tiziano ferro mara maionchi

FERRO VS MAIONCHI: NUOVO ROUND – IL CANTANTE POSTA SU INSTAGRAM L’ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI “MOWMAG” CHE STRONCA LA PRODUTTRICE DISCOGRAFICA: “NON È LA NONNINA 'MATTARELLA' CHE LA TV CI RACCONTA, MA SOMIGLIA DI PIÙ AL LUPO” – “TIZIANO FERRO NON SI È SVEGLIATO GAY AL COMPIMENTO DEI 30 ANNI. LO È SEMPRE STATO. SOLO, NON POTEVA DIRLO. PERCHÉ IL SUO ORIENTAMENTO SESSUALE AVREBBE MINATO L'IMMAGINE DA TEEN IDOL PERFETTO”. LO STESSO VALE PER IL FISICO: “PESAVA CENTOUNDICI CHILI. MAIONCHI E ALBERTO SALERNO LO AVREBBERO MESSO DI FRONTE A UNA SCELTA: ‘O DIMAGRISCI, O NIENTE CONTRATTO’…”

 

 

 

Estratto da www.repubblica.it

 

tiziano ferro

Una nuova puntata si aggiunge alla soap Ferro-Maionchi, dopo le dichiarazioni della discografica a Belve e la replica della popstar via social. Stavolta a parlare è Grazia Sambruna sul sito MowMag, in un articolo in parte rilanciato su Ig dallo stesso Ferro. In cui ci si interroga se sia stata “davvero una fortuna per Tiziano Ferro incontrare Mara Maionchi? Osiamo dubitarne. Per svariati motivi. Primo fra tutti – si legge - il fatto che la nostra, Mara Maionchi, non sia (mai stata) la nonnina "mattarella" che ognuno di noi sogna. E che la tv ci racconta da troppo tempo. Qui per sfatare l'ennesima bella favoletta mendace”.

 

mara maionchi alberto salerno

L’articolo parte dalla vigilia del 2001, quando Ferro “era un ragazzino con un sogno e un disco di 12 tracce, tutte hit, già pronto nel cassetto. Grazie all'incontro con Mara Maionchi quel disco sarebbe diventato Rosso relativo, l'album d'esordio perfetto: scritto e interpretato da un ventenne di Latina che, tra l'altro, da solo aveva la voce di un intero coro gospel.

 

C'era un problema, però: Tiziano Ferro, all'epoca, pesava centoundici chili. Non era, insomma, il teen idol che […] avrebbe dovuto essere”. Secondo Sambruna, Maionchi e Alberto Salerno avrebbero messo l’artista di fronte a una scelta: "O dimagrisci, o niente contratto". Da lì la dieta, rigidissima, il dimagrimento, l’esordio con Xdono, la vittoria al Festivalbar, il disco pubblicato in quarantadue nazioni e venduto in oltre due milioni e mezzo di copie.

 

TIZIANO FERRO REPOSTA L ARTICOLO DI MOWMAG SUL CASO MAIONCHI

E ancora […]: “Tiziano Ferro non si è svegliato gay al compimento dei 30 anni. Lo è sempre stato. Solo, non poteva dirlo. Perché anche il suo orientamento sessuale avrebbe minato mortalmente l'immagine da teen idol perfetto con cui si era scelto di 'venderlo' alle folle. […] Tiziano Ferro si è ritrovato a rispondere per un decennio almeno alle solite domande su come dovesse essere la sua donna ideale. Le fan delle prime ore ricorderanno di certo quella chiacchierata liaison con la vj di Mtv Giorgia Surina. Si mormorava perfino che Sere nere fosse dedicata a lei e alla fine della loro storia d'amore”.

 

Due, quindi, sarebbero state le condizioni imposte dal management: dimagrire e non rivelare di essere gay. Il che lo avrebbe portato a una profonda condizione di infelicità e a problemi di alcolismo e autostima. Continua l’articolo: “Leggenda narra, ma qui siamo nel campo dei miti e delle leggende appunto, che dopo il successo di Rosso relativo […] Tiziano Ferro non ne potesse già più di questa gabbia dorata in cui l'unico modo per essere amato […] era quello di rinnegare se stesso […]. Si dice che avesse concordato una intervista tv per fare coming out […] e togliersi il pensiero. Intervista impedita con ogni mezzo da Maionchi, troppo interessata a tutelare gli interessi commerciali del suo 'protetto', la carriera della 'sua' creatura. Quel che è certo è che Ferro appena vince il Festivalbar prende un aereo e vola in Sud America ‘per fare l'Università’. Ciò che si mormora è che in Italia non volesse tornare mai più”.

 

TIZIANO FERRO DA GIOVANE

Quindi, scrive ancora Sambruna, “Ferro è stato 'fortunato' a incontrare Mara Maionchi? Forse, più il contrario. Se non lo avesse intercettato lei, sarebbe toccato a Cecchetto o a qualche altro rampante manager alla ricerca di giovani talenti. Mentre Tiziano Ferro, appunto, era già Tiziano Ferro, un fenomeno come non ne nascono poi tanti” […].

 

“Se oggi Tiziano Ferro non dovesse essere del tutto riconoscente a Mara Maionchi, […] in fin dei conti avrebbe ragione. Dargli poi dell'ingrato ora, mentre il cantautore sta attraversando il dolore per il divorzio dal marito e ripete a più riprese da mesi di essere in crisi nera a livello musicale come anche personale è, da parte di Mara Maionchi, una belvata di cui c'è davvero poco d'andar fieri”.

mara maionchi phstefaniacasellato 10mara maionchi a belve 7TIZIANO FERROTIZIANO FERRO DA GIOVANEtiziano ferro ieri oggitiziano ferromara maionchi TIZIANO FERRO IN LACRIME A SANREMOtiziano ferro - post instagram per nataletiziano ferro rolling stone covertiziano ferro 7tiziano ferro tiziano ferro risponde a mara maionchitiziano ferro - post instagram per natalealberto salerno e mara maionchimara maionchi alberto salernotiziano ferro risponde a mara maionchi - 1mara maionchi francesca fagnani phstefaniacasellato 3mara maionchi e il marito alberto salerno 1mara maionchi 1mara maionchi a belve 2MARA MAIONCHI NUDI PER LA VITA mara maionchi phstefaniacasellato 4mara maionchi gianna nanninimara maionchi a belve 1

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”