tom barrack trump

DA BARACK A TOM BARRACK: PRONTI PER L'INSEDIAMENTO DI TRUMP? - SARÀ L'EX PADRONE DELLA COSTA SMERALDA E AVVOCATO DI NIXON A GESTIRE LA CERIMONIA, CHE PROMETTE AVRÀ UNA ''SENSUALITÀ SOFT. VI MANCANO I VIP? CI SARÀ LA PIÙ GRANDE CELEBRITY DEL MONDO: OBAMA! AI CONTESTATORI DICO: VENITE TUTTI, E ASCOLTATE COSA HA DA DIRE'' (VIDEO) - IL PRESIDENTE GIURERÀ SU DUE BIBBIE: QUELLA DI LINCOLN E QUELLA REGALATA DALLA MADRE

VIDEO - TOM BARRACK DESCRIVE LA CERIMONIA DI INSEDIAMENTO DI TRUMP SU MSNBC, NETWORK FILO-DEMOCRATICO

 

 

1. TOM BARRACK, DA NEVERLAND DI MICHAEL JACKSON ALLA SARDEGNA. ALL’INAUGURAZIONE DI TRUMP

Andrea Salvadore per il suo blog, www.americanatvblog.com

 

Stamattina apro la televisione e trovo Tom Barrack.

DONALD TRUMP BIBBIADONALD TRUMP BIBBIA

L’uomo e’ a capo del comitato che organizza l’inaugurazione del suo amico di vecchia data, Trump.

Lo ha sostenuto nella campagna elettorale e, come lui, è diventato molto ricco con il real estate, l’immobiliare. E’stato avvocato di Nixon.

Un lungo pezzo del New York Magazine del 2010 ci ha raccontato la sua storia, che allora fece molto parlare anche perche’ c’era dentro Neverland, il celebre ranch di Michael Jackson.

 

4sm04 mrs barrack4sm04 mrs barrack

Da noi Barrack è forse piu’ noto per la sua residenza in Sardegna che leggo ha avuto recenti sviluppi.

In televisione oggi è apparso abile, ragionevole, conciliante, simpatico.

Oltre la superficie del Trump populista, si sta per insediare a Washington una  superclasse dirigente che dovremmo imparare a conoscere meglio.  Serve andare oltre il tweet quotidiano di Trump per capirci di piu’.

Con “spirito laico”, si sarebbe detto una volta.

 

 

2. USA. TRUMP GIURERÀ SU DUE BIBBIE

tom barrack   tom barrack

Paolo M. Alfieri per www.avvenire.it

 

Donald Trump giurerà venerdì come quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti su due Bibbie, una personale e l'altra usata dal presidente repubblicano Abraham Lincoln, quest'ultima scelta anche da Barack Obama in entrambe le sue cerimonie di insediamento.

 

sme02 barrack bacia marzotto renzo persicosme02 barrack bacia marzotto renzo persico

A renderlo noto è stata la commissione per l'inaugurazione presidenziale (Pic). «Nel suo primo discorso inaugurale, il presidente Lincoln fece appello ai "migliori angeli della nostra natura"», ha sottolineato Tom Barrack, presidente della commissione. «Mentre farà lo stesso giuramento 156 anni dopo, il presidente eletto Trump è onorato di porre la sua mano su Bibbie che hanno un significato speciale sia per la sua famiglia che per il nostro Paese», ha aggiunto.

 

iniesta a porto cervo con tom barrackiniesta a porto cervo con tom barrack

 

La Bibbia personale fu donata a Trump dalla madre subito dopo la fine delle scuole elementari in occasione del giorno dei bambini, il 12 giugno 1955. Il testo sacro porta il suo nome in rilievo nella parte bassa della copertina e anche all'interno, con le circostanze in cui gli fu regalato.

 

La Bibbia di Lincoln, rilegata in velluto bordeaux con un bordo di metallo bianco bagnato d'oro, fu invece acquistata per la sua prima inaugurazione da Thomas Carroll, un addetto della Corte suprema. Fa parte della collezione della Biblioteca del Congresso ed è stata usata solo tre volte: una dallo stesso Lincoln nel 1861 e due volte da Obama, nel 2009 e nel 2013.

tom barrack ama trumptom barrack ama trump

 

Ad assistere ad una cerimonia di insediamento senza star (che hanno voluto boicottare così l'evento) sono attese tra le 700mila e le 900mila persone, meno quindi degli oltre due milioni che accorsero per il primo giuramento di Obama. Ma sono previste anche ben 63 manifestazioni, pro e contro Trump, ed altre 36 nei giorni che precedono e seguono l'insediamento, a partire dalla marcia delle donne di sabato, con oltre 200 mila persone, tra cui tante star e attrici di Hollywood.

 

4sm02 tom barrack barrackine4sm02 tom barrack barrackine

La polizia schiererà almeno 28mila agenti lungo un centinaio di blocchi, con 5mila membri della Guardia nazionale e 3mila rinforzi da altri Stati. Tra gli invitati al giuramento ci saranno anche Bill e Hillary Clinton, che negli ultimi giorni è tornata a farsi vedere in pubblico.

 

 

3. USA, TRANSIZIONE: OBAMA LASCIA, TRUMP CI MANDA UN TWEET

Giampiero Gramaglia per http://www.affarinternazionali.it/

 

sme12 barrack aggiustatina dopo la partitasme12 barrack aggiustatina dopo la partita

 

Gli americani devono ancora scoprire che cosa significa una cerimonia d’insediamento “a sensualità soft”, come l’ha sibillinamente promessa Tom Barrack, il responsabile dell’organizzazione dell’evento. Ma hanno già scoperto che cos’è una transizione “accidentata”, che ti mette a disagio come un viaggio aereo quando ci sono turbolenze, senz’altro la meno liscia del dopoguerra. E anche se il presidente uscente Barack Obama ritrova la calma e lo stile nelle ultime battute, una settimana di proteste precede l’Inauguration Day, venerdì 20 gennaio, sul Campidoglio di Washington.

rmint10 tom barrackrmint10 tom barrack

 

Nel suo ultimo video-discorso del sabato mattina, Obama esorta gli americani a essere “guardiani” della loro democrazia: “Non possiamo darla per scontata”. C’è, nel messaggio, un’eco del discorso di commiato fatto martedì a Chicago: “Yes we can” e “Yes we did”, ma non tutto, non abbastanza. Il giorno che Obama venne eletto la prima volta, fu un’alba radiosa di speranza per tutto il Mondo. Adesso che se ne va, è una notte d’angoscia e di incubi, non solo perché gli succede Trump.

0sme47 tom barrack mo laurel rob lowe0sme47 tom barrack mo laurel rob lowe

 

Al doppio mandato del presidente uscente, un 8 pieno non glielo dà nessuno degli esperti che fanno le pagelle sulle tv americane: qualcuno glielo riconosce per l’impegno, il carisma e, magari, l’impatto simbolico del primo nero alla presidenza degli Stati Uniti.

 

4fb10 marta mrs barrack sandra carraro4fb10 marta mrs barrack sandra carraro

Ma quando si tratta di giudicare i risultati conseguiti, i più generosi si fermano a un 7+ standard, qualcuno non va oltre il 6-. Perché Obama non ha mantenuto tutto quello che faceva sperare: è stato migliore come candidato che come comandante-in-capo.

 

 

4fb9 marta incatena t barrack4fb9 marta incatena t barrack

C’è un’America che raccoglie la raccomandazione del presidente: un fiume di persone confluisce sul Mall di Washington a una manifestazione indetta in occasione del Martin Luther King Day e organizzata dal National Action Network del reverendo Al Sharpton.

 

tom barrack costa smeraldatom barrack costa smeralda

Anche perché fa freddo e c’è la neve, il colpo d’occhio non è quello che aveva di fronte il reverendo King quando, sulla gradinata del Lincoln Memorial, fece il discorso del Sogno: un milione di persone fino e oltre il Washington Monument. Ma il segnale è chiaro e duplice: la gente è lì per tutelare il sogno di MLK e l'eredità d’Obama.

 

tom barrack in barca con rob lowetom barrack in barca con rob lowe

In polemica con l’insediamento di Trump, è anche stata la Marcia delle Donne, con in prima linea star dello spettacolo, Scarlett Johansson, Cher, Julianne Moore, Katy Perry, Amy Schumer e altre. Meryl Streep ha fatto il suo, brandendo il Golden Globe appena ricevuto contro il presidente eletto.

 

tom barrack in costa smeraldatom barrack in costa smeralda

Intanto, Obama distribuisce onorificenze al merito liberal: premia il vice-presidente Joe Biden, cui Trump fa perdere le staffe (“Diventa adulto!, una buona volta”), dopo avere attribuito Medaglie della Libertà a Bruce Sprigsteen e a una serie di stelle progressiste dello show-bizz americano. Che lo ricambiano: c’era la fila il 7 gennaio, per andare alla festa d’addio degli Obama; e ora c’è la corsa per sottrarsi alla cerimonia d’insediamento il 20 gennaio.

 

tom barracktom barrack

Il presidente eletto reagisce a colpi di tweet: l’America e il Mondo ci hanno ormai fatto l’abitudine, la sua sarà una presidenza a misura di Twitter. La comunicazione della Casa Bianca sarà costruita sulle dinamiche del suo social preferito, dov’è più efficace una battuta che un pensiero.

 

Con il tatto che lo caratterizza, Trump non trova di meglio che attaccare - con la parola che per lui è un insulto fra i peggiori, “triste” - un eroe americano, il deputato nero John Lewis, un superstite della marcia di Selma nel 1965. Lewis, come altri parlamentari, boicotterà le cerimonie di venerdì, perché considera “illegittima” l’elezione avvenuta l’8 Novembre, causa ingerenze esterne.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....