yoon suk yeol corea del sud legge marziale

SI METTE MALE PER YOON SUK-YEOL – L’ALTA PROCURA DI SEUL HA INDAGATO IL PRESIDENTE SUDCOREANO PER INSURREZIONE E ABUSO DI POTERE, PER IL MALDESTRO E FALLITO TENTATIVO DI IMPORRE LA LEGGE MARZIALE. E HA IMPOSTO A YOON IL DIVIETO DI ESPATRIO – LA DECISIONE ARRIVA POCHE ORE DOPO L'ARRESTO DELL'EX MINISTRO DELLA DIFESA, KIM YONG-HYUN, FEDELISSIMO DEL PRESIDENTE, ACCUSATO DI AVER SVOLTO UN RUOLO CENTRALE NELLA PIANIFICAZIONE E NELL'ESECUZIONE DEL FALLITO GOLPE…

Yoon Suk-yeol

(ANSA) -  (di Antonio Fatiguso) – PECHINO, 09 DIC - L'Alta procura di Seul stringe sul presidente Yoon Suk-yeol, indagato ufficialmente per insurrezione e abuso di potere per il maldestro e fallito tentativo di imporre la legge marziale. Come lo stesso Yoon sa molto bene da ex procuratore capo nazionale, la giustizia sudcoreana viaggia a una velocità ben superiore a quella della politica, spesso confusa.

 

Così, all'indomani della mozione di impeachment delle opposizioni naufragata in Parlamento, Park Se-hyun, a capo dell'unità investigativa speciale al lavoro sugli inquietanti fatti del 3 dicembre, ha ufficializzato le indagini sul presidente, che saranno condotte "con rigore secondo la legge e i principi, a prescindere dallo stato o dal grado delle persone coinvolte".

 

PROTESTE IN COREA DEL SUD CONTRO IL PRESIDENTE YOON SUK YEOL

 Alla domanda sul possibile arresto di Yoon, Park ha affermato in una conferenza stampa di non voler fare commenti, aggiungendo in maniera sibillina di non poter "rivelare dettagli specifici sui piani investigativi in questa fase".

 

Parole all'insegna della prudenza, dette però poche ore dopo il mandato di cattura eseguito nei confronti dell'ex ministro della Difesa Kim Yong-hyun, tra i più stretti collaboratori presidenziali, accusato di aver svolto un ruolo centrale nella pianificazione e nell'esecuzione del fallito stratagemma della legge marziale. Insomma, una figura di primissimo piano, insieme al ministro degli Interni Lee Sang-min, che nel frattempo ha presentato le sue dimissioni.

 

PROTESTE IN COREA DEL SUD CONTRO IL PRESIDENTE YOON SUK YEOL

L'annuncio dell'indagine su Yoon ha fatto anche seguito all'inedita dichiarazione del premier Han Duck-soo, secondo cui il presidente non avrebbe esercitato le sue funzioni pur essendo pienamente in carica. Han e Han Dong-hoon, il leader del partito conservatore People Power Party di Yoon, hanno detto in un briefing con i media che il presidente "non sarebbe stato coinvolto nella gestione degli affari di stato, inclusa la diplomazia", ;in vista dei negoziati per una sua "uscita ordinata". Hanno descritto cioé un presidente sotto tutela di premier e partito, come contropartita dello scampato impeachment, secondo gli osservatori.

 

I 105 deputati sui 108 totali del People Power Party, uscendo sabato sera dall'aula, hanno consentito di non raggiungere il quorum e di far naufragare la mozione. Il partito Democratico, la principale forza di opposizione, ha annunciato che il 14 dicembre tenterà una nuova spallata, ha assicurato il suo leader Lee Jae-myung. Convinto che Yoon, "principale colpevole dell'insurrezione e del colpo di stato militare che hanno distrutto l'ordine costituzionale della Corea del Sud, deve dimettersi immediatamente o essere messo sotto accusa senza indugio".

 

Kim Yong-hyun - ministro della difesa della corea del sud

Lee ha definito "incostituzionale" l'accordo premier-partito per esautorare Yoon. Il risultato del voto di sabato, accolto con profonda frustrazione da centinaia di migliaia di persone radunate fuori dal Parlamento, prolungherà la crescente crisi politica nella quarta economia più grande dell'Asia, moltiplicando le incognite anche sul fronte internazionale.

 

Il segretario alla Difesa Lloyd Austin intanto è arrivato in Giappone per il commiato nell'Indo-Pacifico da capo del Pentagono, dove ha lavorato per rafforzare le alleanze e le partnership regionali. Ha cancellato la tappa a Seul dopo i fatti del 3 dicembre, nel mezzo del coordinamento necessario sulla sicurezza contro le minacce di Pyongyang. Washington e Seul hanno dovuto rinviare anche una sessione del Nuclear Consultative Group, la piattaforma strategica per la deterrenza nucleare, e un'esercitazione correlata che si sarebbe dovuta tenere negli Usa la scorsa settimana.

 

++ PROCURA DI SEUL DISPONE DIVIETO DI VIAGGIO PER YOON ++

Yoon Suk-yeol

(ANSA) - Il team speciale della procura di Seul al lavoro per far luce sui fatti del 3 dicembre ha disposto il divieto di viaggio per il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, indagato per insurrezione e abuso di potere dopo il maldestro tentativo di imporre la legge marziale, dichiarata e cancellata dopo appena sei ore per la bocciatura da parte del Parlamento. Lo riferisce la Yonhap.

 

Oh Dong-woon, procuratore capo dell'Ufficio investigativo sulla corruzione per gli alti funzionari (Cio), ha detto di aver ordinato la richiesta del divieto di viaggio a carico di Yoon nel corso di un'audizione parlamentare dopo l'avvio delle indagini per insurrezione e abuso d'ufficio a carico del presidente. L'Ufficio è uno dei vari organi in Corea del Sud, tra pubblici ministeri e polizia, che stanno indagando sulle circostanze della dichiarazione di legge marziale di Yoon. La stessa polizia ha riferito oggi che stava valutando l'ipotesi di imporre un divieto di viaggio all'estero al presidente.

 

SEUL, 'PRESIDENTE È COMANDANTE IN CAPO, CONTROLLA LA DIFESA'

PROTESTE IN COREA DEL SUD CONTRO IL PRESIDENTE YOON SUK YEOL

(ANSA) - PECHINO, 09 DIC - Il controllo delle forze militari della Corea del Sud è nelle mani del presidente Yoon Suk-yeol quale commander-in-chief, a dispetto delle indagini per insurrezione e abuso d'ufficio annunciate ieri dall'Alta procura di Seul e delle crescenti indiscrezioni su un suo possibile arresto, dopo la dichiarazione di legge marziale del 3 dicembre ritirata dopo sei ore per l'opposizione del Parlamento.

 

"Legalmente, il loro controllo spetta al comandante in capo", ha detto il portavoce del ministero della Difesa, Jeon Ha-kyou, in un briefing quando gli è stato chiesto se un sospettato in un caso di insurrezione può avere tali poteri, nel resoconto della Yonhap. 

Yoon Suk-yeol

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...