la pettinatura di mario draghi

CI VUOLE PELO PER LA POLITICA - "REPUBBLICA": "CONTE ESIBISCE UN CIUFFO SBARAZZINO, DRAGHI USA LA RIGA ALLA MANIERA TRADIZIONALE, COME PASOLINI. SI CHIAMA SCRIMINATURA, CHE SIGNIFICA ANCHE 'DISTINGUERE UNA O PIÙ PERSONE O COSE DA ALTRE', DOTE CHE NON MANCA ALL'EX BANCHIERE. GRILLO E I RICCI IN STILE MEDUSA, SALVINI COL TAGLIO DA RAPPER BIANCO, RENZI BOY-SCOUT E LA FRANGETTA DELLA BOSCHI… LE CHIOME NON SONO SOLO UN SIMBOLO SESSUALE, MA ANCHE IDEOLOGICO"

Marco Belpoliti per "la Repubblica"

 

Mario Draghi

Quanto sono importanti i capelli? Moltissimo. Per tutti noi, e ovviamente anche per i politici. Lo sa bene Silvio Berlusconi che ha contrastato in molti modi la sua calvizie iniziata all'inizio degli anni Settanta; ha provveduto a nasconderla mediante un trapianto di capelli.

 

mario draghi. 1

Se si guarda il capo degli ultimi due Presidenti del Consiglio, il dimissionario Giuseppe Conte e l'incaricato, e prossimo primo ministro, Mario Draghi, si coglie subito la differenza tra loro. Conte esibisce un ciuffo sbarazzino, che fluttua e si muove sulla parte sinistra della testa, qualcosa che gli conferisce un aspetto giovanile e in qualche modo leggero. Draghi usa invece la riga alla maniera tradizionale. Si chiama scriminatura: la linea di spartizione dei capelli, come l'appellava Pietro Bembo nel Cinquecento.

 

mario draghi 8

Per trovare un personaggio altrettanto famoso che l'usava bisogna risalire abbastanza indietro nel tempo, al Pasolini degli anni Cinquanta. Qualcosa d'antico? L'etimo di questa parola conduce a "discriminare": "distinguere una o più persone o cose da altre". Non si può certo dire che all'ex banchiere centrale manchi questa dote. L'origine latina della parola poggia sul significato di "dividere", come accade in effetti sulla testa di chi l'adotta per pettinarsi.

 

pier paolo pasolini sul set di salo'

Che ci sia un rapporto tra i capelli e i pensieri sottostanti? Forse; tuttavia la cosa non è mai stata accertata, e non è neppure accertabile. Secondo la terza legge di Synnott, un sociologo inglese, i capelli non sono solo un simbolo sessuale, ma anche ideologico. Il suo testo è interessante e aiuta a capire tante cose intorno a questo elemento altamente visibile degli esseri umani, uomini e donne.

 

BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

Cosa dire dei capelli ricci di Grillo, che fanno di lui una sorta di Medusa al maschile? Sono forse il segno di una qualche potenza pietrificante in suo possesso? E Salvini con il taglio di capelli quasi da rapper bianco, o da militare in servizio permanente ed effettivo? Non è la rasatura da marines, tipica dei berluscones della prima leva, quelli provenienti dall'apparato commerciale di Mediaset, presto scomparsi da Montecitorio.

 

giorgetti

Giancarlo Giorgetti ha invece un ciuffo che si sta imbiancando sulla parte anteriore; di lui colpisce la pelle del viso coperta di piccole cicatrici che ricordano quelle di Richard Burton, e gli danno l'aria di uomo vissuto.

 

MATTEO RENZI

Matteo Renzi sfoggia da sempre il taglio boy-scout: corto, ordinato, da eterno ragazzo. Il corpo umano, spiega Desmond Morris, è una fonte di simboli, ma le sue forme espressive sono sempre controllate dal sistema sociale.

 

MARIA ELENA BOSCHI

I capelli delle donne in politica sono un altro tema interessante. Maria Elena Boschi, dopo un periodo di scriminatura al centro, ha adottato la frangetta legata alla seduzione da vamp anni Venti-Trenta, naturalmente rivista e corretta; quindi è tornata al capello precedente.

 

Teresa Bellanova sembra appena uscita dal casco del parrucchiere: la perfetta messa in piega. Il nostro corpo, hanno scritto, è "una probabilità alla lotteria della vita". Il colore dei capelli e la loro forma l'ereditiamo per via genetica. Il modo di pettinarci, invece no; calvi compresi.

matteo salvini con il libro foto di baccoteresa bellanova ministro politiche agricole foto di baccosalvini papeete (2020) 2GIANCARLO GIORGETTI E MATTEO SALVINI

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