paolo signorini giovanni toti aldo roberto spinelli

“SONO STATO PRESO IN GIRO DA TOTI” – LA DIFESA DEL VULCANICO IMPRENDITORE ALDO SPINELLI DAVANTI AI PM: “HO DATO FINANZIAMENTI SEMPRE A TUTTI, PERFINO ALLA BONINO CHE NEMMENO CONOSCEVO” – TOTI GLI AVREBBE PROMESSO DI PRIVATIZZARE LA SPIAGGIA DI PUNTA DELL’OLMO DI VARAZZE, MA LÌ "NON SI POTEVA FARE NIENTE PER LA BOLKENSTEIN” – IL FIGLIO, ROBERTO: “È STATO TIRATO PER LA GIACCHETTA DA TUTTI. SI SONO APPROFITTATI DI LUI” - LE LITIGATE SUL CALCIO E LA PASSIONE COMUNE PER GLI OROLOGI SVIZZERI DI LUSSO

1. TOTI: SPINELLI, PRESO IN GIRO DAL GOVERNATORE, PAGAVO TUTTI

aldo spinelli

(ANSA) - "Sono stato preso in giro da Toti". Lo ha detto l'imprenditore Aldo Spinelli rispondendo alle domande del giudice e del pm della Procura della Repubblica guidata da Nicola Piacente che gli contesta di aver pagato in tre anni tangenti per 75 mila euro a Giovanni Toti per ottenere favori e delibere. Le frasi sono riportate oggi dal Corriere della Sera e da altri quotidiani. "Ho dato finanziamenti sempre rispettando la legge a tutti, perfino alla Bonino che nemmeno conoscevo" ha aggiunto, e contro il parere del figlio Roberto - scrive il giornale milanese- come dice anche in un'intercettazione depositata agli atti.

 

2. LEGALE SPINELLI,SOLDI A TUTTI MA PENSAVA FOSSERO TRACCIATI

ALDO E ROBERTO SPINELLI

(ANSA) - "Spinelli ha detto di aver finanziato tutti ma con sottoscrizioni elettorali che pensava fossero tracciate". Lo ha detto l'avvocato di Aldo Spinelli, Vernazza stamani davanti a Palazzo di giustizia a Genova aggiungendo che farà ricorso "al Riesame perché non abbiamo una misura così afflittiva, non siamo in carcere".

 

A chi gli chiedeva se una promessa elettorale non mantenuta consente comunque di configurare il reato di finanziamento illecito, Vernazza ha risposto che "esiste anche il reato di truffa per fare delle ipotesi... c'è da discuterne. Non mettiamo limite alle difese".

 

ALDO SPINELLI VEDE PAOLO SIGNORINI E UNA SIGNORINA ALLO STADIO

Infine l'avvocato genovese ha sottolineato di non aver fatto richiesta di revoca della misura dei domiciliari: "Non la chiedo. Lui vorrebbe tornare in azienda ma non lo può fare e poi secondo me è prematuro, bisogna far andare avanti le cose". A chi gli chiedeva se fosse "scocciato di aver dato senza ricevere nulla in cambio", Vernazza ha risposto: 'Lui dà sempre'.

 

3. SPINELLI: PRESO IN GIRO DA TOTI I MIEI FINANZIAMENTI A TUTTI I PARTITI

Estratto dell’articolo di Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”

 

Gli interrogatori di garanzia di Roberto Spinelli e di suo padre Aldo davanti al gip Paola Faggioni durano poco più di un’ora ciascuno. Tempo relativamente breve, ma sufficiente ad intravedere una linea difensiva che passa per la proiezione dell’immagine di un uomo che, nonostante la baldanza con cui si presenta a dispetto degli 84 anni portati benissimo, soffrirebbe di una solitudine che lo renderebbe vulnerabile. Ed ora che se ne rende conto, scarica il governatore: «Sono stato preso in giro da Toti».

 

giovanni toti aldo spinelli

[…]  «Ho voglia di parlare, avrei voluto parlare l’altra volta», annuncia il vulcanico imprenditore prima di entrare a passo deciso nell’aula del giudice per le indagini preliminari che ha disposto per lui i domiciliari, come aveva fatto sabato scorso quando l’interrogatorio era saltato per un problema di notifica.

 

Che voglia dire più di qualcosa è subito evidente. «Sono stato preso in giro da Toti», dichiara il re della logistica portuale genovese rispondendo alle domande del giudice e del pm della Procura della Repubblica guidata da Nicola Piacente che gli contesta di aver pagato in tre anni tangenti per 75 mila euro a Toti per ottenere favori e delibere. Come quella dell’Autorità portuale presieduta dal totiano Paolo Signorini (l’unico in carcere) per la proroga di 30 anni della concessione demaniale relativa al terminal Rinfuse, che ha consentito alla Spinelli srl di aumentare a dismisura il proprio valore di mercato.

aldo spinelli flavio briatore giovanni toti

 

«Promesse vane» Toti gli avrebbe promesso cose che poi non sarebbe stato in grado di mantenere, dice Spinelli assistito dall’avvocato, Andrea Vernazza, che, quando gli chiedono a cosa si riferisca, fa cenno alla vicenda della privatizzazione della spiaggia di Punta dell’Olmo di Varazze, dove con il figlio ha realizzato un complesso immobiliare. Su quel magnifico tratto di arenile, però, «non si poteva fare niente per la Bolkestein», la direttiva europea sulla gestione delle coste.

LO SCONTRINO PER IL CENONE DI CAPODANNO 2021 ALLO SPORTING MONTECARLO - PAGATO DA ALDO SPINELLI

 

Le accuse riguardano anche la presunta corruzione di Signorini con il quale ha stretto un forte legame personale con regali e benefit in gran parte promessi per un totale di 400 mila euro, tra cui i 22 lussuosi weekend a Montecarlo per 42 notti.

 

La versione dell’imprenditore è che proprio per quel rapporto di amicizia si è sentito in dovere di aiutare Spinelli che era in gravi difficoltà economiche, ad esempio pagando con quasi 15 mila euro il catering del matrimonio della figlia (una delle accuse). In sostanza, afferma che, dopo decenni di attività tra i moli, sentiva su di sé una sorta di responsabilità per il porto che lo spingeva ad interagire nell’interesse di una struttura dalla quale ha ricevuto molto, ma sulla quale ha investito quattro volte di più.

 

Ed i 74 mila euro in 3 anni ai comitati di Toti? «Ho dato finanziamenti sempre rispettando la legge a tutti, perfino alla Bonino che nemmeno conoscevo», e contro il parere del figlio Roberto, come dice anche in un’intercettazione depositata agli atti.

 

ROBERTO SPINELLI

[…]  Prima di Aldo Spinelli, è stata la volta del figlio Roberto, 53 anni, che lavora nella logistica e nell’immobiliare del gruppo.  […]  al giudice Faggioni ha detto che il padre «è stato tirato per la giacchetta da tutti, anche da Toti e da Signorini» perché tutti avrebbero cercato di convincerlo in un momento in cui si sentiva molto solo dopo la morte tre anni fa della moglie Leila: «Ho grande rispetto per mio padre, uomo che si è fatto da solo raggiungendo risultati importanti: per questo non sono voluto entrare mai nei suoi rapporti personali, ma ci sono state persone che si sono approfittate di lui». Non sapeva che il rapporto con Signorini fosse diventato così forte. […]

 

4. DAL CALCIO AGLI OROLOGI DI LUSSO PASSIONI (E LITIGATE) DI SCIÒ ALDO E DEL SUO DELFINO

giovanno toti sale sullo yacht di spinelli

Estratto dell’articolo di Alessandro Fulloni per il “Corriere della Sera”

 

 «Un confronto continuo ma decisioni non sempre condivise», racconta chi li conosce bene entrambi. Di sicuro con discussioni intense, dall’esito incerto, talvolta tese.

Non solo per quanto riguarda i colossali affari legati alla logistica portuale. Ma anche nel calcio. E questo, sin da quando c’era da pianificare le campagne acquisti, prima del Genoa e del Livorno poi.

 

Testardo il padre, il Sciò Aldo Spinelli, 84 anni, self-made man che si è fatto tutto da sé  […]. Ma testardo anche il figlio Roberto, 53, laurea in legge, sposato […].

Skuhravy

 

[…]  Mentre Aldo con i giornalisti si è sempre trovato a suo agio, le interviste concesse da Roberto sono rarissime, eventi in cui tra l’altro si finisce a parlare quasi sempre di pallone. Nel 2019, a Primo Canale , l’emittente genovese, raccontò del bomber Tomás Skuhravy, i cui gol resero indimenticabili le stagioni del Genoa tra il 1990 e il 1995.

 

«Avemmo offerte stratosferiche da Olympique Marsiglia e da Berlusconi» ricordò l’imprenditore. Papà tentennava, per il centravanti erano pronti a sborsare oltre 25 miliardi delle vecchie lire. Il figlio però […] lo convinse a tenerlo. Ma «forse fu un errore perché con quei soldi della cessione saremmo potuti ripartire […] Non fu una grande idea, lo riconosco, ma al cuore non si comanda».

 

aldo spinelli

Gli insider del gruppo Spinelli dicono che le passate discussioni sul calcio non siano differenti da quelle, attuali, sugli affari legati al porto: «Le decisioni le prendono loro, Aldo e Roberto». Di sicuro l’indagine racconta un’altra passione condivisa, quella […] «per il collezionismo di orologi svizzeri di lusso». Se c’è da spendere Roberto non si tira indietro: e in due settimane, nel marzo 2022, nelle gioiellerie di Genova ha lasciato 124.500 euro.

aldo spinelli copia

 

toti signorini 56toti signorini

aldo spinellialdo spinelli

 

burlando schenone sanna e lo yacht di spinelli

burlando schenone e lo yacht di spinellitoti signorini copia

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)