fusione nucleare

SI FA PRESTO A DIRE “FUSIONE NUCLEARE” - CI VORRÀ UN DECENNIO, PROBABILMENTE DECENNI, PRIMA CHE LA TECNOLOGIA PER PRODURRE ENERGIA DALLA FUSIONE NUCLEARE POSSA AVERE UN IMPIEGO COMMERCIALE - MA E’ IL PRIMO PASSO DEGLI STATI UNITI VERSO L'EGEMONIA PLANETARIA CON IL DEFINITIVO SUPERAMENTO DEL FONTI FOSSILI, CON TANTI SALUTI AL PETROLIO DI RUSSIA E ARABI E ALLA CORSA CINESE ALLA BATTERIE ELETTRICHE…

1 - LA SCOPERTA PUÒ STRAVOLGERE LA GEOPOLITICA MONDIALE E GLI USA SI GARANTIREBBERO L'EGEMONIA PLANETARIA

Estratto dell’articolo di Gian Micalessin per “il Giornale”

 

FUSIONE NUCLEARE

È il Santo Graal della tecnologia. Ma al pari di quella leggenda anche la fusione nucleare può illudere o scatenare rivalità senza fine. Se quest' oggi il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti smentirà le indiscrezioni di Washington Post e Financial Times ridimensionando i passi avanti compiuti nei laboratori federali di Lawrence Livermore in California l'umanità dovrà rimandare un sogno.

 

Se invece l'America fosse vicina a penetrarne i segreti da domani si scatenerebbero le lotte per sottrarle l'arcano e condividerne gli infiniti vantaggi. Realizzare la fusione nucleare significa non solo ricostruire il sole in laboratorio, ma anche garantirsi l'egemonia mondiale. I suoi segreti tecnologici rappresentano il passaggio obbligato per risolvere due dei più pressanti incubi planetari. Il primo è quello di un'irreversibile crisi energetica. Su quel fronte deuterio e trizio, gli isotopi dell'idrogeno carburante base della fusione nucleare, garantiscono riserve praticamente illimitate.

fusione nucleare usa

 

Una pallina di un centimetro di deuterio e trizio basterebbe da sola a produrre l'energia sviluppata da un barile di petrolio. E un chilogrammo di combustibile impiegato per innescare la fusione nucleare ci regalerebbe l'equivalente dell'energia fornita da 10 tonnellate di combustibile fossile. Ma il secondo grande orizzonte aperto dalla fusione nucleare è la cancellazione del riscaldamento globale prodotto dai combustibili fossili e dall'effetto serra.

 

fusione nucleare

Conquistare il Santo Graal del nucleare significa produrre energia finalmente pulita evitando sia l'inquinamento industriale, sia la produzione di scorie radioattive. Dunque i soli in miniatura realizzati nei nuovi laboratori nucleari ci salverebbero anche dall'obbligata decrescita industriale pretesa da quegli accordi di Parigi che impongono un dimezzamento delle emissioni entro il 2030 per contenere di un grado e mezzo il riscaldamento globale. Scoprire come ottenere più energia di quella impiegata per attivare la fusione nucleare equivale, insomma, ad innescare un'autentica rivoluzione planetaria.

 

fusione nucleare

Una rivoluzione paragonabile a quella che alla fine del 18mo secolo permise a Londra, complice la macchina a vapore, di far decollare l'industria, moltiplicare la velocità dei trasporti e trasformare i commerci regalando all'Impero di Sua Maestà un'incontrastata potenza industriale, militare e finanziaria. In questa prospettiva la fusione nucleare consentirebbe agli Stati Uniti di chiudere la partita con Cina e Russia conquistando una definitiva ed assoluta supremazia planetaria.

 

Con il sole artificiale nelle mani di Washington le altre nazioni non avrebbero altra scelta che guardare all'America per il proprio futuro. La competizione con la Russia e gli altri produttori di carbone, gas e petrolio perderebbe senso. E quella per l'uranio indispensabile ad alimentare i reattori nucleari si trasformerebbe in una battaglia di retroguardia.

nucleare reattore a fusione

 

Nello stesso tempo gli sforzi della Cina per garantirsi i componenti essenziali di batterie sempre più performanti, e le tecnologie indispensabile a produrle, si rivelerebbero un monopolio anacronistico. Ma anche il controllo delle cosiddette «terre rare» indispensabile per le più avanzate tecnologie belliche risulterebbe superfluo.

 

Sconfiggere chi possiede il segreto dell'energia pulita equivarrebbe, infatti, ad un suicidio planetario. Ma anche l'incubo di Casa Bianca e Pentagono preoccupati dalla prospettiva di una Russia messa in ginocchio dal conflitto in Ucraina e trasformata in un vassallo energetico di Pechino si rivelerebbe alla fine poco preoccupante. E così il gigante Usa dato per ridimensionato e piegato dagli scontri politici interni del dopo Trump si ritroverebbe a custodire i segreti di un nuovo ordine mondiale. Dettandone, ancora una volta, destini e regole.

 

2 - RIVOLUZIONE NUCLEARE

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”

 

fusione nucleare 7

[…] Sarebbe la prima volta che i ricercatori riescono a produrre più energia in una reazione di fusione - come quella che alimenta il Sole - di quanta ne consumino nel processo. E' un passo decisivo nella produzione di energia senza ricorrere al carbonio.

[…] Secondo quanto hanno riferito alcune fonti al Washington Post, invece nel laboratorio californiano, alcune apparecchiature del macchinario per l'esperimento sarebbero state danneggiate proprio a causa dell'eccesso di energia prodotta dalla reazione chimica.

 

fusione nucleare 6

Ci vorrà un decennio, probabilmente decenni, prima che la tecnologia per produrre energia dalla fusione nucleare possa avere un impiego commerciale. Tuttavia, quanto fatto dagli scienziati in California è un punto a favore della strategia americana - e perseguita in modo deciso dall'Amministrazione Biden - di moltiplicare gli investimenti, tramite incentivi, sgravi fiscali e prestiti a fondo perduto, nel campo dell'energia verde e delle nuove tecnologie.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?