
MICHELE CHI? - "SANTORO SEMBRA MAURO CORONA E SVOLGE LA SUA STESSA FUNZIONE, QUELLA DI “SCALDAPUBBLICO” – ALDO GRASSO AFFETTA IL TELE-MASANIELLO, OSPITE DI GILETTI: “COME CORONA RICORDA LE SUE AVVENTURE NEI BOSCHI, COSÌ SANTORO RIEVOCA IL SUO AMORE PER LA RUSSIA. LO FA NON DICENDO MAI CHE PUTIN HA INVASO UN PAESE SOVRANO. SANTORO E CORONA SONO ORMAI AMBASCIATORI DI PACE - LONTANI I TEMI DI “SERVIRE IL POPOLO”. PER LORO IL DUBBIO NON È MAI STATO UN DESTINO CAPACE DI PRECLUDERE IL PRIVILEGIO DELL’ILLUSIONE…" - VIDEO
Aldo Grasso per il "Corriere della Sera" - Estratti
Colgo al volo il suggerimento di un’amica: «Guarda Giletti, Santoro è il suo Mauro Corona!». E aggiunge un paradosso: «Così Massimo Giletti sembra uno di sinistra e Bianca Berlinguer una di destra».
Troppo eccitante l’invito. In effetti, a inizio trasmissione (appare la scritta «anteprima») Michele Santoro si produce nei suoi numeri più riusciti: la demagogia a tutto campo.
Giletti, abbronzato quasi quanto Trump, lo segue estasiato, non osa mai interromperlo o contraddirlo. È proprio vero, Santoro sembra Corona o, quanto meno, svolge la sua stessa funzione, quella di «scaldapubblico», apre la strada a una promozione di un tour teatrale di Marco Travaglio, al delitto di Garlasco e all’epopea della Gintoneria.
(...) Come Corona ricorda le sue avventure nei boschi, così Santoro rievoca il suo amore per la Russia, condiviso per tanti anni con Giulietto Chiesa, nominandolo da vivo.
Lo fa in maniera trasversale non dicendo mai che Putin ha invaso un Paese sovrano. Se lo ha fatto, l’ha fatto solo per garantirsi una sicurezza nei confronti di quei guerrafondai della Nato. Insomma, Putin sta massacrando un popolo solo per ragioni di sicurezza.
michele santoro lo stato delle cose 3
Non ricordo più a che proposito Santoro ha detto che è «una questione di postura», ma quando uno usa un’espressione del genere ci regala inconsapevolmente un sintomo di morte spirituale.
Santoro e Corona sono ormai ambasciatori di pace, il trascorrere degli anni ha portato loro in dono saggezza e lungimiranza. Sono ancora fumantini ma ormai rassegnati al ruolo di «scaldapubblico» (lontani i temi di «Servire il popolo»).
Per loro il dubbio non è mai stato un destino capace di precludere il privilegio dell’illusione. L’aspirazione ad apparire, nell’implacabilità del tempo che passa, assume una forma sempre più affannosa, come se avesse preso il posto della fede nell’immortalità.
La lora ancora di salvezza è il grande valore pratico delle certezze o, forse, delle idee fisse.
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mauro corona 5
mauro corona a verissimo
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massimo giletti lo stato delle cose