evasione marco raduano

COME MAI MARCO RADUANO AVEVA LE CHIAVI DELLE PORTE FERRATE DEL CARCERE DI BADU ’E CARROS IN SARDEGNA? IL BOSS, CHE È EVASO DALLA PRIGIONE CALANDOSI DAL MURO DI CINTA CON DELLE LENZUOLA, AVEVA STUDIATO UN PIANO: SI ERA FATTO ASSEGNARE ALLA BIBLIOTECA CHE SI TROVA ALL’ULTIMO PIANO IN MODO DA POTER OSSERVARE IL MOVIMENTO DELLE GUARDIE DALL’ALTO. SI ERA ACCORTO DELLA CARENZA DI PERSONALE E DELLE FALLE. QUANDO SI È CALATO C’ERA CHI LO ASPETTAVA: ERA RIUSCITO AD AVVERTIRE GRAZIE A…

 

Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

Marco Raduano

[…] Marco Raduano è scappato dal supercarcere di Badu ’e Carros in Sardegna. Ha visto oltre: ha creato contatti e visto le falle di un sistema bucato, ha calcolato ogni centimetro e ci ha provato. Mettendo in pratica la più clamorosa fuga della nostra storia recente: […]

 

Marco Raduano scontava una condanna definitiva per associazione a delinquere e traffico di droga aggravato dal metodo mafioso. Leader degli scissionisti di Vieste, fu lui a dare – secondo la Direzione nazionale antimafia – il via alla stagione più nera della mafia del Gargano: una ventina di omicidi, realizzati e tentati, nel giro di pochi mesi. A breve sarebbero arrivate le prime condanne nei processi che lo vedono accusato di aver preso parte agli omicidi di Giuseppe Silvestri e Omar Trotta e al tentato omicidio di Giovanni Caterino, il presunto basista della strage di San Marco in Lamis.

marco raduano evasione

 

Raduano è anche però l’Immortale: è scampato a un agguato a colpi di kalashnikov e c’è ancora chi si chiede come. Da qualche mese era finito in carcere in Sardegna, per ragioni di sicurezza. Non a caso la Dda di Bari, con il parere positivo della Dna, aveva chiesto per lui il 41 bis. Il carcere duro. «Necessario limitare i contatti con l’esterno», avevano detto. Ma non gli avevano creduto. E così, seppur in un carcere di alta di sicurezza, era un detenuto comune.

 

evasione marco raduano 1

Raduano in carcere aveva chiesto e ottenuto di lavorare, come era suo diritto. Scegliendo di trascorrere gran parte della giornata nella biblioteca del carcere motivandolo con una passione per i libri. Mentiva. Le sale della biblioteca sono al piano più alto dell’istituto. E dall’alto, si sa, le cose si vedono più chiare.

Da quelle finestre con vista panoramica da settimane Raduano aveva studiato i movimenti delle guardie.

 

Si era così accorto, come hanno denunciato gli agenti della Polizia penitenziaria, che anche l’inespugnabile istituto di Badu ’e Carros […] soffre di carenze di personale: e così un pezzo del muro di cinta, nel pomeriggio, non era sorvegliato da alcun agente.

Sapeva quindi che al cambio turno, dopo le 16, avrebbero potuto non vederlo, se avesse provato a fuggire. Per raggiungere, però, il muro di cinta dalla biblioteca era necessario superare alcune porte ferrate.

le lenzuola usate da Marco Raduano per evadete dal carcere di nuoro

 

Non è stata segata alcuna grata. Nessun agente è stato rapito. È assai probabile, quindi, che Raduano avesse le chiavi. Così come all’esterno qualcuno lo aspettava: dal video si vede chiaramente che dopo il salto, scappa in una direzione precisa. All’esterno quindi sapevano. Ed è quasi certo che sia stato lui ad avvisare che stava per fuggire grazie a uno delle centinaia di micro cellulari che ogni giorno si accendono e si spengono nelle prigioni italiane.

 

Dunque, c’era chi lo aspettava fuori. E probabilmente chi lo ha aiutato a scappare dentro

[…]

evasione marco raduano 3evasione marco raduano 2

marco raduano

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...