hasan hamis christian d'amico milano poliziotto accoltellato lambrate

CRONACA DI UN ACCOLTELLAMENTO ANNUNCIATO – HASAN HAMIS, IL MAROCCHINO CHE HA FERITO IL POLIZIOTTO CHRISTIAN DE MARTINO (ANCORA IN PERICOLO DI VITA) È IRREGOLARE SUL SUOLO ITALIANO DA 22 ANNI. HA USATO ALTRETTANTE IDENTITÀ DIVERSE, SPACCIANDOSI PER EGIZIANO, PALESTINESE, PERFINO ISRAELIANO. È STATO IDENTIFICATO A MILANO PER LA PRIMA VOLTA IERI, MA LE AUTORITÀ ITALIANE LO CONOSCEVANO BENE: È STATO IN CARCERE TRE ANNI E PER DUE VOLTE NEI SUOI CONFRONTI È STATO DIRAMATO UN PROVVEDIMENTO DI ESPULSIONE, SEMPRE IGNORATO – A MILANO PER GLI AGENTI LA SITUAZIONE È DRAMMATICA: LA NOTTE SCORSA UN 36ENNE EGIZIANO HA…

Hasan Hamis IL MAROCCHINO CHE HA ACCOLTELLATO CHRISTIAN DI MARTINO

1. NUOVA AGGRESSIONE A MILANO, AGENTE SPARA E FERISCE 36ENNE

(ANSA) - Un 36enne egiziano è rimasto ferito a una spalla, la scorsa notte, a Milano, dopo aver aggredito alcuni poliziotti all'esterno della stazione Centrale. Dopo aver tentato di fermarlo con il taser, uno degli agenti ha sparato colpendolo. L'uomo, che non è in pericolo di vita, era appena stato denunciato e stava dando in escandescenza e danneggiando arredi urbani brandendo delle pietre. Si tratta di un richiedente protezione internazionale, che sarebbe stato sotto l'effetto di stupefacenti.

 

2.  MILANO, COLTELLATE AL POLIZIOTTO CHE VOLEVA FERMARLO È SCONTRO SULLA SICUREZZA

Estratto dell’articolo di Massimo Pisa per “la Repubblica”

 

CHRISTIAN DI MARTINO

Ci prova due volte e in entrambi i casi i dardi del taser colpiscono il bersaglio. Ma l’uomo che dalla massicciata della stazione Lambrate continua a urlare e lanciare sassi è coperto da un giubbotto che neutralizza le scariche. Il viceispettore Christian Di Martino decide in un attimo: per bloccare l’esagitato in fuga ed evitare che finisca arrotato, gli si lancia addosso e lo placca.

 

Ma dalla manica di Hasan Hamis spunta un coltello rosso da 20 centimetri di lama. L’aggressore vibra tre fendenti, due di questi squarciano l’addome del poliziotto. Per salvarlo, sul tavolo operatorio del Niguarda, serviranno sette ore di intervento, quaranta sacche di sangue e trenta di plasma, più cinque scariche di defibrillatore per scongiurare altrettanti infarti. Sedato in Rianimazione, il 35enne capopattuglia della volante Zara 4° turno è stabile ma non ancora fuori pericolo […].

 

[…] Lega e Fratelli d’Italia, ma anche una big di Forza Italia come Letizia Moratti, attaccano Beppe Sala sulla sicurezza, il sindaco risponde: «Il nostro governo faccia un esame di coscienza e si chieda perché non fa il suo dovere: se c’è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo ».

 

POLIZIA A MILANO

Hamis è l’archetipo dell’allarme lanciato pochi giorni fa dal questore uscente Giuseppe Petronzi: irregolare, plurirecidivo, armato, aggressivo. E mai controllato a Milano prima di ieri notte. È il capotreno di uno dei convogli presi a pietrate a segnalarlo al posto Polfer, poco dopo le 23 di mercoledì. Non fanno in tempo a raggiungerlo fra le traversine lungo il binario 12 che uno dei sassi lanciati vola giù in strada e colpisce alla testa la 55enne Claudia F., che a quell’ora stava salendo in stazione per il turno di notte. Gli agenti schivano altri sassi e chiamano rinforzi: «Serve una pattuglia abilitata all’uso del taser».

 

Arrivano la volante di Di Martino, dalla Questura, e quella del commissariato di zona ma i sei poliziotti non riescono a placare la furia del 37enne marocchino che si mette a correre in direzione sud. Il viceispettore aziona il puntatore laser della pistola elettrica e preme il grilletto invano, poi decide di passare al corpo a corpo ma crolla a terra in un lago di sangue, con il duodeno e un rene perforati dai fendenti alla schiena: la corsa contro il tempo e l’abilità dei chirurghi del Niguarda lo sottraggono a una sorte che sembrava già segnata. […]

LA LAMA USATA PER ACCOLTELLARE CHRISTIAN DI MARTINO

 

Sono i colleghi a disarmare Hamis, a bloccarlo con le manette e la fascette di velcro e a chiamare l’ambulanza: due di loro, appartenenti alla Polfer e intervenuti per primi, vengono poi medicati al Fatebenefratelli per le sassate ricevute, guaribili in tre giorni. Quando arriva in Questura per il fotosegnalamento Hamis continua a urlare e a dimenarsi: «Non voglio avvocati, non voglio avvertire nessuno!». Finisce a San Vittore, tra i detenuti ad alta sorveglianza, dove stamattina dovrà rispondere alle domande del gip e alle accuse di tentato omicidio […]. Un “soggetto di estrema pericolosità”, lo etichetta la richiesta di convalida firmata dal pm Maura Ripamonti. C’era già una lunga storia criminale a ribadirlo.

 

2 - LA VITA VIOLENTA DI HASAN CHE NESSUNO RIESCE A ESPELLERE

Estratto dell’articolo di Ilaria Carra per “la Repubblica”

 

CHRISTIAN DI MARTINO

La sua prima traccia in Italia è del 2002 quando viene fotosegnalato e arrestato a Napoli, il 18 dicembre di quell’anno. E da allora per 22 anni Hasan Hamis, 37 anni, origini marocchine, in Italia ci è rimasto, da irregolare, moltiplicando un curriculum criminale diventato piuttosto lungo, alimentato da 22 fantasiosi alias, dove treni e lame ricorrono spesso. […]

 

Precedenti e condanne per rapina aggravata, furto, lesioni personali, stupefacenti e sequestro di persona, soggiorni a Poggioreale e una denuncia a Bologna soltanto pochi giorni fa. Domenica scorsa, Hasan Hamis era stato controllato dagli agenti della Polfer a Bologna, dopo che il capotreno di un Italo Salerno- Torino lo aveva segnalato a bordo come «persona molesta» mentre brandiva un rasoio in direzione di alcuni viaggiatori: era stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Ieri, dopo l’aggressione a Di Martino, Hamis è stato arrestato per tentato omicidio.

 

milano stazione lambrate poliziotto accoltellato

In ventidue anni di scorribande criminali Hasan Hamis ha accumulato un record di alias. Se ne contano 22 nelle banche dati delle forze dell’ordine. Si è fatto identificare come il marocchino Hassan Saidi, poi Alibi Said ma anche Omar Said, Daui Amid e varie varianti. Poi è stato il palestinese Giuseppe Calid e Joseph Calb, l’egiziano Giuseppe Calette, l’israeliano Giosué Namuj usato anche nella variante da palestinese, e ancora l’algerino Kalid Yussf e di nuovo il marocchino Mustafa Saud. Ogni volta, dando un’età diversa, tra l’83 e il ‘92 come anno di nascita, nove anni di differenza.

 

milano stazione lambrate poliziotto accoltellato

Ventidue alias ed età diverse ma la stessa persona. Irregolare sul territorio nazionale per 22 anni. Per due volte il prefetto di Napoli, nel 2004 e nel 2012, ha firmato a suo carico un provvedimento di espulsione che non ha avuto effetto. Nel 2023 ci ha provato anche il prefetto di Avellino, ma non c’erano posti disponibili nel Cpr e quel provvedimento si è trasformato in un ordine del questore a lasciare l’Italia entro sette giorni, allo stesso modo ignorato. Già nel 2021 l’Ufficio immigrazione della questura di Avellino aveva attivato le procedure di identificazione al consolato marocchino: esito negativo, dal Marocco non vi era stata risposta.

 

taser

Condannato una prima volta a quattro mesi nel 2004, per furto, Hasan Hamis è stato arrestato a Napoli nel 2012 dai carabinieri della stazione Poggioreale per possesso di un coltello in acciaio. Dal 2013 al 2020 è stato più volte detenuto sia a Poggioreale che nel carcere di Ariano Irpino. Dopo un fermo nel 2014 per rapina aggravata, tra i tanti episodi, scontò tre anni nel carcere di Ariano Irpino tra il 2020 e il 2023. Poi ancora in manette, il 30 gennaio di quest’anno, da parte della Polfer di Napoli, mentre minacciava alcune persone con un coltello. Fino a ieri, arrestato per tentato omicidio.

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...

donald trump volodymyr zelensky steve witkoff vladimir putin

DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI TRUMP A MOSCA, STEVE WITKOFF, DOPO TRE ORE DI FACCIA A FACCIA, HA CONVINTO PUTIN A INCONTRARE IL TYCOON, CONSIGLIANDOGLI DI PRESENTARSI CON UN “REGALINO” DI BUONA VOLONTA': COME LA FINE DEGLI ATTACCHI DI DRONI E AEREI – IL FACCIA A FACCIA, CHE SI TERRÀ DOPO FERRAGOSTO NELLA TURCHIA DI ERDOGAN, HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DA ZELENSKY, MERZ, STARMER E RUTTE (NON COINVOLTI IL GALLETTO MACRON E LA "PONTIERA SENZA PONTE'' MELONI) - MA PER FARLA FINITA, PUTIN DEVE PORTARE A MOSCA IL BOTTINO DEL VINCITORE: NON VUOLE E NON PUO' PERDERE LA FACCIA DOPO TRE ANNI DI GUERRA - TRUMP HA RASSICURATO ZELENSKY CHE L'UCRAINA NON VERRA' UMILIATA DALLA RUSSIA - IN VISTA DEL VOTO DI MID-TERM 2026, PER IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA LA PACE VALE COME UN GOL IN ROVESCIATA...