO DEL QATAR PER 623 MILIONI DI DOLLARI…

https://www.dagospia.com/cronache/negoziatore-non-negozia-steve-witkoff-l-immobiliarista-tratta-per-conto-428899

 

 

MARCO RUBIO DONALD TRUMP

LAVROV, 'A RUBIO CONFERMATA NOSTRA POSIZIONE SU UCRAINA'

(ANSA) - Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha detto che nell'incontro di ieri a Kuala Lumpur con il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, ha "riconfermato" la posizione di Mosca sul conflitto in Ucraina, già esposta dal presidente Vladimir Putin al suo omologo americano Donald Trump in una telefonata il 3 luglio. Ieri, dopo l'incontro con Lavrov, Rubio aveva detto che il ministro degli Esteri russo gli aveva esposto una "nuova idea" sull'Ucraina che avrebbe sottoposto a Trump e che "potrebbe potenzialmente aprire la strada a un percorso" verso la pace.

 

DONALD TRUMP MARCO RUBIO

"Abbiamo discusso dell'Ucraina e ho confermato la posizione che il presidente Putin ha espresso, compreso ancora una volta nella conversazione del 3 luglio con il presidente Trump", ha sottolineato Lavrov durante una conferenza stampa in occasione della riunione della riunione dei ministri degli Esteri dell'Asean nella capitale della Malaysia.

 

RUBIO, 'ALTE LE PROBABILITÀ DI UN SUMMIT TRUMP-XI'

(ANSA) -  Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha definito "molto costruttivo e positivo" l'incontro con l'omologo cinese Wang Yi, tenuto a margine della ministeriale Asean di Kuala Lumpur, malgrado le parti abbiano questioni su cui restano in disaccordo.

 

marco rubio - wang yi - malaysia

Rubio, ha riferito il South China Morning Post, ha detto di ritenere "alte" le probabilità di un vertice tra il presidente americano Donald Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping. "Ho trovato questo incontro molto costruttivo e positivo" e c'è "un forte desiderio reciproco" di organizzare un incontro tra i rispettivi leader, ha aggiunto il capo della diplomazia di Washington.

 

RUBIO INCONTRA WANG IN MALESIA

(ANSA) - Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha iniziato l'atteso incontro con il suo omologo cinese Wang Yi. Quello in corso, a margine della ministeriale degli Esteri dei Paesi dell'Asean a Kuala Lumpur, in Malesia, è il loro primo di persona.

 

MEME SULLA CROCE DI CENERE NELLA FRONTE DI MARCO RUBIO

In agenda numerosi temi: tra il corposo dossier commerciale e le tensioni geopolitiche c'è anche quello sul possibile viaggio in Cina del presidente americano Donald Trump.

 

Secondo la sua agenda pubblica, Rubio avrebbe dovuto incontrare Wang a Kuala Lumpur alle 15:00 locali (le 9:00 in Italia), in uno degli appuntamenti di più alto livello tra i due Paesi da quando il presidente americano Trump è tornato alla Casa Bianca nel gennaio del 2025.

 

Un dialogo positivo tra i capi della diplomazia dei due Paesi aumenterebbe le probabilità di un vertice tra leader che allenterebbe le tensioni dopo la tregua commerciale, malgrado i numerosi attriti.

meme sulla guerra commerciale cina e usa

 

Nel 2020, la Cina ha sanzionato due volte Rubio, che era senatore della Florida, per le critiche a Pechino sulla gestione di Hong Kong e Xinjiang, nonché per la sua richiesta di leggi punitive nei confronti del governo cinese. Pechino, tuttavia, ha affermato che le sanzioni non avrebbero avuto impatti sugli scambi ufficiali.

 

Giovedì, Rubio ha affermato che avrebbe, tra gli altri punti, sollevato la questione del sostegno di Pechino alla Russia.

 

"I cinesi hanno chiaramente sostenuto gli sforzi russi e penso che in generale siano stati disposti ad aiutarli il più possibile senza farsi beccare", ha detto il segretario di Stato dopo l'incontro avuto con l'omologo russo Serghei Lavrov.

 

Il sostegno economico e diplomatico cinese a Mosca dopo l'invasione dell'Ucraina di febbraio del 2022 rimane uno dei tanti punti critici nelle relazioni tra le due economie mondiali. Nella loro ultima telefonata a gennaio, Rubio ha espresso preoccupazione per la postura della Cina verso Taiwan e nel mar Cinese meridionale, mentre Wang ha avvertito gli Stati Uniti di gestire con cautela le questioni relative all'isola ribelle.

 

Trump ha detto di voler incontrare Xi Jinping dopo il colloquio telefonico di inizio giugno, in cui il leader comunista ha invitato il tycoon a visitare la Cina.

DONALD TRUMP MARCO RUBIO

 

I due Paesi fanno parte dell'Apec (l'associazione per la cooperazione economica Asia-Pacifico), il cui summit annuale dei leader sarà ospitato dalla Corea del Sud tra ottobre e inizio novembre del 2025.

 

Usa e Cina stanno iniziando a mantenere le promesse nei colloqui commerciali di Ginevra e Londra: Pechino, in particolare, ha accettato di riprendere l'export di terre rare, mentre gli Usa hanno offerto di allentare alcune restrizioni su metano, software per la progettazione di chip e componenti per motori a reazione.

 

"NUOVA IDEA PER LA TREGUA" LA PROPOSTA DI LAVROV NELL'INCONTRO CON RUBIO

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2025/07/11/news/idea_tregua_incontro_rubio_lavrov-424723918/

 

DONALD TRUMP - GIORGIA MELONI - MARCO RUBIO

Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha presentato ieri al collega americano Rubio "una nuova idea" per i negoziati sull'Ucraina, che ora il segretario di Stato riporterà al presidente Trump. Resta da capire se si tratta di un'apertura seria, oppure dell'ennesimo tentativo di Putin di guadagnare tempo, davanti alla frustrazione crescente del capo della Casa Bianca e all'intenzione del Senato di approvare al più presto la legge per imporre nuove sanzioni secondarie contro Mosca.

 

Rubio ha incontrato Lavrov a margine del vertice dell'Asean in Malaysia, manifestando come prima cosa il risentimento crescente di Trump, perché la Russia continua a bombardare i civili e non prende sul serio le proposte per un cessate il fuoco. «Putin — come ha detto il presidente americano — ci sta dicendo un sacco di stronzate. È sempre gentile nei nostri colloqui, ma questo non significa nulla».

 

marco rubio con la croce di cenere in diretta a fox news 5

Quindi ha promesso di continuare ad armare Kiev, soprattutto per aiutarla a difendersi ed evitare morti, e di considerare con forza la proposta di legge bipartisan del Senato, che gli darebbe l'autorità di imporre sanzioni secondarie in ogni momento.

 

Il leader repubblicano della Camera alta, Thune, ha detto che lui e i suoi colleghi sarebbero pronti ad approvare il provvedimento entro la fine di luglio.

 

 Lavrov ha capito che la dinamica del conflitto sta cambiando, e Putin rischia di perdere il vantaggio ottenuto con il ritorno di Trump alla Casa Bianca. Quindi ha presentato a Rubio "una nuova idea" per i negoziati sull'Ucraina, senza entrare nei dettagli. Mosca ha solo aggiunto che sarebbe pronta a riattivare i voli diretti.

 

Rubio ha spiegato così l'iniziativa: «Non si tratta di un nuovo approccio. È un nuovo concetto, che sottoporrò al presidente per discuterne». […]

CAPPELLO MAKE AMERICA GREAT AGAIN MADE IN CHINA

MARCO RUBIO NAYIB BUKELE

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…