beppe grillo virginia raggi chiara appendino

CON BEPPE O CON GIUSEPPE? – VIRGINIA RAGGI NON HA ANCORA DECISO CON CHI SCHIERARSI: DATA IN QUOTA GRILLO, AL PUNTO DA ESSERE TRA I POSSIBILI NOMI DEL NUOVO COMITATO DIRETTIVO DEL MOVIMENTO, LA SINDACA DI ROMA NON VUOLE ESPORSI TROPPO PERCHÉ TEME IL CONTRACCOLPO ELETTORALE - LA APPENDINO INVECE HA DECISO DI SCHIERARSI CON L’EX PREMIER, MA I CONSIGLIERI COMUNALI E LA “DIRIGENZA” PENTASTELLATA DI TORINO STA DALLA PARTE DI BEPPE-MAO (E ANCORA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE PER LE AMMINISTRATIVE...)

1 - LA DIASPORA GRILLINA CHE PREOCCUPA VIRGINIA MEGLIO CONTE DI GRILLO

Lorenzo d' Albergo per “la Repubblica - Roma”

BEPPE GRILLO VIRGINIA RAGGI

 

In equilibrio sui vetri rotti del Movimento. Così Virginia Raggi si avvicina alle Comunali. Giusto il tempo di festeggiare per il sondaggio dell' istituto Noto, favorevole al team grillino. Poi sul Campidoglio si sono abbattuti fragorosi i primi strascichi della lite tra l' ex premier Giuseppe Conte e Beppe Grillo, fondatore e garante dei 5S. Una maledizione che minaccia di portare via sponsor e consensi alla sindaca pentastellata.

 

Tanto che l' unico commento ufficiale di palazzo Senatorio - dove gli sherpa della prima cittadina sono in continuo contatto con i parlamentari romani - è più che altro un auspicio: « Speriamo che lo scontro si ricomponga ».

giuseppe conte virginia raggi 2

 

Il desiderio di Raggi, che fin qui aveva incassato sia i «daje» di Grillo che l' endorsement di Conte, appare però di difficilissima realizzazione. I leader non si parlano e, dice un assessore di peso, «sarebbe stato decisamente meglio non ritrovarsi in questa situazione». Perché Raggi, in caso di scissione, potrebbe essere chiamata a scegliere ( controvoglia) da che parte stare. Data in quota Grillo, pronta persino a entrare nel nuovo comitato direttivo del Movimento, la sindaca non vuole però perdere la spinta che gli assicura Conte: senza il suo appoggio, c' è il pericolo di un' emorragia di preferenze.

 

CHIARA APPENDINO GIUSEPPE CONTE

Il Pd già gongola. « Quando litigavamo noi, i sondaggi ci davano sempre in calo. Stavolta tocca a loro » , commentano i dem romani e laziali. Gli stessi che ragionano sulle parole di Roberto Gualtieri. Nelle ultime interviste, parlando del suo presidente del Consiglio, il candidato del centrosinistra alle Comunali d' autunno aveva dato per scontato il supporto di Conte a Raggi: «Giuseppe, con cui siamo amici, ha appena preso in mano il Movimento e deve stare dalla sua parte a prescindere » . Ora la situazione è cambiata. Nessuno, però, al Nazareno si aspetta un cambio di rotta: « Più facile che, considerato pure il trambusto delle ultime ore, Conte su Roma scelga il silenzio».

 

roberto gualtieri

Ipotesi, idee basate sugli aggiornamenti delle ultime ore e sui pochi elementi a disposizione. Cercano lumi persino due big del Campidoglio grillino come il capogruppo Giuliano Pacetti e il suo predecessore, Paolo Ferrara: «Saremmo curiosi di leggere lo statuto scritto da Conte. Sarebbe carino, giusto per capire il motivo del contendere » . Impossibile strappare una risposta sul dualismo Grillo- Conte: « Non scegliamo. Non serve. L' elettorato a Roma guarda ai fatti, non alle diatribe».

giuseppe conte virginia raggi

 

Resta Raggi, a fare i conti con il pallottoliere. Quando il nome dell' ex premier è stato affiancato al Movimento, c' è stato un salto di almeno 5 punti percentuali. Gli stessi che ora rischiano di volatilizzarsi, tanto a livello nazionale che cittadino.

 

Poi c' è la questione Grillo. I contatti con il fondatore, l' autoproclamato « Elevato » , sono quotidiani. Legame strettissimo. Quelli con Conte, il professore che tenne a battesimo la sindaca al primo esame di Giurisprudenza, si sono incrinati per il mancato invito della prima cittadina al tavolo sul Giubileo convocato a palazzo Chigi a inizio novembre 2020.

GRILLO CASALEGGIO CONTE BY OSHO

 

Poi, con fatica, sono ridecollati. Fino al blitz dell' ex presidente all' aperitivo elettorale di Raggi alla Città dell' Altra Economia. Parole di apprezzamento e foto in posa con la maglia di Virginik. Un' istantanea che, tra i timori della sindaca e gli opposti umori dei municipi e dei consiglieri capitolini sulla sfida per il futuro del Movimento, ora pare sbiadire.

giuseppe conte chiara appendino

 

2 - APPENDINO È SULLA STRADA DI CONTE "TORNARE AL PASSATO NON È LA RISPOSTA"

Bernardo Basilici Menini e Maurizio Tropeano per "la Stampa"

 

Chiara Appendino non ha ancora preso una decisione ufficiale ma ieri mattina, a margine della visita ai cantieri della metropolitana, ha dato voce al suo malessere e fatto alcune riflessioni politiche che indicano la volontà di condividere il percorso politico di Giuseppe Conte che ha fatto sapere che «il suo progetto non resterà nel cassetto».

 

conte grillo

Primo ragionamento: «Un ritorno al passato» non è «assolutamente la risposta, dovevamo guardare avanti, abbiamo perso una grande occasione». Secondo spunto: «Il Movimento é una forza politica che è nata per porre al centro delle azioni di governo alcune tematiche.

 

Se c' è un Movimento che è ancora capace di farlo ha senso perché puoi provare a incidere, se invece è per stare in una forza politica tanto per starci, se qualcuno non ci crede è giusto fare le proprie valutazioni».

 

giuseppe conte virginia raggi 3

Parole che suonano come un addio a Beppe Grillo mentre in consiglio comunale, invece, la maggioranza degli eletti si è già schierata con Beppe Grillo. Daniela Albano, Monica Amore, Chiara Giacosa, Federico Mensio, Maura Paoli e Fabio Versaci lo hanno annunciato sui social.

 

La capogruppo Valentina Sganga con Giovanna Buccolo e Cinzia Carlevaris guardano con favore alla mossa del fondatore del M5S. Altri invece come Barbara Azzarà, Tra i consiglieri comunali c' è anche chi non si è ancora espresso - Giovara, Imbesi, Malanca e Napolitano - mentre Marco Chessa, Andrea Russi, Francesco Sicari, Antonio Fornari e Carlotta Tevere sono a fianco della sindaca che si dice convinta che «il Movimento ha perso una grande occasione di discutere su una riorganizzazione e sull' avere alla guida una persona che ha dimostrato di voler bene al Movimento». E aggiunge: «Sono quattro mesi che Conte lavora su questo percorso e penso avrebbe potuto guidarci in una rifondazione che tutti riteniamo necessaria».

grillo raggi

 

Adesso, però, resta da capire che cosa succederà sulla scelta del candidato sindaco del M5S. I due sfidanti, Sganga e Russi, sono su due fronti opposti. Per Appendino «non è questo il momento di prendere decisioni sulle liste e sui candidati» e sottolinea la necessità di prendere tempo, uno due giorni, per poi «fare a freddo tutti i ragionamenti necessari». Dal suo punto di vista, infatti, c' è ancora troppa incertezza: «Non è neanche chiaro chi detiene il simbolo e me ci si può candidare». E la sindaca lavorerà perché «la città possa presentarsi anche con il nostro contributo» anche se servirà capire «se sarà possibile e con quali modalità».

conte raggi

 

Non la pensa così la maggioranza del M5S subalpino che ha deciso di pubblicare sulla pagina Facebook Movimento 5 Stelle Torino una chiamata alla armi per tutti coloro che volessero candidarsi in Comune o nelle circoscrizioni: «Noi ci siamo, non abbiamo bisogno di leader, ma di portavoce che sappiano ascoltare senza imporre».

 

La promessa: «Abbiamo persone che hanno presentato la loro candidatura e a breve chiuderemo le liste elettorali, poi il candidato o la candidata sindaca». Il post è servito a rafforzare la richiesta di eletti e attivisti di scegliesse il candidato il prima possibile, per metterlo al riparo dal temporale romano. Un tentativo che il parlamentare Davide Serritella ha stoppato perché «anche senza Conte ci sono state indicazioni precise dal capo politico pro tempore Vito Crimi». Ma il braccio di ferro è continuato e di fronte alla fermezza dei grillini doc - «noi non arretriamo di un millimetro, lo facciano altri che non hanno nulla da perdere» - Serritella ha dato il suo ok alla raccolta delle disponibilità personali.

grillo raggichiara appendino giuseppe conteil vaffa di grillo a conte tweet by osho conte grilloconte appendino

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)