vittorio casamonica

“ABBIAMO IN MANO TUTTI I POLITICI, TUTTI GLI SCHIERAMENTI” – NELLE PAGINE DELL’ORDINANZA CON CUI SONO STATI ARRESTATI 20 ESPONENTI DEI CASAMONICA EMERGE UN RETROSCENA INEDITO SUL FUNERALE SHOW DI VITTORIO, QUELLO CON L’ELICOTTERO E LA CARROZZA – “CI HANNO ASSICURATO CHE CI FARANNO CELEBRARE LA MESSA IN SERENITÀ, DOPO AVERLI MINACCIATI DI FAR SUCCEDERE UNA GUERRA E CHE CI SARANNO MORTI PER STRADA”

 

Michela Allegri per “il Messaggero”

 

messa per vittorio casamonica 22

Un ricatto alla politica - «Hanno minacciato una guerra con morti per strada» - potrebbe nascondersi dietro al funerale show che, cinque anni fa, ha consacrato i Casamonica tra i gruppi criminali più potenti della Capitale.

 

funerali vittorio casamonica 7

Le note del Padrino che risuonano altissime fuori dalla chiesa Don Bosco nel quartiere Tuscolano. Petali di rosa lanciati da un elicottero. E il feretro del capoclan, Vittorio Casamonica, che apre un corteo lunghissimo e viene trasportato da una carrozza trainata da sei cavalli.

VITTORIO CASAMONICA

 

Immagini che nell'agosto del 2015 avevano fatto il giro di tutto il mondo. Era stato allora che il nome della famiglia di origine sinti era diventato un simbolo internazionale di criminalità organizzata.

 

All'epoca, tutti avevano preso le distanze. Politici di ogni schieramento avevano reagito stupiti e arrabbiati. Increduli: nessuno capiva come fosse stato possibile organizzare un evento del genere per il clan della Romanina, che aveva agito indisturbato.

 

funerale vittorio casamonica 6

Ma ora, tra le 467 pagine dell'ordinanza con cui il gip di Roma Zsuzsa Mendola ha disposto gli arresti nei confronti di 20 esponenti della famiglia sinti, emerge un retroscena inedito, su cui la procura - i pm della Dda sono Ilaria Calò, Giovanni Musarò e Edoardo De Santis - sta ancora indagando.

 

funerali vittorio casamonica

«ABBIAMO IN MANO I POLITICI»

Una denuncia sporta pochi giorni dopo la messa-show, riportata in una recente informativa della Squadra Mobile, racconta che i Casamonica, all'epoca, fossero certi che le esequie di Vittorio Casamonica non sarebbero mai state intralciate. A parlare con gli inquirenti è Giacomo L., riferisce le parole che gli avrebbe detto un rampollo del clan: «Sei stato invitato a presentarti al funerale più importante di Roma, che si terrà giovedì a mezzogiorno».

funerali vittorio casamonica 6

 

E, soprattutto: «Non avere paura a presenziare, perché chi deve sapere sa, abbiamo in mano tutti i politici, tutti gli schieramenti, e ci hanno assicurato che ci faranno celebrare la messa in serenità, dopo averli minacciati di far succedere una guerra e che ci saranno morti per strada».

 

Il funerale, in realtà, non era solo un modo per onorare la memoria del defunto, ma era una dimostrazione di potere, un evento organizzato per capire chi sostenesse le famiglia della Romanina, chi fosse disponibile ad alleanze, chi avesse giurato loro vendetta.

funerali vittorio casamonica 4

 

Tanto che non presenziare alla celebrazione sarebbe stato considerato un affronto: «Devi venire assolutamente, perché sarà il funerale più sfarzoso di tutti i tempi, con i cavalli, l'elicottero che lancerà dei petali di rosa dal cielo.

 

Non ti preoccupare, ti invitiamo perché sei una persona perbene, hai la faccia pulita, ci sarà un corteo lunghissimo perché chi verrà celebrato è il re. Il funerale sarà così grande perché parteciperanno tante persone che non avranno più problemi con noi, infatti chi rende omaggio al re sarà degno di rispetto», si legge ancora negli atti.

funerali vittorio casamonica 5

 

Poi, le minacce: «Se non verrai non mi ripresenterò io stesso, ma altre persone a cui non potrai dire di no. Abbiamo visto la tua macchina, ci piace molto e può accadere che sarai tu a consegnarci le chiavi se non vieni al funerale, e non potrai neanche presentare la denuncia di furto».

 

IL PRESTIGIO

Alle esequie, insomma, era di vitale importanza riempire le strade e le piazze. Per dare alla città, all'Italia intera e addirittura al mondo la dimensione del potere del clan. Era fondamentale che se ne parlasse, che il nome dei Casamonica diventasse conosciuto da tutti.

 

funerali vittorio casamonica 8

«L'ostentata visibilità dell'evento - sottolinea il gip - è volutamente organizzata per accrescere il prestigio criminale dell'organizzazione». Sottrarsi alle richieste era difficile. Lo racconta il pilota dell'elicottero ingaggiato per spargere petali di rosa: ha dichiarato che, nonostante sapesse che si trattava di una pratica irregolare, aveva deciso di accettare comunque l'incarico.

GUIDO CASAMONICA

 

E ancora: la banda sarebbe stata praticamente obbligata a suonare le note de Il Padrino. Le parole di uno dei musicisti sono eloquenti: «Prima che cominciassimo un uomo con fare prepotente ha detto: Dovete suonare Il Padrino! e alla risposta dei suonatori, che evidenziavano l'opportunità di suonare una marcia funebre, intimava: Qui si fa come dico io.

funerali vittorio casamonica 3

 

Ci sentivamo soli in una mareggiata, in forte soggezione». All'entrata della chiesa c'era il manifesto che è rimbalzato sui giornali di tutto il mondo: «Hai conquistato Roma ora conquisterai il paradiso», il volto di Vittorio in primissimo piano, vestito di bianco e con il crocifisso al collo, il Colosseo e la cupola di San Pietro sullo sfondo, e la scritta Re di Roma: «Chiari indici di ostentazione di potere, di potenza e di controllo del territorio, rilevatori di un fenomeno mafioso», sottolinea il gip.

 

funerali vittorio casamonica 11

LE INTERCETTAZIONI

Tra i membri del clan, l'esaltazione per quell'evento era durata settimane. Soprattutto perché il nome della famiglia era rimbalzato da un lato all'altro del pianeta. «Mi ha chiamato una persona da New York, pure di là?» racconta un indagato intercettato. E ancora: «Non si è vista mai na cosa del genere, mai in tutto il mondo».

funerali vittorio casamonica 10funerali vittorio casamonica 2funerale vittorio casamonica 5casamonicacasamonica spinellifunerale vittorio casamonica 7funerale vittorio casamonica 8VILLA DI GUIDO CASAMONICAVILLA DI GUIDO CASAMONICA 1casamonicacasamonica spinellifunerale vittorio casamonica 4funerale vittorio casamonica 10funerale vittorio casamonica 11casamonicacasamonicafunerale vittorio casamonica 1casamonicafunerale vittorio casamonica 12funerale vittorio casamonica 13funerale vittorio casamonica 2funerale vittorio casamonica 3funerali vittorio casamonica 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”