COLTI SUL ‘’FATTO” – REPLICA AL “FOGLIO”: “LA REDAZIONE NON HA MAI MESSO IN DISCUSSIONE MARCO TRAVAGLIO, AL QUALE HA CONFERMATO PIENA FIDUCIA. E' SOLO LA NORMALE DIALETTICA TRA REDAZIONE, AZIENDA E DIREZIONE, TIPICA DI UN GIORNALE LIBERO. AUGURIAMO LA STESSA LIBERTÀ A TUTTI I GIORNALISTI ITALIANI. TUTTO IL RESTO È UN TENTATIVO DI SCREDITARE ‘’IL FATTO QUOTIDIANO’’ E CHI CI LAVORA”

-

Condividi questo articolo


Mail

giorgia salari e marco travaglio giorgia salari e marco travaglio

 

Con riferimento all'articolo pubblicato il 24 maggio dal Foglio, “I giornalisti del Fatto a Travaglio: sei troppo grillino”, precisiamo che nella lettera inviata il 22 maggio da questo Cdr ai vertici aziendali e al direttore, previa approvazione in assemblea, non c'è affatto “una durissima critica alla linea editoriale piegata sempre più a sostegno del Movimento cinque stelle”. 

 

quotazione del fatto quotidiano marco lillo antonio padellaro peter gomez cinzia monteverdi marco travaglio quotazione del fatto quotidiano marco lillo antonio padellaro peter gomez cinzia monteverdi marco travaglio

Tanto meno è in corso “un tentativo di ammutinamento”, né si è mai parlato di "difficoltà che diversi colleghi non schierati incontrano quotidianamente nel tentativo di garantire un’informazione il più possibile obiettiva e plurale". 

 

claudio cerasa claudio cerasa

La redazione non ha mai messo in discussione la professionalità e l'indipendenza del direttore Marco Travaglio, al quale ha confermato piena fiducia come peraltro ribadito anche nella lettera in questione. E' solo la normale dialettica tra redazione, azienda e direzione, tipica di un giornale libero che ha sempre garantito visibilità a opinioni diverse. Auguriamo la stessa libertà a tutti i giornalisti italiani. Tutto il resto è un tentativo di screditare il Fatto Quotidiano e chi ci lavora.

 

Il Comitato di redazione del Fatto Quotidiano

Alessandro Mantovani

Giorgio Meletti

Francesco Ridolfi

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…