flash mob forza italia

“IL REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA SARÀ UN TERNO AL LOTTO” - IL TREMENDO PRONOSTICO DEL MINISTRO CARLO NORDIO E IL FLASH MOB DEI FORZISTI SOTTO LA FOTO DI SILVIO BERLUSCONI – “LOTITO PRENDE TEMPO: SÌ, VENGO. AVVIATEVI, INTANTO” – IL RACCONTO DI RONCONE CON ADRIANO GALLIANI (“IL MIO PENSIERO VA IN CIELO”) E SIMONE LEONI, CAPETTO DEI GIOVANI FORZISTI, CHE ALZA UNA FOTO DI ENZO TORTORA. E LA MELONI? “GIORGIA HA VIETATO QUALSIASI FESTA, PROFILO BASSO, NON VUOLE PERSONALIZZARE IL REFERENDUM” – LA RUSSA: “LA RIFORMA? IL GOVERNO E I MAGISTRATI GLI DANNO TROPPA IMPORTANZA. IL GIOCO NON VALE LA CANDELA” – RENZI: “MELONI NON FARA’ IL MIO ERRORE DI PERSONALIZZARE IL REFERENDUM, MA E’ CHIARO CHE SE DOVESSE PERDERE…” - VIDEO

 

https://www.lastampa.it/politica/2025/10/30/video/si_alla_riforma_della_giustizia_flashmob_di_forza_italia-15374321/

 

Fabrizio Roncone per corriere.it – Estratti

 

I senatori della maggioranza escono dall’Aula non dico saltellando, ma quasi, sciamano sospinti da una certa inesorabile contentezza, che poi forse è proprio eccitazione, perché questa riforma della Giustizia sarà pure in attesa di passare all’esame del referendum confermativo, però intanto è un colpo, anzi è un vero colpaccio politico (...) ma è Maurizio Gasparri, guida di Forza Italia, che precede tutti in nome e per conto di Silvio Berlusconi, «al quale questa grandiosa vittoria è dedicata».

 

screenshot 2025 10 31 alle 11.09.12

S’intestano la riforma, i forzisti. Ingranaggi invisibili scatenano ricordi. La memoria sanguina. Che storie. Che destino. È la rivincita, dicono, del Cavaliere.

Dove andate?

 

Voci sparse («Gasparri ha sul serio organizzato un flash mob giù in piazza Navona».

«Giorgia ha invece vietato qualsiasi festa». «Profilo basso, non vuole personalizzare il referendum»).

 

Arriva Augusto Minzolini, maestro dei retroscenisti: «Oh, di là c’è Silvia Salis! Mamma mia quant’è alta…». La Salis? Dove, perché? Matteo Renzi, guardi che c’è la Salis.

 

 

lotito

Ma Renzi, massimo esperto di referendum, visto che nel 2016 ci si ruppe il collo politico, è come sempre circondato da un gruppetto di cronisti, che da lui s’aspettano una genialata, una frase che dia titolo.

 

Ora sta spiegando quanto Giorgia sia «la più brava di tutti, anche di me — ha una di quelle sue smorfie indecifrabili, però è complicato credere che sia sincero — e perciò lei non credo farà il mio errore... Poi è chiaro che se dovesse perdere ...».

 

Un caffè al volo alla buvette (solita ciofeca amara), salutata una Santanché raggiante (per forza: le sue vicende giudiziarie procedono al rallentatore, e certo non sarà questa riforma a sveltirle), ascoltate chiacchiere un po’ inquiete tra senatori governativi. Sono piuttosto preoccupati.

flash mob forza italia 3

 

Per cominciare, dal dubbio di Ignazio La Russa: «La riforma? Gli danno tutti, sia il governo che i magistrati, troppa importanza. Io ho detto che sono d’accordo, ma pure che il gioco non vale la candela».

 

E poi c’è il tremendo pronostico del ministro Carlo Nordio: «Il referendum sarà un terno al lotto». Sensazione diffusa, qui nel salone Garibaldi: il centrodestra parte in vantaggio, ma c’è partita. E chi la vince, questo è chiaro a tutti, arriverà alle elezioni politiche con un formidabile (e decisivo?) slancio.

 

Vabbé, scendiamo. Senatore Lotito, viene anche lei alla festicciola in ricordo del Cavaliere? «Sì sì, certo… e come non vengo? Avviatevi, intanto» (mitico).

carlo nordio

Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, saluta e va. Ci si accoda, è una piccola processione che sfila sotto lo sguardo grigiastro, tendente al nero, dei senatori dell’opposizione.

 

In Aula, prima, si sono esibiti in ciò che era la loro unica possibilità: hanno alzato qualche cartello. Il più divertente - «Viva la Corte dei Conti!» — lo teneva alto il senatore dem Filippo Sensi, poche ore prima autore anche di un notevole intervento, poi diventato virale sui social. I suoi colleghi, invece, tutti con lo stesso slogan: «No ai pieni poteri».

 

Che, di fatto, sarà il teorema con cui il centrosinistra cercherà di piegare le sorti del referendum su Giorgia Meloni. Sentite Francesco Boccia, il gran comandante dei senatori Pd: «Vogliono trasformare il capo del governo in capo dello Stato». Quindi annuncia che, tra poco, Elly Schlein parlerà in conferenza stampa.

 

Va bene: allora magari poi si torna. Però, intanto, bisogna andare da Gasparri e i suoi: cinque minuti a piedi e li troviamo sotto una gigantografia del Cavaliere (ne hanno scelta una dei bei tempi andati, quando sui divani di Palazzo Grazioli saltava il barboncino Dudù).

 

flash mob forza italia 2

Sono in un sit-in stretto nella bolgia di turisti e palloncini colorati, tavolini selvaggi, transenne, vigili urbani che fumano, gelati, i primi finti zampognari, borseggiatrici nomadi veloci come manguste e poi anche Adriano Galliani («Il mio pensiero va in cielo») e Licia Ronzulli («Lui ci sta guardando»).

 

Simone Leoni, capetto dei giovani forzisti, che alza una foto di Enzo Tortora, mentre il sito di Rep batte la notizia che qualcuno vorrebbe proporre a Serena Grandi di diventare testimonial del referendum.

 

Pioggerella. Profumo di zucchero filato. Squilla il cellulare di un fotografo. Ascolta, lo ripone nella tasca del piumino. «Aho’, dice che alla fine pure i Fratelli stanno a fa’ un flash bob!». Flash mob… «Sì, insomma… Se ne so’ fregati degli ordini de’ Giorgia». Davanti alla chiesa di San Luigi dei Francesi. Saranno trecento metri. Andiamo a vedere.

meloni nordio

 

Le agenzie, nel frattempo, battono notizie a raffica. Meloni: «Traguardo storico».

 

Nordio: «Referendum tra marzo e aprile». Marina Berlusconi: «Ha vinto papà». Sui siti, la notizia più cliccata è però quella di Luciano Spalletti alla Juve.

 

Laggiù, dove finisce il vicolo, si scorge davvero un mucchio di gente.

 

S’intravedono telecamere e microfoni, un cordone di carabinieri, gli energumeni delle scorte. Hai capito questi Fratelli che se ne fregano degli ordini di Giorgia. Se è così, c’è rivolta. E allora chissà le urla di Arianna (la sede del partito è sulla sinistra, in via della Scrofa: capace che s’è affacciata e li ha visti).

 

(...)

flash mob forza italia

Ultimi Dagoreport

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO