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“UN'AGGRESSIONE INTOLLERABILE, A CARATTERE ANTISEMITA” - COSÌ IL MINISTERO DEGLI ESTERI FRANCESE, BARROT COMMENTA L'IGNOBILE AGGRESSIONE SUBITA IN UN AUTOGRILL VICINO MILANO DALL’EBREO TRANSALPINO ELIE SULTAN, E DAL FIGLIO DI SEI ANNI, PRESI DI MIRA PERCHÉ INDOSSAVANO LA KIPPAH - TRE ALMENO GLI IDENTIFICATI DAGLI INVESTIGATORI NELL'INCHIESTA APERTA IN PROCURA PER PERCOSSE AGGRAVATE DALL'ODIO RAZZIALE - AL VAGLIO DEGLI INQUIRENTI I VIDEO DELL'AREA DI SERVIZIO OLTRE A QUELLO GIRATO DALL'UOMO CON IL CELLULARE CHE ASSICURA: "NON TOGLIERÒ MAI LA KIPPAH" - VIDEO

https://video.corriere.it/milano/lainate-l-aggressione-in-autogrill-a-una-famiglia-di-ebrei-francesi-urla-di-free-palestine-insulti-e-spintoni/558b211f-70be-438e-b316-b80860e66xlk

 

 

Ilaria Carra e Carmine R.Guarino per la Repubblica - Estratti

 

autogrill milano laghi - persone insultano turisti ebrei francesi

La verità nelle immagini. Nella clip registrata prontamente dallo smartphone della vittima e nei frame cristallizzati dalle telecamere dell'Autogrill. Di quell'area di servizio, la Villoresi Ovest, sull'autostrada dei Laghi, diventata domenica sera lo sfondo di un'aggressione antisemita solo alla vista della kippah indossata.

 

Vittime: un turista francese di cinquantadue anni, di religione ebraica, e suo figlio di sei, che è «rimasto immobile» e che ora il padre confida che accompagnerà «dallo psicologo perché non ha avuto una reazione». Contro di loro, gli sfoghi di donne e uomini, al grido di «assassini, Palestina libera, qui non è Gaza». Con il cinquantaduenne che ha denunciato di essere stato picchiato con la pretesa di cancellare il video in cui erano rimasti impressi gli insulti d'odio razziale.

 

Proprio grazie alle immagini i poliziotti della Digos, coordinati dal procuratore capo di Milano, Marcello Viola, e dall'aggiunto Eugenio Fusco, sono già risaliti ai primi nomi e cognomi dei presenti.

 

Tre almeno gli identificati dagli investigatori nell'inchiesta aperta in procura con l'ipotesi di reato di percosse aggravate dall'odio razziale. 

 

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autogrill milano laghi - persone insultano turisti ebrei francesi

Dopo aver accompagnato il figlio in bagno, infatti, l'uomo, secondo il suo racconto, è stato seguito dal gruppo. «Ho cercato di allontanarmi ma si sono scagliati contro di me, almeno in tre mi hanno colpito. A terra sono stato aggredito da un'altra persona più anziana, poi tutti si sono allontanati», è il racconto della vittima agli agenti della Polstrada intervenuti sul posto poco dopo l'accaduto.

 

Il punto in cui l'uomo sarebbe stato picchiato — il cinquantaduenne ha riportato ferite lievi e gli occhiali rotti — non è però coperto da telecamere, motivo per cui gli investigatori sono chiamati a un lungo lavoro di analisi del resto delle immagini cercando di intuire chi possa essersi spostato verso il bagno dopo il primo scontro verbale.

 

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Che è già stato ascoltato dalla polizia, che sta analizzando anche i frame delle telecamere esterne concentrandosi sulle auto su cui sono saliti gli aggressori, fuggiti prima dell'arrivo delle forze dell'ordine.

 

Nelle prossime ore potrebbero arrivare altri nomi e cognomi, ma poi i poliziotti dovranno accertare la responsabilità di ognuno degli identificati, e capire se abbiano preso parte o meno alla lite verbale — al grido di «genocidio» e «andate all'inferno» — o se abbiano anche colpito la vittima.

autogrill milano laghi - persone insultano turisti ebrei francesi

 

Che adesso sta subendo una seconda ondata di violenza. «Ho avuto reazioni di solidarietà che mi hanno scaldato il cuore dal mondo ebraico, ma ho ricevuto anche messaggi online contro me e mio figlio, di odio e violenza. Dicono che dovrei avere un tatuaggio al braccio, che sono autore di genocidio. Non ho tolto la mia kippah e non la toglierò mai», ha raccontato il cinquantaduenne, che domenica sera stava tornando con moglie, figli e genero da una gita al lago.

 

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PARIGI INDIGNATA SEGUE IL CASO "ATTACCO ANTISEMITA"

Anais Ginori per la Repubblica - Estratti

 

Un'aggressione intollerabile, a carattere antisemita». Così il ministero degli Esteri francese, guidato da Jean-Noel Barrot, ha commentato l'episodio avvenuto domenica scorsa in un'area di sosta nei pressi di Lainate, lungo l'autostrada Milano-Laghi.

 

Le autorità francesi hanno diffuso una reazione dopo la notizia dell'aggressione subita da Elie Sultan, il 52enne, e dal figlio di sei anni, presi di mira perché indossavano la kippah. Il caso ha avuto ampio risalto sui media d'Oltralpe, rilanciato anche dai video girati dal padre e pubblicati sui social.

 

autogrill milano laghi - persone insultano turisti ebrei francesi

«La nostra ambasciata è in contatto con le autorità italiane, che hanno pienamente compreso la gravità della situazione», ha precisato una fonte del Quai d'Orsay, aggiungendo che il console francese a Milano ha offerto assistenza immediata alla famiglia ormai tornata in Francia. Secondo la testimonianza dell'uomo, giunto in Italia con la moglie per far visita alla figlia che vive in Lombardia, l'aggressione è cominciata con insulti violenti: «Assassini, tornate a casa vostra», «Free Palestine», «Qui non siamo a Gaza, siamo a Milano».

jean noel barrot

 

«Seguiamo il caso con la massima attenzione», ha ribadito il ministero, sottolineando che Parigi si aspetta «che venga dato seguito a questi fatti gravi». La procura di Milano ha affidato l'inchiesta alla Digos, che ha acquisito i filmati dell'autogrill e sta raccogliendo testimonianze.

L'episodio si inserisce in un contesto più ampio che preoccupa profondamente le autorità francesi. Negli ultimi mesi si è registrato un allarmante aumento degli atti antisemiti in Francia, fino a oltre 1500 incidenti registrati l'anno scorso. 

 

IL RACCONTO DEL TURISTA EBREO FRANCESE AGGREDITO IN UN AUTOGRILL NEI PRESSI DI MILANO

 

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