lotteria superenalotto vincita

FORSE HA AVUTO UN INFARTO - A UN MESE DALLA VINCITA DI 209 MILIONI AL SUPERENALOTTO, COLUI O COLEI CHE HA BATTUTO OGNI RECORD CON UNA SCHEDINA DA 2 EURO NON SI È ANCORA FATTO VEDERE. SE NON RITIRA ENTRO I TERMINI DI LEGGE, LA SOMMA SARÀ VERSATA ALL'ERARIO (AL CONTE-BIS MANCA SOLO QUESTA BENEDIZIONE) - GRAMELLINI: ''HA MESSO IL BIGLIETTO NELLA GIACCA MANDATA IN TINTORIA? L'HA SMARRITA AL PAPEETE? TONINELLI L'HA OBLITERATO?''

1. BIGLIETTISSIMO

Massimo Gramellini per il ''Corriere della Sera''

VINCERE ALLA LOTTERIA

 

A un mese dal colpaccio, lo sbancatore del Superenalotto che a Lodi ha vinto 209 milioni con una schedina da due euro non ha ancora dato segnali di vita. La sua latitanza autorizza qualsiasi ipotesi. La più probabile è che trascorra le notti a contare soldi invece che pecore, e i giorni a capire quale sia il modo migliore, una volta presi, per nasconderli. Ma è anche la più prosaica.

 

La più macabra è che abbia avuto un infarto. La più nevrotica, che la vita lo assilli con tali incombenze (riunioni di lavoro, ingorghi in tangenziale, figli da portare a judo) da non avergli ancora lasciato il tempo di passare all’incasso. La più autobiografica è che abbia messo la schedina nella giacca mandata in tintoria. La più politica, che l’abbia smarrita al Papeete di Milano Marittima: lì basta un attimo e puoi perdere tutto, è già successo.

 

La più romantica, che il tagliando del destino sia finito nelle mani del mio amato Toninelli (se lo meriterebbe), ma che in un eccesso di concentrazione lui lo abbia obliterato sul tram. La più europeista, che Conte l’abbia già consegnato a Ursula come anticipo sulla manovra d’autunno. La più sovranista, che la Lega lo abbia girato a un fabbro moscovita in cambio di 209 milioni di serrature per sprangare i porti.

SUPERENALOTTO

 

Ma la mia preferita, dal punto di vista narrativo, è che il possessore del bigliettissimo sia ancora all’oscuro di tutto e passi il tempo a lamentarsi per la sua sfortuna, invidiando l’amico che ha appena rimediato cinque euro al gratta e vinci.

 

 

2. MISTERO SUPERENALOTTO: IL VINCITORE DI LODI NON HA ANCORA RISCOSSO I 209 MILIONI

Luca Giovannoni per www.fanpage.it

 

È una vincita da record, quella di 209 milioni al Superenalotto dello scorso agosto a Lodi, ma il fortunato e misterioso vincitore non l'ha ancora incassata, e potrebbe rischiare di perdere tutto il montepremi. Grazie all'estrazione dei sei numeri vincenti con una schedina da due euro al bar tabacchi Marino, infatti, un uomo di cui non si conosce l'identità è diventato milionario, ma per ora solo in teoria.

 

I 209 milioni della maxi vincita non sono stati ancora riscossi, e finiranno nelle casse dell'Erario se non vengono incassati entro l'11 novembre. Il jackpot più alto di sempre potrebbe tornare all'Erario, una circostanza tutt'altro che insolita: negli ultimi 9 anni ben 350 milioni di premi tra Lotto, Superenalotto e Lotteria non sono stati ritirati.

 

C'è tempo fino all'11 novembre

SUPERENALOTTO

La notizia, rimbalzata su diverse testate, è stata confermata a Fanpage.it dall'ufficio stampa centrale di Sisal. La titolare del bar tabacchi, Maria Caserini, contattata da Fanpage.it ha spiegato di non avere ancora idea di chi possa essere il vincitore baciato dalla dea bendata: "Nessuno si è presentato da noi", ha dichiarato la proprietaria, che ha però specificato che, in caso di premi così onerosi, il vincitore non può ovviamente incassare la vincita in ricevitoria. "In ogni caso c'è ancora tempo, fino all'11 novembre e mi auguro davvero che il montepremi non vada in fumo. Per conto mio – ha aggiunto la titolare del bar tabacchi Marino – sto continuando a sollecitare i miei clienti a controllare tutte le vecchie schedine per avere la certezza che qualcuno non se ne sia ancora reso conto".

 

Superenalotto, perché il vincitore non ha ancora riscosso il premio?

È possibile che il vincitore non abbia ancora deciso di riscuotere lo straordinario montepremi per ragioni di diversa natura: l'ipotesi più accreditata rimane quella che il fortunato, o la fortunata, si stia muovendo con tutte le precauzioni del caso per cercare di conservare l'anonimato. Più difficile, ma non da escludere totalmente, che il titolare della scheda vincente – come ipotizzato dalla titolare della ricevitoria – non si sia ancora reso conto di quanto accaduto. Tutte le ipotesi sono ancora aperte, anche la più sfortunata: quella che la scheda sia andata persa, come succede a Paolo Villaggio nel film "Ho vinto la lotteria di capodanno".

 

Superenalotto, i numeri della schedina del fortunato vincitore

VINCERE ALLA LOTTERIA

C'è comunque ancora tempo per ritirare la vincita record. Da regolamento, il tempo a disposizione per ritirare le vincite è infatti di 90 giorni: fino all'11 novembre il fortunato vincitore potrà dunque richiedere i 209.160.441 milioni di euro vinti con una schedina di 2 euro con sei numeri vincenti: 7-32-41-59-75-76. Per riscuotere la somma il fortunato potrà presentarsi di persona agli uffici centrali di Sisal a Milano o Roma con la schedina vincente: la somma gli verrà erogata a partire dal giorno successivo, martedì 12 novembre.

 

Cosa succede se la vincita non viene riscossa? Semplice, l'intera cifra sarà versata nelle casse dell'Erario. Non è una possibilità remota: dal 2010 a oggi il totale dei premi non incassati tocca complessivamente quota 350 milioni di euro, anche se solitamente a non essere incassate sono state sempre somme più basse.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…