ARRIVA IL VISTO, SNOWDEN LASCIA L’AEROPORTO DI MOSCA ED ENTRA IN RUSSIA - “CONCESSO ASILO POLITICO PER UN ANNO” - PUTIN, GIRO DI VITE SULLE COMUNICAZIONI WEB: IL CREMLINO TEME LA "PRIMAVERA RUSSA"

1. ARRIVA IL VISTO, SNOWDEN ENTRA IN RUSSIA - "CONCESSO ASILO POLITICO PER UN ANNO"
Lastampa.it

La talpa dei servizi di sicurezza Usa Edward Snowden ha lasciato l'area transiti dell'aeroporto moscovita di Sheremetevo ed è entrato in territorio russo. Lo dicono fonti dell'aeroporto, dopo che il legale Anatoly Kucherena ha annunciato che il Servizio federale di migrazione gli ha consegnato le carte che lo autorizzano a entrare in Russia.

"Oggi Edward Snowden ha attraversato il confine russo ed è ora sul territorio del nostro Paese" ha detto la fonte. Kucherena ha detto che Mosca ha concesso un asilo temporaneo di un anno all'ex consulente del servizi Usa. "Gli ho appena consegnato i documenti del Servizio federale di migrazione russo. Ora può lasciare l'area transiti". Snowden era bloccato all'aeroporto dal 23 giugno scorso, quando era arrivato da Hong Kong, ma non aveva potuto proseguire perchè gli Usa gli avevano tolto il passaporto. Il luogo sicuro dove Snowden è diretto non verrà rivelato per non mettere a rischio la sua sicurezza personale, ha detto l'avvocato.

2. PUTIN, GIRO DI VITE SULLE COMUNICAZIONI WEB: IL CREMLINO TEME LA "PRIMAVERA RUSSA"
Repubblica.it

Firmato un documento che delinea quattro principali minacce per in materia di sicurezza informatica internazionale. L'uso delle tecnologie come "arma di informazioni" per scopi militari e politici e a fini terroristici, crimini informatic e la creazione e la diffusione di programmi dannosi. Intanto nel paese è polemica per la stretta anche sulla condivisione di file Vladimir Putin ha firmato un documento dal titolo "I fondamenti per le politiche di Stato della Federazione Russa nel periodo fino al 2020". La firma è avvenuta alla fine della scorsa settimana.

La notizia arriva dal Kommersant, che riferisce: "Il documento delinea quattro principali minacce per la Russia in materia di sicurezza informatica internazionale. Il primo è l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione come "arma di informazione" per scopi militari e politici e nelle azioni ostili e atti di aggressione. Il secondo è l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione a fini terroristici. Il terzo è crimini informatici, compreso l'accesso non autorizzato alle informazioni sul computer e la creazione e la diffusione di "programmi dannosi".

Il documento ha ribadito che la quarta minaccia indicato nel documento riflette un approccio puramente russo, ovvero l'uso di Internet per "interferenza negli affari interni dei paesi", "violazioni di ordine pubblico" e "propaganda di idee violente". Secondo il Kommersant le autorità russe hanno dato attenzione a questo tipo di scenari a causa degli eventi che si sono verificati nella "primavera araba". In cui l'organizzazione delle rivolte attraverso i social network ha dimostrato il potenziale di Internet per il coordinamento delle azioni antigovernative.

Le autorità russe intendono affrontare queste minacce insieme ai loro alleati, in primo luogo i membri della SCO, CSTO, e BRICS. In questo modo la Russia spera che la condivisione dell'iniziativa con questi alleati faciliti l'adozione da parte delle Nazioni Unite di una convenzione sulla sicurezza informatica internazionale. Con lo sviluppo di norme riconosciute a livello internazionale che regolino il comportamento nel cyberspazio, l'internazionalizzazione della gestione di Internet e l'istituzione di un quadro giuridico che disciplini la non proliferazione delle "armi di informazione".

Anti-pirateria. Nonostante le proteste delle aziende internet che gridano alla censura, è entrata in vigore oggi in Russia anche la controversa legge anti-pirateria, che mira a combattere la diffusione online di video e film in violazione del copyright. La legge è stata adottata dalla Duma lo scorso 21 giugno ed approvata dal Consiglio della Federazione il 26 dello stesso mese. Il provvedimento, ribattezzato anche "Sopa russa" - con riferimento al fortemente criticato Stop Online Piracy Act americano - non include la musica, come invece si prevedeva inizialmente. Gli autori del testo sostengono che l'obiettivo è colpire non chi scarica film, ma chi distribuisce tale materiale.

 

 

EDWARD SNOWDEN PUTIN VA A CACCIA AEROPORTO DI MOSCA hacker CORDONE UMANO ANTI PUTIN A MOSCA MANIFESTAZIONI ANTI PUTIN A MOSCA

Ultimi Dagoreport

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?