“QUANTE DENUNCE DI MOLESTIE IN SEDE DI SEPARAZIONE CONFLITTUALE CI SONO CHE POI FINISCONO COME INFONDATE MA INTANTO TI ROVINANO LA VITA E TRAUMATIZZANO I BAMBINI?” – SALVINI EVIDENZIA I RISCHI DELLA NUOVA NORMA SULLA VIOLENZA SESSUALE CHE PREVEDE UN “CONSENSO LIBERO E ATTUALE”: “MI SEMBRA EVIDENTE CHE QUESTA COSA COMPLICA LE VITE DELLE FAMIGLIE ITALIANE E DELLE COPPIE” - L'AVVOCATO GIANDOMENICO CAIAZZA, GIÀ PRESIDENTE DELL'UNIONE DELLE CAMERE PENALI, BOCCIA SENZA APPELLO LA LEGGE SUL CONSENSO: “INACCETTABILE L'INVERSIONE DELL'ONERE DELLA PROVA. MEGLIO FAR CADERE LA LEGGE”
Da La Zanzara
Matteo Salvini a La Zanzara: la legge sul consenso? C’era davvero bisogno di
un’altra legge sullo stupro? La considera una follia?: “In onestà, ne sono stato fatto
partecipe due giorni fa, mi sembra evidente che questa cosa complica le vite, peraltro già complicate, delle famiglie italiane e delle coppie.
E poi ci dicono che c’è un problema di denatalità. Il consenso sessuale è sempre e comunque importante e nessuno deve permettersi di compiere atti di violenza, questa cosa è già disciplinata dalla legge, se serve farne una ulteriore allora l’importante è che non diventi un’arma di chi non si vuole vendicare per un litigio o altro”.
E ancora: “Quante denunce di molestie in sede di separazione
conflittuale ci sono che poi finiscono come infondate ma intanto ti rovinano la vita e
traumatizzano i bambini? Se una vita condivisa comporta una corsa ad ostacoli, come fa un ragazzo di 16 anni durante la pausa tra la terza e la quarta ora a chiedere alla ragazza della seconda B di andare al cinema? Compila una scheda?”
2 - CAIAZZA,INACCETTABILE INVERSIONE ONERE DELLA PROVA
(ANSA) - ROMA, 26 NOV - "La legge porta alle estreme conseguenze, non tollerabili dal sistema, una giusta esigenza di protezione della donna, a livelli talmente estremi da essere inaccettabili".
L'avvocato Giandomenico Caiazza, già presidente dell'Unione delle camere penali, boccia senza appello la legge sul consenso. Quello che proprio non può essere accettato è "l'inversione dell'onere della prova" nei processi per violenza sessuale, cioè il fatto, spiega, che dovrà essere l'uomo denunciato a dimostrare che il consenso al rapporto sessuale c'era.
E la prova rischia di essere impossibile. "Se una donna dice ho avuto quel rapporto sessuale ma non c'era il mio consenso pieno, come fa il denunciato a dimostrare il contrario? Non c'è solo l'inversione dell'onere della prova, non c'è lo strumento per provarlo"
MATTEO SALVINI A NAPOLI - COMIZIO PER EDMONDO CIRIELLI
"Qualunque denuncia nel penale deve essere supportata da elementi di prova. In questo caso invece poichè la norma non chiede più un elemento fattuale di riscontro, ma semplicemente la valutazione sulla sussistenza o meno del consenso, la conseguenza è che nel momento in cui una donna denuncia si presume che non ci sia stato il consenso.
Si porta agli estremi un'idea che nelle premesse è giusta: che la donna debba essere supportata in un percorso giudiziario che la vede potenziale parte offesa. Ma non si può arrivare al punto che si elimini qualunque elemento di prova che vada oltre la dichiarazione della donna. E per come è concepita la norma si può arrivare alla conclusione che nel caso della violenza sessuale si è sollevati da questo onere probatorio".
Che fare allora? "Nei processi di violenza sessuale la protezione della donna che denuncia è già molto alta. Non c'è bisogno di rafforzarla". Meglio far cadere la legge? "Assolutamente sì. Su questo punto non vedo margini per fare passi avanti nè il bisogno di farli. I processi per violenza sessuale dalla parte dell'imputato sono già ora difficilissimi".
matteo salvini giulia bongiorno

