URNE CINERARIE – L’AFFLUENZA CROLLA IN CAMPANIA, PUGLIA E VENETO E SI FERMA AL 43,6% (RSIPETTO AL 57,6% DELLE PRECEDENTI REGIONALI). QUELLO DELL'ASTENSIONE RESTA IL PRIMO PARTITO - SONO STATI PERSI IN QUESTA TORNATA OLTRE 2 MILIONI DI ELETTORI. TRA I VENETI IL CROLLO PIÙ SIGNIFICATIVO: 16 PUNTI IN MENO DEL 2020 – CALENDA: “VINCE CHI GOVERNA PERCHÉ AMMINISTRA IL POTERE E INTANTO SEMPRE PIÙ CITTADINI SCAPPANO DALLE URNE. PONIAMOCI UN PROBLEMA”
Tutto come previsto: finisce 3 a 3 in questo inutile campionato dove gli elettori dimostrano che il sistema delle regioni è un sistema in crisi. Vince chi governa perché amministra il potere e intanto sempre più cittadini scappano dalle urne. Poniamoci un problema.
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) November 24, 2025
Gabriella Cerami per "la Repubblica" - Estratti
Crolla l'affluenza. I dati di ieri confermano una partecipazione al voto sempre più bassa: quello dell'astensione è il primo partito. In Campania, Puglia e Veneto nel complesso l'affluenza al voto è stata del 43,6% rispetto al 57,6% delle precedenti regionali con un calo del 14%.
Nel dettaglio, in Campania ha votato il 44,09% degli aventi diritto, in calo di oltre 11 punti. In Puglia il 41,83%: cinque anni fa aveva votato il 56,43%. E in Veneto la partecipazione si ferma al 44,65% facendo registrare un meno 16,51%.
Ma in tutte e tre le regioni, nel 2020, l'affluenza era trainata dal referendum sul taglio dei parlamentari.
In valori assoluti, in Veneto, il decremento è stato pari a circa 607.000 elettori, in Campania a 572.000, in Puglia a 533.000.
«I dati confermano un trend negativo in corso da tempo, che deve interrogare la classe politica tutta, perché percentuali così basse di affluenza rendono fragili le nostre istituzioni democratiche», sottolinea Federico Fornaro del Pd, studioso di sistemi elettorali.
Secondo i suoi calcoli, si sono persi quasi 2,3 milioni di votanti nelle regionali di questo autunno.
Anche questa volta l'allarme è unanime. «Astensione drammatica, nessuno convince chi sta a casa. Compiti per tutti», scrive il senatore Pd Filippo Sensi. «Sempre più cittadini scappano dalle urne.
Poniamoci un problema», dice il leader di Azione Carlo Calenda.



