santanche sallusti renzi boschi verdini

“IL PROSSIMO SCARICATO DA RENZI? MARIA ELENA BOSCHI. GIÀ NON SI FA PIÙ FOTOGRAFARE CON LEI E ALLA CAMERA PER LA FIDUCIA LUI NON È ANDATO A MOSTRARLE SOLIDARIETÀ. MA IL COLPO DI SCENA SARÀ L'ITALICUM. RENZI PASSERÀ SOPRA LA BOSCHI COME SCHIACCIASASSI’’

santanche sallustisantanche sallusti

Pietro Senaldi per “Libero Quotidiano”

 

Adesso basta, andrebbe licenziato».

Onorevole Santanché, non starà mica parlando di Berlusconi?
«Ma cosa dice? Parlo delle mie aziende, non del partito».
 

Già, lì avete più guai con più persone, oltre cento addii da inizio legislatura...
«La matematica inganna. Forza Italia è da sempre un partito allo stesso tempo anarchico e monarchico, dove sensibilità e caratteri diversi sono tenuti insieme dal leaderismo di Berlusconi. Da fuori può sembrare un casino ma la situazione in realtà è meno confusa e drammatica di quanto sembra».

santanche e sallusti alla scalasantanche e sallusti alla scala


Il problema però stavolta sembra proprio Berlusconi: se ne sta sempre ad Arcore e non interviene...
«È sempre ad Arcore perché ci sta bene. Per ora è defilato perché i tempi non sono maturi, e in politica i tempi sono la cosa da non sbagliare. Quando tornerà, si riprenderà voti e partito. Il problema è se ha voglia di tornare...».

Allora anche lei pensa che sia stufo?
«Più che altro penso che sia deluso da Forza Italia, da come non abbiamo reagito alla sua indegna cacciata dal Parlamento. Dovevamo scatenare una guerra atomica e non è stato così».

renzi a cernobbio con la boschi nirenzi a cernobbio con la boschi niRENZI BOSCHI fbRENZI BOSCHI fbMATTEO RENZI E DENIS VERDINI MATTEO RENZI E DENIS VERDINI renzi verdini  renzi verdini


Si dice che voglia ribaltare il partito...
«Tutti abbiamo fatto del nostro meglio, ma tanti ormai hanno esaurito la spinta di un tempo. Comprendo che Silvio voglia cambiare».

Chi resterà?
«Direi che puntare su quelli che portano voti potrebbe essere un buon criterio di selezione. Per il resto, il turn over è cosa buona e giusta».

Cosa sta aspettando?
«Berlusconi è un genio; va preso, non interpretato. Quindi io non lo interpreto. Mi auguro che stia studiando uno dei suoi colpi di teatro per la rentrée. Ho fede che sia così».

Sicura che Silvio non sia in sonno perché sotto sotto gli conviene che Renzi governi, così gli alleati stanno buoni e le aziende pure?
«Tutte balle. Sono i grillini che cercano l' inciucio. Noi facciamo opposizione patriottica. Gli interessi degli italiani vengono prima dei nostri».

Cosa pensa di tutti i forzisti che, attraverso Verdini, se ne stanno andando con Renzi?
«Tra di loro ho molti amici ma penso che stiano sbagliando e che a fidarsi di Renzi rimarranno con un pugno di mosche in mano».

Ragionamento valido anche per Verdini?
«Verdini è stata la perdita più grave, perché è un grande organizzatore, ma anche la più logica. Era il garante del patto del Nazareno e quando questo è saltato, coerentemente Denis è uscito da Forza Italia. Detto questo, voglio avvertirlo: per quanto Verdini sia un uomo di grande intelligenza politica, Renzi sta prendendo per il culo anche lui. Ma quando se ne accorgerà, io per lui ci sarò».

Dicevate che Renzi è come Berlusconi. Avete cambiato opinione?
«Decisamente. Alla prova dei fatti, non hanno nulla in comune. Renzi non ha nulla di umano, Berlusconi è tutta umanità. Berlusconi è stato eletto tre volte premier, Renzi non è mai stato eletto. Silvio è un generoso, non molla nessuno, piuttosto si fa mollare. Matteo è un cinico, ti usa come un taxi e poi ti scarica. Sono già piene le fosse di suoi ex fedelissimi».

fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria  9fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria 9renzi boschi banca etruriarenzi boschi banca etruriamaria elena boschi banca etruriamaria elena boschi banca etruria


Ma lei fu tradita da Silvio: quando fondò la Destra con Storace le preferì Fini...
«E bene fece, doveva andare al governo. Sono machiavellica anche quando devo pagare io il prezzo. L' unica critica che faccio a Berlusconi è che sbaglia un po' troppo spesso gli uomini. È un buono, e più sono piccoli, più si fa intenerire».

Chi sarà il prossimo scaricato da Renzi?
«Si tenga forte: Maria Elena Boschi. Già non si fa più fotografare con lei e alla Camera per la fiducia lui non è andato a mostrarle solidarietà anche se il voto favorevole era scontato. Ma il colpo di scena sarà sulla legge elettorale. Boschi, stai serena, mi viene da dire».

Cosa intende?
«È ormai chiaro che l'Italicum è un autogol e che se Renzi andasse al ballottaggio, Cinquestelle avrebbe serie possibilità di batterlo. Quindi, sei mesi prima delle elezioni, Renzi cambierà la legge, passando sopra la Boschi come uno schiacciasassi».

Che giudizio ha del ministro delle Riforme?
«Sicuramente le sceme sono fatte diverse. Però penso che lo scandalo di Banca Etruria l' abbia segnata irrimediabilmente. Non rivedremo mai più la Boschi a cui c' eravamo abituati. È come Scajola con la casa, molto peggio se pensiamo che qui parliamo di migliaia di piccoli risparmiatori truffati».

Secondo lei si dovrebbe dimettere?
«Premesso che se uno scandalo del genere fosse capitato a noi di Forza Italia ci avrebbero sparato per strada, non voglio fare certo la giustizialista. Dico solo che, se fosse stata coerente con quanto da lei stessa detto sul figlio della Cancellieri e su quello di Lupi, si sarebbe già dimessa. Ma evidentemente per lei le regole sono diverse, e non penso solo a causa della sua avvenenza o delle sue capacità dialettiche».

Questione di opportunità politica?
«Anche di opportunità politica. Se la magistratura non si rivelerà ancora una volta politicizzata e le indagini faranno il loro corso, sospetto che emergeranno elementi che renderanno le dimissioni opportune da ogni punto di vista. Anche in politica, business is business».

santanche storace buontempo lapsantanche storace buontempo lap

 

Che idea si è fatta del ruolo del Pd toscano nello scandalo?
«Che Fassino era un dilettante e D' Alema uno studente. È il Giglio Magico la vera merchant bank dove non si parla inglese».


Salvini è il più scatenato nell' attaccare il governo su Banca Etruria, voi neppure avete votalo la sfiducia alla Boschi...
«Ma voteremo la sfiducia a tutto il governo. È sterile insistere sulle distanze tra Lega e Forza Italia. Il centrodestra è uno, quello che si è visto a Bologna, comprende anche la Meloni e unito può tornare al governo puntando su taglio delle tasse, taglio degli sprechi, sicurezza e difesa dei valori occidentali dall' islamizzazione e dalla bomba immigrazione. Gli ultimi sondaggi, uniti, ci danno sopra il Pd».

E se l' erede di Berlusconi fosse Della Valle?
«Chiunque si aggiunge è il benvenuto. Spero che i capitani coraggiosi si facciano avanti in questi tempi di boy scout che non hanno mai lavorato e tanto meno fatto impresa. Ma si decida, altrimenti rischia di diventare un tormentone».

Con i suoi giornali farà politica?
«Sono un editore puro. Con i miei due ultimi acquisti, «Novella 2000» e «Visto», racconterò l'Italia attraverso il gossip. È anche vero però che questi giornali, siccome non sono orientati, fanno più politica di quelli di partito, perché si rivolgono a un pubblico senza pregiudizi. Come in tv, dove pesa più un'intervista da Barbara D'Urso che da Lilli Gruber».

Ma lei ha comprato «Novella 2000» per non finirci più sopra o per finirci tutte le settimane?
«L' ho comprata perché credo nell' editoria, se il prodotto è verticale, di nicchia e va a solleticare una passione».

EDOARDO BARALDI SANTANCHE PIANGE BERLUSCONI EDOARDO BARALDI SANTANCHE PIANGE BERLUSCONI LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI CICCHITTO SANTANCHE LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI CICCHITTO SANTANCHE BERLU E SANTANCHE images jpegBERLU E SANTANCHE images jpeg


Ottimo piano editoriale, ma non mi ha risposto...
«Non ho bisogno di «Novella», lo sa che sono finita pure sulla Treccani? Mi basta mettere un vestito alla Prima della Scala perché si parli di me».


Il suo compagno Sallusti si è un filo imbarazzato per la mise...
«Davvero? A me a casa ha detto che stavo benissimo».


Avrà cambiato idea...
«Mettiamola così: se Sallusti fosse accusato di aver rapinato una banca, io direi che ero con lui. Forse per lui funziona diversamente».

E questo cesto pieno di cartoncini con lei in papillon e boa verde?
«Metta giù le mani, non sono destinati al pubblico. Non vorrei che qualcuno si arrabbiasse o si imbarazzasse troppo».

gasp51 santanche berlusconigasp51 santanche berlusconigasp25 vigorelli santanche berlusconigasp25 vigorelli santanche berlusconigasp64 santanche berlusconigasp64 santanche berlusconidestra12 santanche berlusconi abbioccodestra12 santanche berlusconi abbiocco


Dovrebbe scrivere un libro...
«Lo sto facendo: 12-13 capitoli, ognuno dedicato a uno spaccato della mia vita, dalla maternità, alla politica, agli anni della formazione».

Ce n' è uno pure su Sallusti?
«Può essere, lasciamo un po' di suspence. Posso dire che uscirà in primavera».

Già, chissà poi chi glielo fa fare a Sallusti di candidarsi a sindaco di Milano?
«Me lo chiedo anch' io. Ma andiamoci piano, per ora ha solo risposto a una richiesta di Berlusconi di fare il candidato. Immagino ci siano delle condizioni».

Ma se non lo eleggono, poi lo assume lei come direttore?
«No, io non pubblico quotidiani».

Chessò, magari come direttore editoriale?
«Alessandro è un giornalista di grande talento, non credo avrà mai problemi occupazionali, anche se dovesse candidarsi e le elezioni dovessero andare male. E poi lui non è proprio il tipo che si fa problemi di questo genere».

Perché non ufficializza la candidatura?
«Evidentemente non c' è ancora una decisione. Al momento trovo più saggio godersi lo spettacolo del caos a sinistra, con Sala e la Balzani che fanno a gara a chi è più comunista».

E perché non si è candidata lei, si parla di Torino?
«Io non me lo posso permettere. Ho un' azienda editoriale da mandare avanti. In tre anni e mezzo ho acquistato sette testate, siamo in più di cento. E nel 2016 comprerò altri due giornali».

Che tipo di imprenditore è?
«Di destra e liberale. Quindi la mia regola è: massima libertà a tutti ma sui conti comanda chi paga. E nella gestione, mi comporto come un capo famiglia. Questo anche nella vita privata, a dire il vero; per questo in genere non piaccio agli uomini».

Come non piace?
«Massì, non li metto a loro agio, vedono che non sono disponibile, mi avvertono come una dura, anche se in realtà nel privato sono una dolce e premurosa. Anche Sallusti ho dovuto corteggiarlo io».

E come l' ha conquistato?
«Lui ha tutto quello che non mi piace. Ha un pessimo carattere, è poco vivace, taciturno, rigido. Ma è anche un uomo all' antica e di saldi valori. Questo ci ha avvicinati, e quando mi ha conosciuta per quello che sono sotto la maschera da uomo che mi metto per lavorare, l' ho conquistato».

Lui si è appena separato, non c' è due senza tre... A quando le nozze?
«Ma che domanda è? Un po' di privacy. Ci scegliamo ogni giorno e va bene così».

20080410 santanche berlusconi artefatti20080410 santanche berlusconi artefattibr40 santanche berlusconibr40 santanche berlusconi


La pasionaria azzurra spiega i silenzi di Berlusconi e manda un messaggio a Della Valle «Sto scrivendo un'autobiografia e forse dedicherò un capitolo a Sallusti. Esce in aprile ma la politica la farò con Novella 2000»

fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria  5fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria 5TRIBUNA A SAN SIRO ALESSANDRO SALLUSTI IN MEZZO A DANIELA SANTANCHE SILVIO BERLUSCONI E MARIA ROSARIA ROSSI TRIBUNA A SAN SIRO ALESSANDRO SALLUSTI IN MEZZO A DANIELA SANTANCHE SILVIO BERLUSCONI E MARIA ROSARIA ROSSI Santanch berlusconi Santanch berlusconi SCALA! SANTANCHESCALA! SANTANCHE

 

Ultimi Dagoreport

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…