“IL TUMORE HA CAMBIATO GLI OBIETTIVI: ORA VOGLIO VEDER CRESCERE I MIEI FIGLI” – FEDEZ SI CONFESSA DOPO IL CANCRO AL PANCREAS: “MI SONO STATI RIMOSSI CISTIFELLEA, DUODENO, UNA PARTE DI PANCREAS E DI INTESTINO. NON CI SONO MICRO METASTASI. SONO MOLTO FORTUNATO, MA DOPO UNA CANZONE HO IL FIATONE” – “J-AX? ABBIAMO TIRATO FUORI TUTTO, SIAMO STATI SEI ORE AL TELEFONO. HO RIVELATO DI USARE PSICOFARMACI PER ABBATTERE LO STIGMA. ANCORA OGGI ANDARE IN TERAPIA È VISSUTO COME SINTOMO DI PAZZIA…” - VIDEO

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Chiara Maffioletti per il “Corriere della Sera”

 

fedez 1 fedez 1

Fuori da Palazzo Reale decine di persone aspettano composte, sfidando un caldo da piena estate, di quelli che solo a Milano.

 

Alcune hanno dei cartelli: «Fedez, contattami». Sanno che è dentro, lo hanno visto da una storia che ha pubblicato su Instagram poco prima (per chi ancora avesse dubbi sulla sua potenza).

 

Non sanno però che, tra qualche settimana, il 28 giugno, Fedez sarà a pochi passi da lì, in piazza Duomo, per Love-Mi un concerto gratuito da lui organizzato con uno scopo benefico: aiutare la fondazione Tog, un'eccellenza che cura bambini con gravi problemi neurologici.

 

«L'idea - spiega - era collegare questo evento a un mio tour estivo. Dopo quello che è successo, non posso farlo. Mi concentrerò quindi su questa unica data: mi sto allenando per riuscire a stare sul palco...nel dubbio nel pubblico ci saranno i miei chirurghi... se dovesse servire...», scherza.

 

fedez lascia l'ospedale fedez lascia l'ospedale

Due mesi fa è stato operato di tumore al pancreas.

«L'operazione è andata bene, il tumore è stato preso in tempo e al 90% va tutto bene.

Mi sono stati rimossi cistifellea, duodeno, una parte di pancreas e di intestino. Dall'esame istologico si è visto che non ci sono micro metastasi, motivo per cui non ho dovuto fare chemioterapia. Sono molto fortunato».

 

Quale è la parte difficile, ora, del rimettersi in sesto?

«Fisicamente il problema è il fiato. Da poco ho partecipato al concerto di Tananai, cantando una sola canzone: una gioia incredibile ma avevo il fiatone. Per il 28 giugno conto di essere pronto e carico».

 

Dopo la malattia le sue priorità sono cambiate?

fedez chiara ferragni 2 fedez chiara ferragni 2

«Le mie priorità stavano cambiando da tempo, riguardano l'attitudine con cui affronto la vita. Poi c'è stato il tumore: quando affronti delle esperienze di questo tipo ti accorgi che uno degli obiettivi che dopo ti dai è veder crescere i tuoi figli. Questa cosa ti dà uno spirito diverso».

 

Quando ha annunciato di avere il tumore ha detto che più avanti avrebbe condiviso questa esperienza.

«Ho bisogno di altro tempo per elaborare. Per ragionare meglio su quello che è stato. A tratti è facile dimenticare: io voglio tenere la finestra di questa esperienza aperta. Mi serve ancora tempo».

 

Nel mentre, certi suoi gesti apparentemente semplici, hanno aiutato molti. Come mostrare la sua cicatrice.

«Non lo so, l'ho fatto quasi senza pensarci e anche se in tanti mi hanno ringraziato io anche adesso fatico a cogliere il perché. Ormai quella cicatrice è semplicemente parte di me, della mia storia».

fedez 2 fedez 2

 

Sempre più la sua storia è legata a iniziative benefiche.

«Non voglio fare la parte del santone, dell'integerrimo: ho benefici miei, egoistici, nel sentire di avere una pubblica utilità. Mi fa stare bene».

 

Ha rotto un altro tabù raccontando ieri che da quando fa uso di psicofarmaci vede «il mondo a colori».

«È un modo per cercare di superare lo stigma che ancora c'è verso la psicanalisi, la terapia. Uno stigma che io stesso ho dovuto abbattere: ho dovuto maturare che non ci si deve vergognare nell'affidarsi a degli specialisti e chiedere aiuto.

 

Nella nostra cara società civile andare in terapia o avere necessità di terapie integrative per la propria salute mentale è ancora vissuto come un sintomo di pazzia».

 

Per questo evento ha voluto al fianco J-Ax con cui canterà sul palco e non ha escluso di tornare a collaborare. Non vi parlavate da quattro anni.

j ax e fedez fanno pace 3 j ax e fedez fanno pace 3

«Per me è stato fondamentale averlo vicino. Il giorno in cui, dopo un normale controllo, hanno trovato la massa tumorale avevo appuntamento con lui, quindi è stato tra i primi a saperlo, dopo la mia famiglia. La prima volta che ci siamo parlati di nuovo (lui aveva bloccato il mio numero), siamo stati al telefono per sei ore, in cui abbiamo tirato fuori tutto. Ma i tempi erano maturi per andare oltre».

 

Potrebbe accadere anche con Fabio Rovazzi?

«In qualche modo è successo: ci sono video in cui si vede che ci siamo incontrati a un live e ci siamo parlati».

 

Sembra che nei suoi rapporti di lavoro lei finisca per metterci dei sentimenti e poi ci rimanga male.

«Beh sì, in passato mi sono affezionato anche in maniera troppo morbosa. Mischiare lavoro e amicizia non è sempre saggio: con Ale (J-Ax, ndr ) ci siamo riavvicinati non a caso lavorando a un progetto benefico e non faremo una canzone insieme. Per ora».

 

fedez chiara ferragni 5 fedez chiara ferragni 5

Come mai dice di faticare a manifestare il suo affetto?

«Perché vengo da una famiglia che lo esprime in maniera pragmatica, non plateale. Forse per questo anche io cerco di fare iniziative concrete e non di sembrare una persona buona. E a chi dice che lo faccio per secondi fini, rispondo che intanto lo faccio».

 

In tutto questo, il rapporto con sua moglie, Chiara Ferragni, sembra ancora più saldo.

«Tutte le esperienze che ho affrontato con lei, tutto quello che è successo e che abbiamo vissuto insieme non poteva che intensificare il nostro rapporto. Ci diciamo sempre che non siamo più solo una coppia, siamo una vera squadra».

 

Di recente si è parlato della sua lezione a vostro figlio Leone: gli ha spiegato che non esistono colori da femmina.

«Sì, dopodiché mi sono reso conto che è stato lui a darmi la lezione: mentre gli spiegavo che non ci sono colori per bambine ho realizzato che la camera di mia figlia è completamente rosa.  Non sono esente dallo stereotipo: mio figlio me l'ha insegnato».

chiara ferragni e fedez 2 chiara ferragni e fedez 2

 

Ha da poco conosciuto uno dei suoi idoli: Mark Hoppus dei Blink-182.

«Una gioia. Il primo concerto a cui sono stato era il loro, portato da mia mamma».

 

Le ultime non devono essere state settimane semplici, anche per lei.

«No». Pausa. «Per nulla».

 

Senza la musica come sarebbe stata la sua vita?

«La musica è una forma di comunicazione. Se non fosse andata bene, avrei cercato un'altra strada per farlo».

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