L’ITALIA CHE CAMBIA - IL SENATO SALVA DE GREGORIO, CON AMPIA MAGGIORANZA A SCRUTINIO SEGRETO: 169 CONTRO, 109 A FAVORE, 16 ASTENUTI - I PM AVEVANO CHIESTO I DOMICILIARI PER L’INCHIESTA SU LAVITOLA - FOLLINI, CAPO DELLA GIUNTA PER LE IMMUNITÀ: “DECISIONE INGIUSTA, FARÀ CRESCERE IL FIUME DELLA PROTESTA” - SALVO ANCHE FORMIGONI: LA LEGA CHE SBRAITA TANTO, SA BENISSIMO CHE ALLE URNE PRENDEREBBE SOLO SCHIAFFI E VOTA CONTRO LA MOZIONE DI SFIDUCIA. CAPOGRUPPO PD IN VACANZA…

1- LAVITOLA: SENATO NEGA ARRESTO DE GREGORIO
(ANSA) - L'Aula del Senato con 169 no, 109 sì e 16 astenuti boccia, a scrutinio segreto, la richiesta dei pm di arresti domiciliari per il senatore Sergio De Gregorio coinvolto nell'inchiesta sul faccendiere Valter Lavitola. Il Senato ribalta il verdetto della Giunta. Vota contro la proposta di arresto il Pdl, a favore Lega, Pd, Idv, Udc.

2- BALBONI, DA PDL NO ALL' ARRESTO DI DE GREGORIO
(ANSA) - Il Pdl ribadisce il suo 'no' agli arresti domiciliari per il senatore Sergio de Gregorio di cui si sta occupando l'Aula del Senato che deve votare sulla decisione della Giunta, passata a stretta maggioranza, di accogliere la richiesta dei magistrati. "Noi siamo qui per giudicare - ha detto il senatore del Pdl Alberto Balboni, vicepresidente della Giunta delle immunità - se ci sono ragioni così gravi da privare questa assemblea del suo plenum. Se esistono ragioni talmente gravi. Visto che mai in 60 anni, quest'aula ha commesso una simile misura. E per quanto riguarda la Camera, è avvenuto in soli tre casi e sempre in casi gravissimi reati contro la pubblica incolumità e di terrorismo".

"Ma - ha sottolineato Balboni - sul caso di Papa, la cassazione qualche mese dopo ha detto che non c'erano i presupposti per concedere quella misura e allora bisogna riflettere". Secondo Balboni, tra l'altro, nel caso di De Gregorio non esiste pericolo di fuga, inquinamento di prove né possibilità di reiterazione del reato. "Anche perché - osserva Balboni - é lo stesso gip che parla del rapporto di collaborazione che ha sempre dato De Gregorio".

3- FOLLINI, SU DE GREGORIO DECISIONE INGIUSTA
(ANSA) - "Il voto della Giunta a favore dell'autorizzazione all'arresto del senatore De Gregorio è stato capovolto oggi dall'Aula a scrutinio segreto. Con il che, secondo me, si è presa una decisione ingiusta e si è dato un contributo a gonfiare ancora di più il fiume in piena della protesta". E' la reazione a caldo di Marco Follini, presidente della giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato subito dopo il voto dell'Aula che ha ribaltato la decisione della stessa giunta sulla vicenda del senatore De Gregorio.


4- REGIONE, RESPINTA LA MOZIONE DI SFIDUCIA - FORMIGONI : «FALSITÀ CONTRO DI ME »
Da Corriere.it

L'aula del Consiglio regionale ha respinto la mozione di sfiducia presentata dal centrosinistra. Compattamente Pdl e Lega hanno rigettato il documento dell'opposizione contro Formigoni.
IL GOVERNATORE - Discorso tutto all'attacco del presidente della Regione Formigoni nel giorno di discussione dela mozione di sfiducia contro di lui. «Contro di me- ha sostenuto Formigoni- sono state dette un mare di falsità, il centrosinistra, dopo aver fatto cadere il governo Berlusconi- Bossi, voleva dare la spallata finale al centrodestra». «Nessun passo indietro - ha ribadito il governatore- la Lombardia è la regione meglio amministrata in Italia».

LA LEGA - «È nostra intenzione arrivare fino alla scadenza naturale della legislatura e consentire alla Lombardia di competere con le aree più avanzate d'Europa». A dirlo è il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale, Stefano Galli, intervenendo nella discussione sulla mozione di sfiducia al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Il capogruppo del Carroccio ha quindi risposto no all'appello del Pd a sfiduciare Formigoni.

IL VOTO - Il Consiglio regionale si esprime a voto palese e anche per questo l'esito sembra scontato. Nella mozione, firmata da tutti i gruppi del centrosinistra (e appoggiata anche dall'Udc), si evidenzia come l'attuale legislatura sia «pesantemente segnata, sin dall'inizio, da diverse preoccupanti vicende che hanno fatto emergere su più fronti gravi problemi di rispetto della legalità». «Basta con il gossip» ha detto il capogruppo del Pdl, Paolo Valentini - Noi andiamo avanti con questa maggioranza e questo presidente: siamo sempre aperti a contributi».

LA LEGA- Vista la riconfermata fiducia del Carroccio a Formigoni restano dunque solo sullo sfondo (per ora) gli avvertimenti del neosegretario della Lega lombarda, Matteo Salvini, che a Formigoni ha chiesto nei giorni scorsi di lasciare l'incarico di commissario Expo.

IL CAPOGRUPPO IN VACANZA - Durante il Consiglio regionale è esploso il caso del capogruppo del Pd Luca Gaffuri, primo firmatario della mozione di sfiducia contro Formigoni, assente perchè in vacanza. L'esponente dei democratici è stato attaccato dal centrodestra: «Nel momento in cui l'opposizione porta in Consiglio la sfiducia al presidente lombardo, uno dei suoi massimi esponenti è al mare». Luca Gaffuri ha risposto con una nota: «Sono in corso polemiche pretestuose sollevate dalla maggioranza sulla mia assenza. Polemiche motivate dal comprensibile intento di spostare l'attenzione dalle vicende che riguardano Formigoni e che hanno portato alla nostra mozione di sfiducia». «Avevo avvisato per tempo - ha fatto sapere Gaffuri - che in questi giorni sarei stato assente. Nessuno, del resto, può dubitare del mio impegno per indurre Formigoni. Il resto - conclude il capogruppo del Pd al Pirellone - è fumo negli occhi».

 

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